ace59 ha scritto: non volevo banalizzarlo, ma sottolineare che fornisce un approccio (naturalmente ) parziale trascurando la parte tecnico e fisica
detto questo è sicuramente una utile lettura e anche una buona guida per la gestione delle emozioni in campo
ma da qui a dire che ti fa vincere le partite ....
allora lo imparo a memoria
e poi......,
concordo che l'approccio è parziale, ma è l'intetno dello scrittore, se compri un libro di tecnica del tennis tralascierà ovviamente l'aspetto mentale...
non ho detto che leggere il libro mi ha fatto vincere delle partita, ma intendevo che mi ha permesso un approccio più sereno al torneo, facendomi guadagnare una stima maggiore del mio tennis e, essendo io un giocatore molto falloso e discontinuo, mi ha permesso di smettere di cercare il punto nei primi 2 colpi come facevo sempre, di conseguenza con più pazienza ho costruito meglio il punto, vincendo così partite che prima buttavo via.
ho finalmente smesso di perdere partite con giocatori tecnicamente e tatticamente di livello inferiore, questo a contribuito a sua volta a guadagnare la stima dei miei avversari e a rafforzare la mia autostima... favorendo ancor di più la scioltezza e la fluidità del mio gioco, premettendo anche alla mia rigida mente da ingegnere di smettere di fare un gioco che già faceva fatica a funzionare 20 anni prima (il serve & volley) e aprire la mia mente ad un approccio del mio gioco più moderno, cioè apuunto una migliore costruzione del punto per arrivare a rete senza fare il kamikaze!!!
con questo intendo che forse ha permesso al mio cervello di trovare le chiavi di uno dei miei maggiori problemi... ora è migliorata anche la mia tecnica, su cui prima non avevo nessuna voglia di lavorare, tanto perdevo sempre comunque!
prima al circolo ero quello tecnicamente bravo, ma che bastava tirargli la palla di là qualche volta in più e avere un po' di pazienza che poi perdeva con tutti, ora sono quello con cui, se in giornata, è difficile giocare contro, ma divertente!!!