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Racchette "classiche" da provare

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gabr179
andpetr
6 partecipanti

descriptionRacchette "classiche" da provare - Pagina 2 EmptyRacchette "classiche" da provare

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Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,
gioco a tennis da sempre e sempre con racchette profilate e con piatto corse generoso. Negli ultimi 10 anni Pure Drive e da 1 anno Pure Aero Tour con mono, con cui mi trovo molto bene. Gioco da fondo con dritto in top e rovescio piatto o in top. Tecnica discreta anche se i risultati sono quello che sono Smile

Detto questo, ho sempre avuto la voglia di provare qualche telaio più classico, per vedere come cambierebbe il mio gioco. A me verrebbe in mente di provare qualche Wilson ma vorrei chiedere a voi quali sono i grandi classici da provare.

Grazie mille,
Andrea

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Grazie Andy, la Prestige l'aveva già nominata Attila. Tra l'altro la usa un mio compagno occasionale (molto bravo, che mi mazzuola regolarmente).

A questo punto mi avete incuriosito...

PS: Ho visto che ci sono vari modelli (Pro, MP, REV, S, etc.). Sapete dirmi qualcosa sulle differenze?

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Diciamo che forse la s è quella più gestibile. Cmq se stai cercando racchette con cui variare gioco e hai la tecnica( x me risulta difficile) prova la prince 100p.
Io al momento ho trovato la pace con la head radical os zebra. Perfetta x me. Ciao

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andpetr ha scritto:
@Vandegraf: PAT = Pure Aero Tour

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]: Hai ragione, racchetta "classica" è un po' generico. Cerco di spiegare meglio la mia esigenza.

Come scrivevo sopra, il mio punto è questo. Ho sempre giocato con racchette profilate e dal piatto generoso (100 o più). Con l'ultimo passaggio alla Pure Aero Tour sto notando che il mio gioco, probabilmente migliorato, è però sempre più sporco e sempre meno variato: grandi botte in top da fondo campo e poco più. Da qui, la voglia di provare una racchetta che definisco "classica". Nel mio immaginario, e per semplificare, mi sembra di giocare sempre più alla "Nadal" (si fa per dire) mentre mi piace molto di più il gioco di "Federer".

Sto cominciando a pensare che la racchetta abbia una sua influenza nel gioco che sto sviluppando e quindi mi piacerebbe capire quali racchette provare per tornare ad un gioco più pulito.

PS: Aggiungo che, dal test fatto ieri con la Blade, confermo la mia impressione. Sono tornato in 5 minuti a giocare il dritto piatto...che non facevo da quando uso la PAT. Inoltre, il rovescio mi è sembrato più pulito e sicuro.

Provo a fornire il mio contributo, pur non facendo parte dei più esperti che postano in questo forum e che di racchette ci vivono anche professionalmente.
Non so se le racchette che uso siano etichettabili come classiche, ma io gioco sicuramente un tennis classico o, meglio, paleozoico Very Happy considerato che non l'ho praticamente mutato da quando gioco Racchette "classiche" da provare - Pagina 2 113898 .
Impugnatura continental per tutti i colpi, impostazione per una propensione ad una rapida chiusura dello scambio con delle volè a rete, per le quali è imprescindibile la continental, tennis che si insegnava 40 anni fa.
Molti back o slice, di rovescio e di diritto (esecuzione meno comune e chiamata anche chop), colpi piatti o con spin sfruttando il piegamento/rotazione del polso.
Ho giocato fino a qualche anno fa con delle Yonex midplus (circa 98 inch) della fine degli anni '90 dal profilo con spessore uniforme di circa 20/22 mm e non profilate, se non ricordo male con spessore di circa 1 cm, bilanciata neutra  e peso sui 330 gr., montata con syngut mai oltre i 23 kg; racchette bellissime che davano sensazioni mai più trovate, ma la nostalgia fa brutti scherzi Sad .
Dopo che me le hanno rubate insieme a tutto il borsone da tennis è incominciata la rincorsa alla ricerca della racchetta perduta Laughing .
Prima altre Yonex di produzione moderna, oversize da 290 gr incordata - portata a circa 320 gr con innesto di piombo e bilanciamento in testa - con spessore variabile 24/22 circa e leggermente profilata con risultati nefasti; sensibilità modesta, con incredibili raspate sul terreno e dopo 6 mesi problemi al gomito. Unico vantaggio evidente, kick di servizio ottimi e facili.
Passato a Yonex rq 180 wyde body, bellissime nel loro colore avorio e grip in cuoio naturale, trovate su ebay USA ancora intonse; racchetta particolarissima fatta per una Navratilova che al calare della carriera cercava un po' più di potenza dal suo tennis per fronteggiare la cavalcata delle tante bombardiere da fondo campo (Seles su tutte) della metà degli anni '90. Midsize generoso considerato l'ovale yonex che con bilanciamento neutro, 345 gr incordata, profilata con spessore variabile da poco meno di 30 mm a 20 mm al cuore (pattern 16 x 19 montato con syngut a 22/23 kg), offriva rigidità del piatto corde nei colpi da fondo campo (ottimo lo spin dato con il diritto) e contemporanea grande morbidezza (grazie agli steli al cuore molto sottili) nei colpi di tocco e nelle volè tipiche della campionessa naturalizzata americana. Meno facili i campi di direzione Evil or Very Mad .
Mai più abbandonate.
Poi, un'estate di un paio di anni fa ho fatto un torneino vintage con racchette in legno che non usavo da almeno 25/30 anni, se non per qualche allenamento al muro, e mi si è rilluminato l'orizzonte sunny .
Il legno, nonostante il piatto corde minimalista tipico degli anni '70 (65/70 inc) faceva percorrere alla palla traiettorie che non mi riusciva proprio di replicare con le racchette più moderne nonostante ci tentassi meccanicamente nel mio tennis abituale.
La morbidezza naturale del legno e la stuttura del telaio con la sezione mai più spessa di circa 20/22 x 10 mm permetteva alla palla di appoggiarsi letteralmente sul piatto corde dove rimaneva più tempo amplificando da un lato la possibilità di fornire spin, piuttosto che realizzare cambi d'angolo con maggiore facilità e, una volta acquisita sensibilità con l'attrezzo che con la naturalmente flessione tende ad aprire gli angoli di ribattuta, anche grande precisione.
Da li è stato un lungo e faticoso calvario, perchè comunque giocare con racchettine da 70 inc contro avversari con oversize in graphite se non si riesce ad impostare lo scambio non è proprio semplicizssimo difendersi Evil or Very Mad .
Dopo tante prove, credo di aver trovato un compromesso ideale, per chi ama il legno, ovviamente, un wood midsize della Pro Kennex con pattern 16 x 19 (montato 16 x 20 con syngut gauge 17 a 23 kg) con inserto in graphite da 350 gr incordata, bilanciamento al manico, profilo con sezione uniforme con spessore in altezza non superiore a 20 mm. Ottima nei colpi dall'alto al basso, back taglienti se ben supportati con le gambe, potente da fondo campo sia con il gioco piatto, sia con lo spin, eccellente negli appoggi con palla ad uscire dal piatto corde per i cambi di direzione, notevole nel servizio un po' con tutti gli effetti, anche nel kick, nonostante un paitto corde non molto ampio.
Ovviamente, non credo tu pensassi ad una racchetta in legno Very Happy , ma le caratteristiche del telaio che ho illustrato sono tipicamente quelle che si sposano meglio con un gioco classico, travarle su un telaio moderno ... è operazione che lascio alla tua  Wink creatività

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Ahahahah...Dagoberto, il torneo "vintage" con racchette in legno deve essere stato una figata pazzesca!!! Mi piacere davvero provarlo!

Comunque, come dici tu, io cercavo qualcosa di più moderno, si Smile

In realtà, più ci penso e più mi vengono dubbi...forse dovrei andare da qualche professionista a farmi consigliare... Neutral

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Se sei di Milano fai un salto a Casale da Mario , hanno un metodo interessante per consigliarti che comprende prove di telai vari. Ciao

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Grazie Attila, mi sembra un ottimo consiglio!!!

Scusa ma sono nuovo da queste parti, intendi il negozio di Eiffel59? (l'ho trovato or ora gongolando un po').

Serve prendere appuntamento o si va lì e si vede?


Appena trovo un sabato libero vado di sicuro!!!

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Se non hai da incordare vai li tranquillo, se devi incordare il sabato meglio prendere un app xe hanno la coda
Di nulla
Ciao

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andpetr ha scritto:
Comunque, come dici tu, io cercavo qualcosa di più moderno, si Smile

è proprio questo il punto, tra le racchette d'oggi, quelle più conformi ad esaltare un tennis più classico, diciamo vintage, non sono tantissime e, molte di queste, sono orientate per giocatori di medioalto livello.
comunque, la graphite è materiale che si caraterizza per la sua rigidità, peculiarità che esalta in particolare il gioco regolare da fondo campo.
la ricerca non è semplice e va combinata con un'adeguata organizzazione del pattern, corde e tensione impegate in primis; poi devi anche giocare classico, perchè la racchetta da sola non basta  Very Happy

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Beh io penso che alla fine di questo "viaggio" tra i telai più classici, ritornerai comunque alle profilate, probabilmente alla PD visto che con la PAT ti lamenti di ritrovarti a fare un gioco un po' troppo monocorde.

Alla fine avrà la meglio l'efficacia e la facilità di gioco, contro qualche gustoso impatto dato da telai che comunque sono più "demanding".

Però sarà comunque valsa la pena di farlo, questo viaggio. Wink

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Mi sa che hai ragione PistolPete, è un viaggio che prima o poi tutti facciamo.
Io alla fine unico consiglio sensato è quello di provarle e giocarci per almeno un mesetto se la tua sensazione di goduria e il tuo gioco non cambiano ma restano sempre costanti ( ovviamente in meglio rispetto a prima ) allora hai trovato le tue racchette, io dopo un lungo percorso durato più di un anno e almeno una trentina di telai provati e una decina acqustati, forse vedo la luce alla fine del tunnel..... dico forse prechè devo vedere ancora delle cosine.
Poi la racchettite è una bruttissima malattia incurabile Very Happy

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PistolPete, riprovare la PD effettivamente potrebbe essere un'idea visto che non la tocco da tanto. Ultimamente non mi trovavo più con le corde (multi babolat xcel) visto che sulla PAT uso delle mono. A tal proposito, suggerimenti per corde su PD?

Il salto da Eiffel però lo faccio in ogni caso!!! Viva la RACCHETTITE!!!

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andpetr ha scritto:
PistolPete, riprovare la PD effettivamente potrebbe essere un'idea visto che non la tocco da tanto. Ultimamente non mi trovavo più con le corde (multi babolat xcel) visto che sulla PAT uso delle mono. A tal proposito, suggerimenti per corde su PD?

Il salto da Eiffel però lo faccio in ogni caso!!! Viva la RACCHETTITE!!!

Giocare classico con un mono in poliestere per chi ha cominciato a giocare quando appena si incominciava ad intravedere le prime corde in sintetico (nylon) come unica alternativa al budello è difficile considerarla un'opzione praticabile. Il poliestere è un materiale duro, poco elastico, difficile pensare di ottenerne la sensibilità necessaria per effettuare determinati colpi tanto cari al giocatore di tocco. Peraltro, è sempre più in voga montare poli molto lassi, con tensioni anche di molto inferiori a 20 kg, soluzione di cui dicono un gran bene. I multi li trovo troppo gommosi, un po' addormentosi, almeno quelli provati. Il budello che dire ... se non fosse per il prezzo e le problematiche di gestione, comunque maggiori che per i sintetici, tutta la  vita. Io uso da anni i syngut, corde oneste e franche, sai cosa devi dare, sai cosa puoi ottenere, ne più, ne meno. Una volta erano le classiche corde a due colori che si vedevano montate già all'acquisto sulle racchette in legno junior o di basso costo . Ora ci sono ottimi prodotti,  molto elaborati anche sotto l'aspetto della costruzione della corda , che offrono sufficiente elasticità, ma anche un buon effetto tamburello più tipico nei poli e riuscendo a conservare meglio la tensione iniziale ti puoi permette anche un 30 ore di gioco con corda sufficientemente reattiva, poi seccano. Importante anche considerare il calibro da impiegare che abbinato alla tensione riescono a garantire la giusta ricetta per un efficace gioco classico che, solitamente, si trova a suo agio con una certa flessibilità/reattività della corda. Eiffel saprà, però, essere sicuramente più dettagliato.

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Concordo che forse il mono non è il migliore per un gioco classico, però devo dire che la Blade della mia compagna (con ibrido budello e mono) mi è sembrata molto valida. Invece, sulla mia PD, il multi adesso mi fa troppo effetto "fionda" (ma magari è una mia fissa). Comunque, sulla PD non ho idea di cosa ci si possa montare, visto che fino a quando giocavo con quella...non mi ero mai posto il problema delle corde, a parte la tensione Smile

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Scusate ma mi è venuto un altro dubbio. La Pro Staff 97 (quella da 315gr) come la vedreste come racchetta "classica"? Come si relaziona rispetto alla Blade? Mi sembra la versione più leggera della RF Autograph!!!

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andpetr ha scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Concordo che forse il mono non è il migliore per un gioco classico, però devo dire che la Blade della mia compagna (con ibrido budello e mono) mi è sembrata molto valida. Invece, sulla mia PD, il multi adesso mi fa troppo effetto "fionda" (ma magari è una mia fissa). Comunque, sulla PD non ho idea di cosa ci si possa montare, visto che fino a quando giocavo con quella...non mi ero mai posto il problema delle corde, a parte la tensione Smile


l'ibrido con budello è un'altro film, quando c'è il budello si ottiene sempre una certa sensibilità, inoltre i mono in poliestere che fanno ultimamente dicono siano effettivamente molto performanti, ma devo parlare per sentito dire, in quanto vado molto cauto a cambiare questi aspetti della catena cinetica legata alla racchetta e trovandomi bene con il syngut (che appariene comunque ai mono in nylon, più che ai multi, avendo sempre e comunque un cuore centrale monolitico)applico il vecchio detto; squadra che vince non si cambia Smile .
Materiale a parte, spesso è sottovalutato il parametro del calibro; con il suo variare si possono anche a parita di corda e tensione, ottenere effetti interessanti, in particolare per ottenere reattività sulla palla, aspetto molto ricercato dai giocatori più classici.
Mc Enroe, non certo da prendere a modello per un giocatore amatoriale considerata la sua dose di genialità,  ma come semplice ispiratore, nonostante facesse allestire tensioni già molto lasse, prima di usare una racchetta appena incordata saliva letteralmente sopra il piatto corde per allentarle ulteriormente affraid , mentre il mitico Borg alla fine della sua carriera faticava a farsi incordare le racchette in quanto il budello impiegato non sempre reggeva i circa 35 kg di tensione applicata; si narra che la sua donnay fosse rinforzata ulteriormente sull'ovale proprio per sopportare tali tiraggi.
Ho fatto due esempi di giocatori classici, ma decisamente agli antipodi Very Happy .
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