Ripasso di lingua Italiana, riguardo a loschi figuri che s'incontrano "nel mezzo del cammin di nostra vita..." Vocabolario Treccani
sbruffóne s. m. e agg. (f. -a) [der. di sbruffare]. – Persona che si dà delle arie, che parla e agisce ostentando capacità e qualità che in realtà non possiede, o esagera nel vantarsi di imprese che in realtà non ha compiuto e non sarebbe in grado di compiere: fa lo s., ma in fondo è timido; anche agg.: un tipo s.; era eccitato, allegro e perfino un po’ sbruffone (Goffredo Parise).
preṡuntuóso (ant. o pop. preṡontuóso e proṡuntuóso) agg. [dal lat. tardo praesumptuosus, der. di praesumĕre«presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. Che presume troppo di sé, che si reputa superiore a ciò che realmente è, che ha un’opinione eccessiva delle proprie doti, delle proprie capacità: un giovane arrogante e p.; sei così p. da non voler ammettere di avere sbagliato; sono molti tanto presuntuosi, che si credono tutto sapere, e per questo le non certe cose affermano per certe (Dante); anche come sost.: è un p.; non fare la presuntuosa! 2. Che è dettato da presunzione, che rivela presunzione: una risposta p.; è antipatico ai colleghi per i suoi modi p.; il giorno seguente, mentre appunto regnava quella presuntuosa fiducia ... le morti crebbero (Manzoni). ◆ Dim. preṡuntuosétto, preṡuntuosèllo; pegg. preṡuntuosàccio. ◆ Avv. preṡuntuosaménte, in modo presuntuoso, con presunzione: affermava presuntuosamente di essere il più bravo fra tutti i suoi colleghi.
arrogante agg. [dal lat. arrŏgans -antis, propr. part. pres. di arrogare: v. arrogare]. – Che tratta gli altri con insolente asprezza e con presunzione: L’antico sangue e l’opere leggiadre D’i miei maggior mi fer sì a. (Dante); un signor tale, a. e soverchiatore di professione (Manzoni); spesso sostantivato: è un a.!; sei una vera a.; non posso soffrire gli arroganti. Anche di atti, parole o portamento che dimostrano arroganza: voce a., modi a.; parlare con tono arrogante. ◆ Avv. arroganteménte, con arroganza: parlare, rispondere arrogantemente.
ignorante agg. e s. m. e f. [dal lat. ignorans -antis, part. pres. di ignorare «ignorare»]. – 1. a. Che non conosce una determinata materia, che è in tutto o in parte digiuno di un determinato complesso di nozioni: essere i. di chimica, di grammatica, ecc.; in fatto di musica moderna sono completamente ignorante. Ha senso oggettivo e spesso di modestia, se detto di sé stesso; riferito ad altri, è per lo più spreg. o offensivo. b. Che non è venuto a conoscenza di un fatto: era ancora i. dell’accaduto. In questo sign., è meno com. di ignaro. c. Che non sa o sa male ciò che dovrebbe sapere, soprattutto per ciò che riguarda la propria attività o professione: impiegato, maestro, medico ignorante. 2. a. Che non ha nessuna istruzione e cultura: gente i.; popolazioni barbare e i.; come sost.: istruire gli i.; va perdonato perché è un ignorante. È spesso pronunciato con tono di compatimento o di spregio, ed è sempre spregiativo quando si riferisce a persona che alla mancanza di cultura accompagna presunzione: non fare caso alle sue parole, è un povero i.; la superbia degli ignoranti. b. Privo dei principî della buona educazione, villano: quanto sei i.!; come sost.: è un’azione da i.; sei una i. se parli così; e come titolo d’ingiuria: taci, i.!; lei è un i., un idiota! ◆ Dim. ignorantèllo, agg. e s. m.; in partic., furono chiamati ignorantelli, in passato, i Fratelli delle scuole cristiane – congregazione religiosa di laici per l’educazione e l’istruzione della gioventù – perché, tra l’altro, era loro proibito dalla regola lo studio del latino; accr. ignorantóne, come s. m. (f. -a); pegg. ignorantàccio, per lo più sost. ◆ Avv. ignoranteménte, per ignoranza, da ignorante: ha confuso ignorantemente la «sauna» con la «fauna»; con villania: rispondere, comportarsi ignorantemnte.
sbruffóne s. m. e agg. (f. -a) [der. di sbruffare]. – Persona che si dà delle arie, che parla e agisce ostentando capacità e qualità che in realtà non possiede, o esagera nel vantarsi di imprese che in realtà non ha compiuto e non sarebbe in grado di compiere: fa lo s., ma in fondo è timido; anche agg.: un tipo s.; era eccitato, allegro e perfino un po’ sbruffone (Goffredo Parise).
preṡuntuóso (ant. o pop. preṡontuóso e proṡuntuóso) agg. [dal lat. tardo praesumptuosus, der. di praesumĕre«presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. Che presume troppo di sé, che si reputa superiore a ciò che realmente è, che ha un’opinione eccessiva delle proprie doti, delle proprie capacità: un giovane arrogante e p.; sei così p. da non voler ammettere di avere sbagliato; sono molti tanto presuntuosi, che si credono tutto sapere, e per questo le non certe cose affermano per certe (Dante); anche come sost.: è un p.; non fare la presuntuosa! 2. Che è dettato da presunzione, che rivela presunzione: una risposta p.; è antipatico ai colleghi per i suoi modi p.; il giorno seguente, mentre appunto regnava quella presuntuosa fiducia ... le morti crebbero (Manzoni). ◆ Dim. preṡuntuosétto, preṡuntuosèllo; pegg. preṡuntuosàccio. ◆ Avv. preṡuntuosaménte, in modo presuntuoso, con presunzione: affermava presuntuosamente di essere il più bravo fra tutti i suoi colleghi.
arrogante agg. [dal lat. arrŏgans -antis, propr. part. pres. di arrogare: v. arrogare]. – Che tratta gli altri con insolente asprezza e con presunzione: L’antico sangue e l’opere leggiadre D’i miei maggior mi fer sì a. (Dante); un signor tale, a. e soverchiatore di professione (Manzoni); spesso sostantivato: è un a.!; sei una vera a.; non posso soffrire gli arroganti. Anche di atti, parole o portamento che dimostrano arroganza: voce a., modi a.; parlare con tono arrogante. ◆ Avv. arroganteménte, con arroganza: parlare, rispondere arrogantemente.
ignorante agg. e s. m. e f. [dal lat. ignorans -antis, part. pres. di ignorare «ignorare»]. – 1. a. Che non conosce una determinata materia, che è in tutto o in parte digiuno di un determinato complesso di nozioni: essere i. di chimica, di grammatica, ecc.; in fatto di musica moderna sono completamente ignorante. Ha senso oggettivo e spesso di modestia, se detto di sé stesso; riferito ad altri, è per lo più spreg. o offensivo. b. Che non è venuto a conoscenza di un fatto: era ancora i. dell’accaduto. In questo sign., è meno com. di ignaro. c. Che non sa o sa male ciò che dovrebbe sapere, soprattutto per ciò che riguarda la propria attività o professione: impiegato, maestro, medico ignorante. 2. a. Che non ha nessuna istruzione e cultura: gente i.; popolazioni barbare e i.; come sost.: istruire gli i.; va perdonato perché è un ignorante. È spesso pronunciato con tono di compatimento o di spregio, ed è sempre spregiativo quando si riferisce a persona che alla mancanza di cultura accompagna presunzione: non fare caso alle sue parole, è un povero i.; la superbia degli ignoranti. b. Privo dei principî della buona educazione, villano: quanto sei i.!; come sost.: è un’azione da i.; sei una i. se parli così; e come titolo d’ingiuria: taci, i.!; lei è un i., un idiota! ◆ Dim. ignorantèllo, agg. e s. m.; in partic., furono chiamati ignorantelli, in passato, i Fratelli delle scuole cristiane – congregazione religiosa di laici per l’educazione e l’istruzione della gioventù – perché, tra l’altro, era loro proibito dalla regola lo studio del latino; accr. ignorantóne, come s. m. (f. -a); pegg. ignorantàccio, per lo più sost. ◆ Avv. ignoranteménte, per ignoranza, da ignorante: ha confuso ignorantemente la «sauna» con la «fauna»; con villania: rispondere, comportarsi ignorantemnte.