C'era un tempo in cui mi innamorai del tennis per la diversità di stili che si fronteggiavano e le personalità che convivevano... mi innamorai del genio e della follia di McEnroe contrapposta alla fredda lucidità di Borg, della grinta a volte rabbiosa di Becker e della compostezza regale di Edberg così diversi ma così simili nel loro cercare la rete per fare (e non chiudere) il punto... restai affascinato dal carisma contagioso di Agassi e dal suo giocare in anticipo, contrapposto allo straordinario talento di Sampras, immenso nel far sembrare semplice il colpo impossibile... E così potrei continuare ed arrivare al sontuoso Federer, forse il più completo di tutti, ed alle sue sfide con Nadal per poi... Non vorrei davvero domani svegliarmi e guardare il tennis con la nostalgica amarezza con cui si guarda ad un vecchio amore e guardandolo riprovare solo un debole brivido del travolgente ricordo della passione che fu.