Giovedì sono passato dal mio negoziante di fiducia. Su uno scaffale giaceva abbandonata la racchetta in oggetto. Complice il prezzo d'occasione e il fatto che volevo festeggiare un'ottima notizia (per Drichi: il perdiodico controllo per quel problema è andato bene, grazie ancora per i tuoi suggerimenti e il tuo aiuto), ho comprato la racchetta. Gli ho fatto montare al volo il lynx a 21 kg. Con overgrip la racchetta pesa circa 300 grammi (misurati con bilancia da cucina, quindi misurazione abbastanza imprecisa).
Ho testato la racchetta sabato e domenica in palleggio spinto con il mio maestro.
Premessa: il mio livello di gioco è quello tipico del forum, cioè quarta piena. Migliori risultati: vittoria in torneo sociale con un 4.2 e un 4.3. Il mio gioco è fatto di topponi da fondo sul rovescio dell'avversario, per la serie "palla alta e pedalare".
Ecco le mie impressioni:
affermazione n. 1: le racchette con l'ovale grande e leggere non danno top spin alla palla. Non sono d'accordo; la palla girava come al solito
affermazione n. 2: con le racchette leggere non è possibile dare peso alla palla. Questo non è un mito, ma è una realtà: il maestro mi ha detto che giocavo più lungo, ma la palla era molto più leggera.
affermazione n. 3: se l'avversario tira forte, hai bisogno di una racchetta pesante per contrastarlo. Non sono completamente d'accordo: Ho chiesto al mio maestro di spingere; ogni tanto sbagliavo, ma attriburei gli errori alla mia pochezza, non alla racchetta. Ovviamente il mio parere va preso con riferimento alla quarta categoria; per quanto spingesse il mio maestro comunque mi dava una palla da quarta categoria; probabilmente in terza categoria e in seconda categoria una racchetta da 290 grammi è troppo leggera.
affermazione n. 4: le racchette leggere sono racchette facili. Non sono assolutamente d'accordo. Certamente su un recupero una padella aiuta molto; certamente se uno ha una tecnica approssimativa un padellone aiuta a buttarla di là. Però nel giocare dovevo fare grande attenzione a fare tutto bene: aprire bene, caricare sulle gambe, accelerare il braccio e sopratutto non sbracciare e non scomporsi. Se non si gioca correttamente e si sbraccia, la palla finisce sui teloni.
affermazione n. 5: le racchette leggere e rigide fanno male al braccio. Non consiglierei mai a nessuno di giocare con una racchetta del genere; devo però dire che io non ho assolutamente dolori al braccio e alla spalla e fino a ieri ho giocato con una prince tour 98, cioè con una racchetta morbida. Su questo stay tuned...
Il mio giudizio sulla racchetta è estremamente positivo: se uno, come nel mio caso ha 47 anni, trascorre una settimana in ufficio davanti al computer, l'unica preparazione atletica che fa sono le due orette settimanali di tennis nel weekend e qualche camminata veloce, una padella aiuta molto. Aiuta molto perchè si risparmiano forze che si utilizzano per altri aspetti del tennis. Il mio maestro mi ha fatto notare ad es. che facevo lo split-step (io nemmeno me ne rendevo conto...), cosa che con la tour 98 non facevo (forse perchè più stanco). Inoltre, per quanto detto prima, giocavo più composto, senza sbracciare.
In definitiva con un padellone, il tennis è più gioco che sport (anche se la mia maglietta a fine ora era da strizzare...).
Spero di non avervi annoiato e spero che qualcuno voglia commentare, in amicizia e senza eccessi, le mie parole.
Ho testato la racchetta sabato e domenica in palleggio spinto con il mio maestro.
Premessa: il mio livello di gioco è quello tipico del forum, cioè quarta piena. Migliori risultati: vittoria in torneo sociale con un 4.2 e un 4.3. Il mio gioco è fatto di topponi da fondo sul rovescio dell'avversario, per la serie "palla alta e pedalare".
Ecco le mie impressioni:
affermazione n. 1: le racchette con l'ovale grande e leggere non danno top spin alla palla. Non sono d'accordo; la palla girava come al solito
affermazione n. 2: con le racchette leggere non è possibile dare peso alla palla. Questo non è un mito, ma è una realtà: il maestro mi ha detto che giocavo più lungo, ma la palla era molto più leggera.
affermazione n. 3: se l'avversario tira forte, hai bisogno di una racchetta pesante per contrastarlo. Non sono completamente d'accordo: Ho chiesto al mio maestro di spingere; ogni tanto sbagliavo, ma attriburei gli errori alla mia pochezza, non alla racchetta. Ovviamente il mio parere va preso con riferimento alla quarta categoria; per quanto spingesse il mio maestro comunque mi dava una palla da quarta categoria; probabilmente in terza categoria e in seconda categoria una racchetta da 290 grammi è troppo leggera.
affermazione n. 4: le racchette leggere sono racchette facili. Non sono assolutamente d'accordo. Certamente su un recupero una padella aiuta molto; certamente se uno ha una tecnica approssimativa un padellone aiuta a buttarla di là. Però nel giocare dovevo fare grande attenzione a fare tutto bene: aprire bene, caricare sulle gambe, accelerare il braccio e sopratutto non sbracciare e non scomporsi. Se non si gioca correttamente e si sbraccia, la palla finisce sui teloni.
affermazione n. 5: le racchette leggere e rigide fanno male al braccio. Non consiglierei mai a nessuno di giocare con una racchetta del genere; devo però dire che io non ho assolutamente dolori al braccio e alla spalla e fino a ieri ho giocato con una prince tour 98, cioè con una racchetta morbida. Su questo stay tuned...
Il mio giudizio sulla racchetta è estremamente positivo: se uno, come nel mio caso ha 47 anni, trascorre una settimana in ufficio davanti al computer, l'unica preparazione atletica che fa sono le due orette settimanali di tennis nel weekend e qualche camminata veloce, una padella aiuta molto. Aiuta molto perchè si risparmiano forze che si utilizzano per altri aspetti del tennis. Il mio maestro mi ha fatto notare ad es. che facevo lo split-step (io nemmeno me ne rendevo conto...), cosa che con la tour 98 non facevo (forse perchè più stanco). Inoltre, per quanto detto prima, giocavo più composto, senza sbracciare.
In definitiva con un padellone, il tennis è più gioco che sport (anche se la mia maglietta a fine ora era da strizzare...).
Spero di non avervi annoiato e spero che qualcuno voglia commentare, in amicizia e senza eccessi, le mie parole.