Carissimi,
poiché mi piace giocare con i numeri e ancor di più mi piace parlare dei grandi campioni del tennis nelle diverse "ere", e riconoscendo l'impossibilità (giustamente) di trovare accordo unanime su una classifica all-time, ho pensato - più per divertimento e spunto di interesse - a una metodologia (molto semplice) per seguire e classificare l'evoluzione dei risultati dei giocatori principali della storia.
Ripeto, il risultato va letto con curiosità e non pretende assolutamente di essere LA classifica dei migliori giocatori all time. Nonostante la passione per i numeri resto convinto che nulla sia più affidabile del cosiddetto "eye-test", ossia guardare le partite, valutare i colpi, gli atteggiamenti, la bravura, la forza mentale etc. In più ognuno avrà i suoi gusti in termini di "simpatia/antipatia" sia verso i giocatori che verso gli stili di gioco, e tutto questo è legittimo e non scindibile da una vera valutazione di merito.
Ritengo comunque che il risultato, specie nella sua raffigurazione grafica, possa essere interessante.
Giusto per dare un assaggio del risultato, sperando di invogliarvi ad aiutarmi ad estendere il tutto all'intera storia del tennis dal dopoguerra a oggi, ecco il grafico (già completo) dell'evoluzione del punteggio per gli attuali "Big Five"...
Il mio obiettivo è avere un grafico simile, dal 1949 a oggi, che comprende i seguenti giocatori:
Vi elenco di seguito i punti chiave della metodologia, su cui chiederei il vostro feedback:
1) Il calcolo assegna, anno per anno, un punteggio a ogni giocatore in base al risultato ottenuto nei 4 Slam. Viene premiato: l'accesso alla finale, e la vittoria del titolo. Quindi arrivare in semifinale non dà punti, arrivare in finale sì, vincere il torneo ancor di più. Non considero quindi Masters 1000 e altri tornei comparabili, sia per un'esigenza di semplicità dei calcoli, sia per una ratio di fondo per cui questo esercizio intende misurare solo l'eccellenza di questo sport.
2) I punti assegnati sono 1 per la finale, e 1 aggiuntivo per il titolo. Ovvero: vincere il torneo vale il doppio che arrivare in finale. Questa è una lieve differenza rispetto al sistema ATP per cui la finale vale 1200 e il titolo 2000 (quindi un po' meno del doppio). La ragione di questo maggiore peso dato al titolo, è, nuovamente, il focus sull'eccellenza.
3) Per semplicità ammetto al calcolo solo i giocatori che hanno vinto almeno 3 Slam in carriera.
4) Il punto più critico naturalmente è come considerare i risultati di quei giocatori (Laver, Rosewall etc) che intorno ai '50-'60 si sono alternati tra i Pro tour e il tour amatoriale (che includeva gli Slam). Come sapete nel Pro tour c'erano 3 "major" (US Pro, Wembley Pro e French Pro) che "corrispondevano" agli Slam - mancava qualcosa di simile per l'Australia. In quegli anni quindi si giocavano 7 "major": 3 Pro + i 4 del Grand Slam.
Il problema è che non tutti i giocatori migliori sono "migrati" verso il Pro tour (dove si guadagnava di più) nello stesso anno: Pancho Gonzales già nel 1950, Rod Laver fu tra gli ultimi (1963), Ken Rosewall nel 1957 etc. Per cui non c'è un singolo anno preciso di cui si possa dire "fino a quell'anno, il tour amatoriale aveva i giocatori migliori ed era più prestigioso, dopo quell'anno divenne più prestigioso il Pro tour".
Il principio di fondo è l'uniformità di giudizio tra ere diverse, quindi l'obiettivo è considerare comunque, per ogni singolo anno, i 4 tornei più prestigiosi.
Ho in mente due soluzioni:
4.1) Per ognuno degli anni tra il 1950 e il 1967, cercare i "roster" di ogni coppia di tornei (p.e. Wembley Pro vs Wimbledon), valutare qualitativamente quale fosse più "difficile" in base ai giocatori partecipanti, e usare quello come riferimento per il calcolo.
4.2) Più semplice da fare: considerare Rod Laver come "benchmark" e seguire il suo percorso. Quindi, fino al 1962 valorizzare gli Slam, dal 1963 al 1967 i 3 major Pro + l'AO, e dal 1968 in poi di nuovo gli Slam.
Altre idee?
Feedback in generale?
poiché mi piace giocare con i numeri e ancor di più mi piace parlare dei grandi campioni del tennis nelle diverse "ere", e riconoscendo l'impossibilità (giustamente) di trovare accordo unanime su una classifica all-time, ho pensato - più per divertimento e spunto di interesse - a una metodologia (molto semplice) per seguire e classificare l'evoluzione dei risultati dei giocatori principali della storia.
Ripeto, il risultato va letto con curiosità e non pretende assolutamente di essere LA classifica dei migliori giocatori all time. Nonostante la passione per i numeri resto convinto che nulla sia più affidabile del cosiddetto "eye-test", ossia guardare le partite, valutare i colpi, gli atteggiamenti, la bravura, la forza mentale etc. In più ognuno avrà i suoi gusti in termini di "simpatia/antipatia" sia verso i giocatori che verso gli stili di gioco, e tutto questo è legittimo e non scindibile da una vera valutazione di merito.
Ritengo comunque che il risultato, specie nella sua raffigurazione grafica, possa essere interessante.
Giusto per dare un assaggio del risultato, sperando di invogliarvi ad aiutarmi ad estendere il tutto all'intera storia del tennis dal dopoguerra a oggi, ecco il grafico (già completo) dell'evoluzione del punteggio per gli attuali "Big Five"...
Il mio obiettivo è avere un grafico simile, dal 1949 a oggi, che comprende i seguenti giocatori:
Agassi |
Becker |
Borg |
Connors |
Courier |
Djokovic |
Edberg |
Emerson |
Federer |
Kuerten |
Laver |
Lendl |
McEnroe |
Murray |
Nadal |
Newcombe |
Rosewall |
Sampras |
Sedgman |
Trabert |
Wawrinka |
Wilander |
1) Il calcolo assegna, anno per anno, un punteggio a ogni giocatore in base al risultato ottenuto nei 4 Slam. Viene premiato: l'accesso alla finale, e la vittoria del titolo. Quindi arrivare in semifinale non dà punti, arrivare in finale sì, vincere il torneo ancor di più. Non considero quindi Masters 1000 e altri tornei comparabili, sia per un'esigenza di semplicità dei calcoli, sia per una ratio di fondo per cui questo esercizio intende misurare solo l'eccellenza di questo sport.
2) I punti assegnati sono 1 per la finale, e 1 aggiuntivo per il titolo. Ovvero: vincere il torneo vale il doppio che arrivare in finale. Questa è una lieve differenza rispetto al sistema ATP per cui la finale vale 1200 e il titolo 2000 (quindi un po' meno del doppio). La ragione di questo maggiore peso dato al titolo, è, nuovamente, il focus sull'eccellenza.
3) Per semplicità ammetto al calcolo solo i giocatori che hanno vinto almeno 3 Slam in carriera.
4) Il punto più critico naturalmente è come considerare i risultati di quei giocatori (Laver, Rosewall etc) che intorno ai '50-'60 si sono alternati tra i Pro tour e il tour amatoriale (che includeva gli Slam). Come sapete nel Pro tour c'erano 3 "major" (US Pro, Wembley Pro e French Pro) che "corrispondevano" agli Slam - mancava qualcosa di simile per l'Australia. In quegli anni quindi si giocavano 7 "major": 3 Pro + i 4 del Grand Slam.
Il problema è che non tutti i giocatori migliori sono "migrati" verso il Pro tour (dove si guadagnava di più) nello stesso anno: Pancho Gonzales già nel 1950, Rod Laver fu tra gli ultimi (1963), Ken Rosewall nel 1957 etc. Per cui non c'è un singolo anno preciso di cui si possa dire "fino a quell'anno, il tour amatoriale aveva i giocatori migliori ed era più prestigioso, dopo quell'anno divenne più prestigioso il Pro tour".
Il principio di fondo è l'uniformità di giudizio tra ere diverse, quindi l'obiettivo è considerare comunque, per ogni singolo anno, i 4 tornei più prestigiosi.
Ho in mente due soluzioni:
4.1) Per ognuno degli anni tra il 1950 e il 1967, cercare i "roster" di ogni coppia di tornei (p.e. Wembley Pro vs Wimbledon), valutare qualitativamente quale fosse più "difficile" in base ai giocatori partecipanti, e usare quello come riferimento per il calcolo.
4.2) Più semplice da fare: considerare Rod Laver come "benchmark" e seguire il suo percorso. Quindi, fino al 1962 valorizzare gli Slam, dal 1963 al 1967 i 3 major Pro + l'AO, e dal 1968 in poi di nuovo gli Slam.
Altre idee?
Feedback in generale?