Se ne era già accennato: anche se ancora i test demo non sono arrivati, potrebbe essere una delle prime novità ad arrivare sul mercato già prima di fine anno.
Basicamente, è lo sfruttamento di un brevetto italiano che prevede un'iniezione di fibra di vetro in una matrice di poliestere (Levanta HPP) nata per tutt'altri usi (LED). Il concetto è semplice: una parte dell'energia repulsiva della corda va dispersa in calore all'impatto, e ciò riduce sia la potenza che la durata dinamica dell'armeggio, visto che gli impatti ripetuti in pratica lo "cuociono"
La presenza del fiberglass riduce e rallenta il picco calorico, rendendo più efficiente la corda a parità di tempo di impatto.
Quindi più spinta a parità di tensione.
Il problema è trovare il giusto mix: troppa fibra potrebbe irrigidire troppo l'armeggio (meno confort, più shock da impatto) e come effetto collaterale provocare un "effetto coltello".
Troppo poca, e la reattività della corda potrebbe essere limitata.
La decisione finale è stata di limitare la percentuale al 15% e rendere meno denso il poliestere di supporto.
Per evitare intacchi troppo veloci ed aumentare il potenziale di spin, l'intera superficie è inguainata con silicone crosslink (come per la RPM) e trattata con olio di silicone.
Come risultato, la palla viaggia ("dovrebbe" viaggiare) più piatta sulla rete e rimbalzare più alta e veloce dopo l'impatto col terreno.
Sulla carte, una genialata...
...bisogna vedere la prova sul campo, però.