si vede che i ragazzini di oggi sono diversi dei ragazzini di ieri :-) io a dodici anni avevo la testa sulle spalle e pensavo solo a vincere e fare classifica, perchè anche se non avevo la pnl, ero consapevole di quello che stavo facendo. forse e dico forse oggi col senno di poi, ero troppo severa con me stessa e me lo dicevano anche i miei genitori. odiavo sentirmi dire, "ma si dai hai perso, è un divertimento, è un gioco..." . In realtà sono sempre stata severe con me stessa in tutte le cose, ero un "genitore normativo", oggi mi sforzo di farmele passare di più e sono diventata un genitore affettivo.
ci sono degli aspetti della pnl, ad esempio il livello di attenzione che si insegna anche ai ragazzini piccoli, perchè alla fine diventano anche un gioco, attenzione ampia, ristretta etc.etc.
fai giocare 4 ragazzini in campo uno contro uno a palleggio incrociato, ma devono tenere anche il livello di attenzione sulla palla degli altri due. il primo che sbaglia mette in gioco la palla ancora attiva nel doppio su tutti e quattro. pensi che non sia utile? comunque sul discorso di allenamento mentale anche per i ragazzini accompagnato naturalmente da un livello educativo nella vita, ne parla molto bene fabio Menabue nel suo libro Il tennis giocato... dentro! Capire e allenare la parte umana e mentale di un atleta. come dici tu giustamente, non si può parlare solo di tennis, ma anche di educazione, crescita e sviluppo comportamentale che sono il risultato di tante interazioni del ragazzo, vita scuola, genitori, sport
sul discorso dei quarta invece ahimè devo stendere un velo pietoso. vedo troppe persone giocare male, ma non a tennis, parlo di testa. persone che buttano via il loro tempo a giocare a tennis berciando su un colpo sbagliato, oppure a compiere gesti sbagliati senza senso per poi come diceva qualcuno buttare di là la palla se vuoi anche stilisticamente parlando in modo scorretto, lo trovo sbagliato. se queste persone imparassero certo la tecnica prima di tutto ma poi l'atteggiamento mentale ne gioverebbero sicuramente anche senza diventare dei professionisti. vedi un ottimo giocatore anche di quarta dall'atteggiamento che ha in campo e ripeto parlo di approccio mentale. ti faccio un piccolo ultimo esempio. quanti giocatori scarsi vedi fare versaggi alla Nadal? ma perchè lo fanno? per imitazione e poi perchè giocano con la aeropro :-) io invece faccio versi si , ma perchè sfrutto la bioenergia, perchè si tratta solo di bioenergia e non di imitazione. ma bisogna esserne consapevoli. la vocalizzazione è pura e semplice bioenergia. qualcuno anche di quarta ha mai provato ad usarla veramente? vogliamo parlare di cenestesi? quanti hanno consapevolezza del proprio corpo in campo, io in visualizzazione percepisco le sensazione del mio corpo, e capisco quando sto giocando bene dalla mia postura, dai miei atteggiamenti fisici, da come cammino e sento le mie piante dei piedi sul terreno e nella visualizzazione li riproduco perchè mi fanno bene. penso che sia utile in tutti i casi anche per un ragazzino. diventa un gioco anche per loro, utile e divertente. se bendo gli occhi o metto i tappi nelle orecchie ad un ragazzino gli faccio capire quali sono i suoi sensi predominanti come sfruttarli, capire quale occhio usa di più, ad esempio. credo che sia utile sia nello sport, nel tennis che nella vita. sul discorso ancoraggi, penso che la costruzione di un ancoraggio sia una cosa ben più complessa che guardare un vibrakill, cioè si, il fine ultimo è il vibrakill, io mi tocco un fianco, un lobo ,un gionocchio a seconda della situazione, ma dietro a questi gesti c'è un grande lavoro psicologico per arrivare all'ancoraggio. secondo me anche ad un ragazzino, ma sicuramente ad una persona adulta servirebbe, che sia di quarta o che non giochi a tennis. i miei ancoraggi mi servono spesso anche nella vita dove ho situazioni di alto stress in determinate situazioni che placo anche così.