Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti,
sono nuovo di questo forum e mi presento (sperando di aver beccato la sezione giusta). Matteo, 45 anni, provincia di Torino.
Ho giocato a tennis (in modo molto dilettantistico) dai 16 ai 22 anni, partecipando a qualche all'epoca "coppa Italia" (mi pare si chiamasse così), e a qualche torneo (NC fino a limitai C2). Non sono mai stato un classificato.
Ho sempre giocato serve & volley, anche se ero più performante come giocatore da fondocampo, questo semplicemente perchè il gioco a rete mi piaceva (e mi piace) di più, e in una filosofia tutta mia del gioco lo ritenevo più stimolante.
A 22 anni ho abbandonato, militare prima, poi ho iniziato a giocare più seriamente all'altro sport della mia vita, la pallavolo e il beach volley, e praticando questi due in maniera decisamente agonistica (categorie nazionali) non ho più avuto tempo per il tennis.
Ora, a 45 anni, ho ripreso in mano le racchette, per piacere e per cercare di riprendere una forma fisica decente. Non cerco successi, ma divertimento e relax.
Ma iniziano i problemi. Stecco una quantità indicibile di palle, specie con il il rovescio in back e la voleè di rovescio. A mente fredda del dopo partita, la mia anlisi è che sono troppo in ritardo sul colpo, e mi pare di non guardare la palla correttamnete fino all'impatto ma di abbandonarla prima. Il rovescio in top non sta in campo (ne tengo dentro si e no uno su 3), il che mi porta a giocarlo piatto e senza forza.
Da ex agonista seppur in altri sport, non vi dico il nervosismo nel giocare così.
Uso racchette ovviemente dell'epoca, una coppia di magnifiche Pro Kennex destiny ceramic che ho fatto reincordare a 24/24, ma ho l'impressione che il profilo e la potenza siano penalizzanti, la steccata è sempre in agguato e per tenere il colpo teso e in campo devo passare a filo rete sempre.
Dunque, avete consigli per esercitare il colpo (specie il rovescio) senza ricorrere ai maestri (non ho tempo, riesco a malapena a ritagliare un'ora a settimana per fare 4 palleggi e 4 games ) ?
Grazie e un saluto a tutti.
Ciao a tutti,
sono nuovo di questo forum e mi presento (sperando di aver beccato la sezione giusta). Matteo, 45 anni, provincia di Torino.
Ho giocato a tennis (in modo molto dilettantistico) dai 16 ai 22 anni, partecipando a qualche all'epoca "coppa Italia" (mi pare si chiamasse così), e a qualche torneo (NC fino a limitai C2). Non sono mai stato un classificato.
Ho sempre giocato serve & volley, anche se ero più performante come giocatore da fondocampo, questo semplicemente perchè il gioco a rete mi piaceva (e mi piace) di più, e in una filosofia tutta mia del gioco lo ritenevo più stimolante.
A 22 anni ho abbandonato, militare prima, poi ho iniziato a giocare più seriamente all'altro sport della mia vita, la pallavolo e il beach volley, e praticando questi due in maniera decisamente agonistica (categorie nazionali) non ho più avuto tempo per il tennis.
Ora, a 45 anni, ho ripreso in mano le racchette, per piacere e per cercare di riprendere una forma fisica decente. Non cerco successi, ma divertimento e relax.
Ma iniziano i problemi. Stecco una quantità indicibile di palle, specie con il il rovescio in back e la voleè di rovescio. A mente fredda del dopo partita, la mia anlisi è che sono troppo in ritardo sul colpo, e mi pare di non guardare la palla correttamnete fino all'impatto ma di abbandonarla prima. Il rovescio in top non sta in campo (ne tengo dentro si e no uno su 3), il che mi porta a giocarlo piatto e senza forza.
Da ex agonista seppur in altri sport, non vi dico il nervosismo nel giocare così.
Uso racchette ovviemente dell'epoca, una coppia di magnifiche Pro Kennex destiny ceramic che ho fatto reincordare a 24/24, ma ho l'impressione che il profilo e la potenza siano penalizzanti, la steccata è sempre in agguato e per tenere il colpo teso e in campo devo passare a filo rete sempre.
Dunque, avete consigli per esercitare il colpo (specie il rovescio) senza ricorrere ai maestri (non ho tempo, riesco a malapena a ritagliare un'ora a settimana per fare 4 palleggi e 4 games ) ?
Grazie e un saluto a tutti.