Dimenticare il punto appena giocato.

Dimenticare il punto appena giocato , sopratutto i punti persi malamente e regalati .
Questo ,a mio parere , è uno dei più importanti aspetti per giocare al meglio mentalmente un match.
Sembra una banalità ma tantissimi giocatori regalano punti o addirittura game dopo un grave errore , imputando poi a quell'occasione persa la svolta negativa del set o del match. Non solo errori , ma anche colpi fortunati dell'avversario o chiamate dubbie.
Ora , non essendo professionisti nel caso in cui prendere un break in seguito ad un grave errore può essere fatale, è veramente raro che una opportunità persa significhi non averne più . A livello di quarta o terza il nostro avversario non lesinerà certo una occasione per rimediare a quel punto perso che gli ha dato un vantaggio , restituendo il favore .

E in ogni caso recriminare per l'errore commesso non serve a nulla , se non per compatirsi , impedisce di riprendere fiducia e cercare di rimediare .

indubbiamente ci sono punti che hanno un incidenza maggiore sul nostro modo di giocare che sul punteggio vero e proprio.
ad esempio la maggior parte dei doppi falli avviene perchè si serve la seconda pensando ancora all'errore precedente.
per mia esperienza personale con la pallavolo che ho giocato un tantino meglio del tennis ma che per alcuni aspetti mentali è simile, penso che l'errore più comune sia quello di concentrarsi troppo su ciò che si deve fare.
Ci sono vari trucchi per ingannare la mente, la prima è concentrarsi sull'avversario, sulla posizione in campo ecc in modo da non pensare a cosa si sta facendo, il secondo è avere dei rituali, un esempio emblematico può essere Nadal anche se è un tantino esagerato ma a volte basta pulirsi la suola delle scarpe o asciugarsi il sudore, basta che quel gesto impegni per un attimo la nostra mente estraniandola dal gioco in modo da costituire un reset.

non sempre funziona ma qualche volta è un aiuto importante.

verissimo, io ho sentito al mio circolo allenatori dire ai propri allievi di trovare un modo per trovare la concentrazione, tipo mettere a posto le corde tra un punto e l'altro, .

Io sono fortunato perché dimentico in fretta il punto precedete, come non ho memoria calcistica dei goal, ecc.
Credo che sia un riflesso ormai naturale, perché appena finito il punto mi concentro su dettagli del mio abbigliamento (sistemo l'elastico dei pantaloncini), della racchetta (controllo le corde e il grip), della pallina (rileggo la scritta e guardo la pelosità.... Insomma, mi faccio "distrarre" da cose intorno a me. Anche la riga sporca, o la marca del vestito dell'avversario

se il punto giocato è stato un errore la tecnica migliore e ripassarlo mentalmente per come avresti dovuto giocarlo, pochi secondi. la mente perde il ricordo dell'errore e acquisisce la visione che tu stai pensando, cioè del punto che avresti dovuto fare. se il punto invece è stato bello, applichi la stessa cosa, pensi per qualche secondo a quel punto in modo da fissarlo nella mente.
toccare le corde, asciugarsi il sudore etc.etc. sono ancoraggi mentali, vengono nella fase successiva, esattamente la terza, prima di fare il servizio o rispondere. quella del punto appena giocato è la prima fase di quattro fasi che si svolgono tra un punto e l'altro. PNL
distrarsi ad esempio è la seconda fase, puoi addirittura pensare alle tasse del commercialista se vuoi, ed è la seconda fase, serve per qualche secondo ad uscire dalla partita e si fa assolutamente.
pensare alla riga sporca, la marca del vestito dell'avversario etc.etc. va benissimo, seconda fase delle quattro. il tutto va naturalmente dosato nei 20 secondi a disposizione, di solito costituiti da 5+5+5+5 ogni fase 5 secondi, la mente ragiona velocemente.
Ciao
Roberta

Io li dimentico pure troppo, non ho mai idea del punteggio né dei game. E' sempre una sorpresa alla fine. 

Dimenticare non è il verbo esatto secondo me, se perdo un punto preferisco ricordarmi come l'ho perso, così cerco di evitare di perderne altri nello stesso modo, allo stesso tempo cerco di superare un eventuale incazzatura concentrandomi sulla strategia di gioco, soprattutto contro avversari che non conosco, ogni punto mi regala informazioni importanti da usare per provare a vincere il match, faccio tesoro di tutto e quindi anche degli errori, l'importante e' non farsi prendere dall'ira, rimanere concentrati usare la testa e pensare che l'obbiettivo è sempre possibile fino all' ultimo punto.
Ho vinto tante partite anche contro giocatori tecnicamente più forti di me, solo perché molti di loro se subivano un break pensavano dentro di loro che la partita fosse già finita, c'è chi vuole tirare un vincente tutti i colpi successivi e ovviamente regala montagne di errori gratuiti, c'è chi semplicemente smette di giocare, e chi si inventa strategie bizzarre, secondo me si vince pensando e usando la testa, ma soprattutto restando in equilibrio sul filo della concentrazione.

Io mi focalizzerei di piu' sul mettere attenzione che nel usare la testa.
Quello che adesso ti sembra usare la testa,pochi passi piu' in alto non e' altro che un ovvia visione del gioco,cioe' poca testa ma fatti evidenti.Anche la tigna fa parte del gioco,ma ha poco a che vedere con il vincere o perdere,in campo di sono dei valori diversi,quelli fanno la differenza,e molto difficile trovare due giocatori di livello similari dove la testa,intesa come tigna faccia la differenza,A livello agonistico e' un fattore scontato,e piu' si va su di categoria e piu' e' scontato.Nadal non ha vinto tanto perche' ha piu' determinazione degli altri,ma perche' ha una fisicita' superiore ed evidentemente anche una tecnica superiore,la tigna e' un valore aggiunto,ma tanto mi da.........