spalama ha scritto: In questo post abbiamo ragione un po' tutti. Molte delle considerazioni che avete fatto anche sui miei interventi le trovo corrette e condivisibili. Ripeto anche il concetto dell'altro mio post: Io non e'che sono contro la modernizzazione. In 40 anni di gioco ne ho provate molte di racchette, le più diverse. Ultimamente mi sono sparato un anno e mezzo di Apd, che ho trovato ottima per tanti aspetti. Poi ho ripreso in mano la ps85 ed ho detto: Caxxo che bella. Ottenendo gli stessi risultati con gli stessi avversari fatti con la apd....mumble mumble...parliamone...
Punto chiave per me è questo: finchè saremo "abbastanza giovani" o "abbastanza forti fisicamente" per poter frullare in velocità certi telai "sostanziosi", potremo godere di sensazioni simili a quelle dei pro...
Dopo...saremo costretti ad alleggerire il peso...e torneremo tutti a giocare con il multi (il budello no che costa troppo...
) o con le Pro Kennex "mediche"!
I pro di fascia alta, salvo rare eccezioni, giocano sempre con pesi elevati e con grafite più qualitativa rispetto a quella delle retail, l'unica cosa rilevante che è stata fatta negli anni è ingrandire la dimensione media del piatto corde, passando da 90/95 a 97/100, a causa dell'aumento del gioco in rotazione, che tende maggiormente a "sporcare" l'impatto pulito e ad aumentare il tasso di errori.
Il resto dei "correttivi" viene operato lavorando su corde, calibri, tensioni, pattern, e custom mirati, più o meno come si faceva una volta (ora però con le varianti in più dei mono sagomati, e di quelli che lavorano meglio a tensioni più basse...).
Se non fosse per il "gusto feticistico" che si prova ad acquistare una racchetta nuova di zecca, e a "sverginarla" sul campo (come la gioia e l'emozione di un bimbo che scarta un regalo...), forse giocheremmo sempre con gli stessi telai di sempre.
Solo che noi rappresentiamo solo l'1 per mille del mercato, e commercialmente siamo purtroppo ininfluenti...
Non è ironico che proprio noi, che siamo più "coscienti", rispetto ai praticanti "mainstream", della validità degli attrezzi "antichi", siamo poi tra quelli che acquistano il maggior numero di telai nuovi?
Conosco bene le "pulsioni profonde", il diabolico mix tra desiderio, possesso, lussuria, gola, desiderio di auto-gratificazione, auto-realizzazione, auto-consolazione dal mondo in cui viviamo, sollievo per le delusioni/sconfitte subite, intima e stoica negazione dei nostri limiti tecnici e fisici, che ci inducono a provare, cambiare, scambiare, ed acquistare...in una parola: RACCHETTITE (che è "maschile" tanto quanto la curiosità è "donna"), malattia sana ed innocua per se stessi ed il prossimo, dalla quale si guarisce solo dopo la morte!
Perché anche quando avremo 60 anni o passa, avremo sempre il coraggio incosciente, o la faccia tosta di dire a noi stessi: "con questa nuova racchetta sento che questo sarà l'anno della SVOLTA!!!