spalama ha scritto: Credo fermamente che le racchette vadano testate approfonditamente in tutte le situazioni di cui sopra e possibilmente facendo partita con tre avversari di riferimento:
- L’avversario a cui abitualmente fai fare 3-4 game a partita
- L’avversario con cui te la giochi sempre alla pari e vinci o perdi allo stesso modo
- L’avversario che ti bastona alla grande e ti fa fare lui 3 game a match.
Solo dopo riesco a farmi un giudizio sulla racchetta riferito sempre al mio modo di giocare ed interpretare le diverse situazioni di gioco, che è molto diverso dal palleggio comodo oppure dal fare un set di prova.E per farmi un’idea più veritiera chiedo sempre ai miei avversari come arriva la palla dall’altra parte, perché il vero recensore del tuo attrezzo dovrebbe essere il tuo avversario, solo lui ti può dire se la palla che gli arriva è più leggera o più pesante del solito, è veloce ma senza peso, oppure carica di effetto e pesante.Ci sono racchette con cui si palleggia benissimo ma che in partita diventano delle clave, perdono totalmente di efficienza ed efficacia, e viceversa, ci sono racchette che non amano il palleggio ma che non appena le porti nel match ti sono fedeli amiche fino all’ultimo punto, ci sono racchette che per venti minuti di palleggio ti fanno sentire Federer e come inizia il match ti fanno giocare come Fantozzi.Una metodologia oggettiva per fare un test prevederebbe anche misurazioni oggettive con strumenti affidabili e calibrati come misuratori di velocità dei colpi, del servizio etc…ma basta chiedere al tuo avversario di sempre per avere un parere affidabile e più oggettivo del tuo.Invece di scrivere in prima persona della racchetta che stai provando, dovresti far scrivere, o meglio riportare le impressioni di chi ti sta di fronte e sta palleggiando o giocando contro di te.
Grande Spalama ! Mi sono permesso di sintetizzare un po il tuo post ma come al solito hai centrato due argomenti fondamentali :
1) La valutazione IMPORTANTISSIMA di chi sta di la del campo
2) L'importanza di valutare la racchetta nelle situazioni REALI di gioco in cui verrà utilizzata.
E prima di poter affermare che una racchetta (corde +telaio) fà giocare meglio ce ne vuole ! Sopratutto in mancanza di dati OGGETTIVI che ad esempio a TW USa con la Smart Court tecnology hanno...
Nel mio caso io con la AeroPro Drive non ho mai avuto grande feeling in palleggio...ma appena inizia la partita...mi ha (quasi) sempre fatto giocare al massimo delle mie possibilità (del giorno) per il mio stile di gioco e questo sia che mi sia messo a giocare a "tenere" in modo più difensivo e regolare o a spingere.
Di questo sono certo...e più saliva il livello del mio avversario e quindi la sua palla mi dava più fastidio e ancor più la mia capacità di difendere neutralizzare e contrattaccare (sempre in base alle mie possibilità) sembrava solida.
Altre racchette invece mi hanno dato ottime sensazioni finchè giocavo sciolto ma quando il gioco si faceva duro o cominciavo a stancarmi (ergo mi irrigidivo) le mie prestazioni decadevano VERTIGINOSAMENTE. Sensazioni OTTIME ma risultati DELUDENTI.
C'è anche da dire una terza cosa e poi chiudo. A volte certi telai ci fanno uscire un po' dalla nostra zona di confort. E Nonostante le ottime sensazioni i risultati non arrivano subito. Questo elemento l'ho visto valutare più volte da allenatori e maestri seri in relazione a ragazzi in crescita...quindi le situazioni di gioco non vanno viste solo nell'immediato ma anche in prospettiva e in relazione ai cambiamenti e ai miglioramenti che si vogliono apportare al proprio gioco. In questo caso un telaio un po più impegnativo (UN PO) può stimolarci a realizzare cambiamenti che la nostra fedele racca non ci sprona ad ottenere.
Io dico sempre che provare fa bene ma cambiare (troppo) spesso senza subire conseguenze negative sul proprio gioco non è per tutti