Premetto che non voglio ne alzare un polverone, né alimentare una guerra tra negozianti e consumatori. Vorrei che l'argomento venisse trattato in un ambiente disteso e tranquillo..
Parto allora descrivendo la mia esperienza:
Da luglio ho iniziato a provare corde definite economiche, le discho per la precisione.
Ho provato come modelli su una apd in successione
- black spin
- mamba 4
- mamba gear
- carbon 8
Il post nasce dal fatto che ieri ho provato per la prima volta l'ultimo modello del mio assortimento( carbon . A parte le black spina che erano un po' diverse, le altre 3 le ho trovate quasi identiche: le mamba 4 molto più rigide agonistiche, la Gear è la carbon più giocabili e universali. Il fatto è che quando cambio modello il mio gioco non ne risente come con le altre marche: per esempio con poly spin non ho più trovato feeling e costanza.allora mi chiedo in questo momento come posso preferire corde da 50 euro a matassa e anche meno rispetto ad altre più costose. O meglio che differenza c'è tra scegliere tra meno caro è più caro. Qualcuno potrebbe dire le prestazioni, ma io trovo molto più performanti queste corde per 2 motivi:
- le trovo essere corde ready to go: le monti la mattina e il pomeriggio puoi scendere in campo anche un torneo senza nessun periodo di assestamento
- le trovo oneste e costanti perché magari non trattengono, ne ti danno overboost sulla palla, ma la metti dove vuoi tu ed hanno quindi una risposta omogenea. Come durata si potrebbe discutere: a me come media sono durate 7 ore dopodiché si sentono poiché la mano comincia a formicolare( non so se sia uno svantaggio poiché almeno sono certo quando cambiarle). Quindi vorrei capire il perché si dovrebbe spendere per corde più costose dal momento che si tratta sempre di fili di plastica e in caso come il mio gioco meglio con le sotto Marche che con quelle di prima fascia.
Cercando di analizzare sappiamo che il prezzo di mercato delle corde è intorno agli 80-90 euro( lasciando perdere quelle che hanno costi da brevetto come lxn e forse anche babolat. Parlo dei 80-90 delle corde ribrandizzate più o meno simili). Obiettivo dell'impresa sappiamo che è il profitto. Le corde sono inserite da quel che si vede in un mercato perfettamente concorrenziale ( il prezzo di mercato è un dato). Allora non mi spiego perché esistano corde a diverse fascia di prezzo: 30 euro ( le pro'pro), 40 le discho, 80-90-100 ( la maggior parte), dai 120 in su le più blasonate. Ecco dal momento che una corda è sempre una corda è un pezzo di plastica è sempre un pezzo di plastica mi spiego come si faccia ad avere un prezzo diverso su prodotti che sono sostituti perfetti. Poi che si venga a dire quello dentro ha il filo d'oro a spirale che fa il doppio salto carpiato rovesciato con avvitamento, quello è un aspetto pubblicitario. Quindi a parte le tecnologie sono protette da brevetti come si può giustificare uno sbalzo di prezzo se entrambe saranno costituite più del 80 percento dallo stesso materiale? Aiutatemi a capire perché non ci riesco. Si potrebbe rispondere che i trattamenti speciali hanno un costo. Risposta plausibile. Per questo allora i costi saranno alti e per abbassarli l'unico modo è produrre in grande quantità in modo da abbassare il costo medio. Ma produrre così tanto non ha senso: ci dovrà essere quindi una grossa impresa madre che rifornisce anche altre imprese i quali rimarchiMo sotto il proprio brand la corda. E siamo tutti consapevoli di questo.. Quello che resta ancora arcano per me è perché differenza a livello di prezzo. Perché una 40 e l'altra 80? Una alterazione nella composizione fisica può portare ad un costo doppio rispetto ad una non trattata ? Boh vorrei capire di più, ma temo non mi sarà permesso approfondite l'argomento. L'unica cosa spiegabile e che le marche più note hanno costi d'immagine e quindi pubblicità, cataloghi ecc che altre non hanno. Questo potrebbe giustificare il prezzo ma non cambiare la composizione del prodotto. Ricordatevi questa frase:" così come un impresa non uscirebbe mai fuori da un mercato se non venisse a conoscenza di un mercato migliore, così il consumatore: se non venisse mai a conoscenza di un bene equivalente meno caro continuerebbe ad acquistare il solito.
Parto allora descrivendo la mia esperienza:
Da luglio ho iniziato a provare corde definite economiche, le discho per la precisione.
Ho provato come modelli su una apd in successione
- black spin
- mamba 4
- mamba gear
- carbon 8
Il post nasce dal fatto che ieri ho provato per la prima volta l'ultimo modello del mio assortimento( carbon . A parte le black spina che erano un po' diverse, le altre 3 le ho trovate quasi identiche: le mamba 4 molto più rigide agonistiche, la Gear è la carbon più giocabili e universali. Il fatto è che quando cambio modello il mio gioco non ne risente come con le altre marche: per esempio con poly spin non ho più trovato feeling e costanza.allora mi chiedo in questo momento come posso preferire corde da 50 euro a matassa e anche meno rispetto ad altre più costose. O meglio che differenza c'è tra scegliere tra meno caro è più caro. Qualcuno potrebbe dire le prestazioni, ma io trovo molto più performanti queste corde per 2 motivi:
- le trovo essere corde ready to go: le monti la mattina e il pomeriggio puoi scendere in campo anche un torneo senza nessun periodo di assestamento
- le trovo oneste e costanti perché magari non trattengono, ne ti danno overboost sulla palla, ma la metti dove vuoi tu ed hanno quindi una risposta omogenea. Come durata si potrebbe discutere: a me come media sono durate 7 ore dopodiché si sentono poiché la mano comincia a formicolare( non so se sia uno svantaggio poiché almeno sono certo quando cambiarle). Quindi vorrei capire il perché si dovrebbe spendere per corde più costose dal momento che si tratta sempre di fili di plastica e in caso come il mio gioco meglio con le sotto Marche che con quelle di prima fascia.
Cercando di analizzare sappiamo che il prezzo di mercato delle corde è intorno agli 80-90 euro( lasciando perdere quelle che hanno costi da brevetto come lxn e forse anche babolat. Parlo dei 80-90 delle corde ribrandizzate più o meno simili). Obiettivo dell'impresa sappiamo che è il profitto. Le corde sono inserite da quel che si vede in un mercato perfettamente concorrenziale ( il prezzo di mercato è un dato). Allora non mi spiego perché esistano corde a diverse fascia di prezzo: 30 euro ( le pro'pro), 40 le discho, 80-90-100 ( la maggior parte), dai 120 in su le più blasonate. Ecco dal momento che una corda è sempre una corda è un pezzo di plastica è sempre un pezzo di plastica mi spiego come si faccia ad avere un prezzo diverso su prodotti che sono sostituti perfetti. Poi che si venga a dire quello dentro ha il filo d'oro a spirale che fa il doppio salto carpiato rovesciato con avvitamento, quello è un aspetto pubblicitario. Quindi a parte le tecnologie sono protette da brevetti come si può giustificare uno sbalzo di prezzo se entrambe saranno costituite più del 80 percento dallo stesso materiale? Aiutatemi a capire perché non ci riesco. Si potrebbe rispondere che i trattamenti speciali hanno un costo. Risposta plausibile. Per questo allora i costi saranno alti e per abbassarli l'unico modo è produrre in grande quantità in modo da abbassare il costo medio. Ma produrre così tanto non ha senso: ci dovrà essere quindi una grossa impresa madre che rifornisce anche altre imprese i quali rimarchiMo sotto il proprio brand la corda. E siamo tutti consapevoli di questo.. Quello che resta ancora arcano per me è perché differenza a livello di prezzo. Perché una 40 e l'altra 80? Una alterazione nella composizione fisica può portare ad un costo doppio rispetto ad una non trattata ? Boh vorrei capire di più, ma temo non mi sarà permesso approfondite l'argomento. L'unica cosa spiegabile e che le marche più note hanno costi d'immagine e quindi pubblicità, cataloghi ecc che altre non hanno. Questo potrebbe giustificare il prezzo ma non cambiare la composizione del prodotto. Ricordatevi questa frase:" così come un impresa non uscirebbe mai fuori da un mercato se non venisse a conoscenza di un mercato migliore, così il consumatore: se non venisse mai a conoscenza di un bene equivalente meno caro continuerebbe ad acquistare il solito.