Paolo070 ha scritto: Eiffel59 ha scritto: Un paio di corde alla fine le ho trovate, la nuova Poly Tour Spin G ed un prototipo di Polystar che al 90% vedrà la luce col nostro marchio.
Essendo corde piuttosto rigide e reattive, a bassa tensione (22/21).
Grazie al pattern dovrebbero pure durare abbastanza e senza grossi problemi.
Comunque alla fine della giornata è una racchetta da counterpuncher/hard hitter sulla falsariga di Pure Strike Tour e Speed Pro e più performante di entrambe con la giusta corda...
Quindi sulla falsa riga anche della ai98 che secondo me è proprio un telaio del genere (anche se mantiene un minimo di versatilità). Solo che una è morbida e un po profilata e la Tour F più rigida e con un telaio fine e boxed.....con la si 98 (parlo per sentito dire, ma non l'ho ancora provata e spero di farlo a breve) un misto in versione più terraiola e votata allo spin. Sbaglio o dico eresie ???
E' chiaro comunque che, vista la percentuale di campi "veloci" a livello mondiale e dato lo sviluppo del gioco moderno su queste superfici fatto di grosso anticipo di aperture brevi, di movimenti "snappy e gioco da counterpuncher sempre più telai saranno dedicati a questo tipo di gioco/superfici....
Per quanto riguarda l'argomento "string sensitive" sono d'accordo con Davide e Fed. Questi violini "stradivari" da fare accordare solo a mani espertissime pena totale scombussolamento della resa sono quanto mai irritanti per l'utente medio che generalmente distingue a stento un mono da un multi e da un syn gut !!!
Dal mi (piccolo) punto di vista i telai retail più azzeccati e vincenti sono quelli che mantengono il più inalterate possibile le proprie caratteristiche peculiari a parità di corda e tensione e fanno lavorare la stessa in modo sufficentemente "neutro" da esaltarne le caratteristiche ( non so se mi sono spiegato o se ho detto un eresia). Anche vero però che questa caratteristica in tutti i telai molto sensibili che ho provato non l'ho quasi mai avvertita.
Condivido in pieno quanto scritto da Fedmex, Ennio e Paolo070: purtroppo un fattore che con nessuna iper-tecnologia si può "aggirare": LA MASSA.
Per questo motivo le racchette fino a 300/310 grammi hanno il bilanciamento spostato in avanti, per creare una "massa dinamica" equivalente a quella che non c'è. Quasi tutte le "finte innovazioni" degli ultimi 10 anni (guarda caso quelli della "crisi" economica mondiale...), hanno avuto come vera ragion d'essere il risparmio economico delle case produttrici, mascherato da vantaggio prestazionale per il giocatore.
Anche l'avvento delle corde in poliestere, co-poly, le varianti olefine, ether-ether, etc. hanno rappresentato per le case un vantaggio economico enorme. In realtà costa molto più produrre un buon multi che un buon poly; ad esempio, la plastica necessaria per produrre a livello industriale 4 matasse da 200 metri di poly, costa meno di € 10, se il poly ha successo ogni matassa viene venduta al pubblico dagli 80 ai 110 euro, con punte esagerate come Luxilon. Se si rispettasse l'equivalenza "costo industriale poly: prezzo al pubblico poly = costo industriale multi: prezzo al pubblico multi", allora il multi dovrebbe costare più del triplo, ma allora sarebbe fuori mercato e nessuno lo comprerebbe (tranne chi necessita assolutamente di corde morbide). Allora si è deciso di far costare il multi poco più del mono (massimo il doppio o giù di lì...), ma è evidente che i margini di guadagno nettamente migliori si hanno con il poly.
Fortunatamente la pura casualità (chiamatela come volete, forse "culo"?) ha voluto che ciò che era stato creato per risparmiare, offrisse come effetti collaterali alcuni vantaggi nel gioco, oggigiorno imprescindibili: più rotazioni ed effetti in generale.
Con le racchette, purtroppo, il discorso è diverso: se per le corde si poteva attingere ad un "universo industriale" già enormemente sviluppato e diffuso nel mondo (quello della lavorazione delle materie plastiche, e settore chimico affine), che bastava implementare in un settore nuovo (il tennis), per la costruzione delle racchette al momento non è possibile passare ad un materiale diverso dalla grafite. Non potendo ovviamente "tornare indietro" al legno o all'alluminio, l'unico modo per risparmiare è utilizzare grafite di MINOR QUALITA' e MINOR QUANTITA'.
Tutto qui secondo me, puro e semplice. Dobbiamo metterci in testa che a capo delle mega-aziende e multinazionali del tennis non ci sono appassionati come noi, ma semplici manager il cui compito è quello di massimizzare gli utili...ed incassare i loro benefit.
Proprio il fatto che non siano appassionati come noi, determina le sfornate a getto continuo, per usare un francesismo alla Sonny Liston, di RACCHETTE DI MERDA.
In primis, secondo me, è la massa che principalmente determina un comportamento del telaio sufficientemente neutro da poter "digerire" corde differenti, calibri differenti e ragionevoli variazioni di range di tensioni.
Sono d'accordo sul fatto che se produco un telaio che pesa 330 nudo, dopo ho poco margine di intervento per un eventuale custom, ma calare di 30/35 grammi dove conta veramente (ovale e cuore), recuperarne un pò magari facendo la "furbatina" di aumentare la densità della massa resinosa del manico (che comunque NON E' GRAFITE...), determinando però in questo modo un abbassamento del bilanciamento a 310 mm, rendendo così l'ovale ancora più "scarico" di peso, mi sembra veramente una presa in giro.
Ma sapete qual è il colmo? Cosa fanno per recuperare peso sull'ovale? 2 cose: 1) si inventano le "AeroFin", le cosiddette "pinnette" per rendere un pelo (ma proprio un pelo) più veloce la testa (recuperando con l'accresciuta velocità dello swing qualche punticino di massa equivalente); 2) aggiungono "qualche" corda orizzontale in più, per aggiungere "lassù" 1 misero grammo in più, sempre nell'ottica dell'aumento dell'inerzia.
Questo a discapito della generazione dello spin...ma tanto, penserà il manager, "chissenefrega, tanto gli agonisti di oggi colpiscono tutti nel centro/alto della racchetta (Babolat Play docet...), ed hanno una velocità di braccio paurosa, lo spin tanto ce lo mettono loro..."
Ok, se è così aggiungo che "la grafite ce la toglie Yonex, ed il piombo ce lo aggiungiamo noi (pagandolo...).
Morale della favola: tutte queste racchettine "string sensitive" sono una conseguenza della diminuzione della massa e delle politiche di risparmio a 360° delle Case "grosse".
Bisognerebbe introdurre un "salary cap" alle sponsorizzazioni dei giocatori top Atp, quelli che contano veramente e muovono il mercato, e reinvestire i soldi risparmiati in vera ricerca e, in mancanza di nuovi materiali, in sano buonsenso, merce assai rara oggi...
Noi non possiamo farci niente, siamo la minoranza assoluta, siamo gli ultimi "partigiani" del telaio ben fatto, gli "highlander" della "equipment awareness", i "carbonari" della compra-vendita dei telai usati, siamo già un pò "vecchi"
, un giorno moriremo
senza che il ragazzino di turno abbia capito una cippa di quel che dicevamo a proposito di telai...
I manager tutto ciò lo sanno, sanno che il nostro potere di persuasione sul ragazzino tutto "smartphone e telaio light" è prossimo allo zero, e quindi fanno quel cavolo che gli pare, perché il mercato grosso non siamo più noi, lo siamo stati insieme a tutti gli altri, quando un telaio costava un botto (ma rimaneva di più a listino, e soprattutto durava tanto di più...), e molti di noi risparmiavano anche mesi per riuscire finalmente a comprarlo.
Le uniche aziende dalle quali possiamo presumibilmente attenderci un'attenzione alla qualità almeno superiore alla media, sono quelle che debbono emergere (e non potendo distinguersi commercialmente, scelgono di farlo qualitativamente), oppure quelle che un tempo erano "gloriose", ma che per scelte commerciali errate hanno perso molte posizioni (Prince su tutti).
Infatti l' innovazione tra le più salienti degli ultimi 10 anni sono stati gli "O-Port" proprio di Prince, che sono stati sì modificati, ma non sono finiti nel dimenticatoio un anno o due dopo il lancio, anzi durano tuttora.
Il fatto che i telai Prince con gli O-Port siano "string-sensitive", ma siano ottimi (come dice Turbolz), è verissimo, ma non rappresenta secondo me un'eccezione valida per smentire tutto, perché l'innovazione di questi Port ha un tale effettivo impatto da rendere questi telai non confrontabili alla pari con tutti gli altri aventi sistemi di passaggio corde non così estremi.
Praticare fori così grandi costituisce una vera asportazione di materiale, compensata da scelte costruttive di cui un'incordatura ad hoc costituisce parte integrante.
I buconi hanno però una grossa pecca: fanno sentire poco la palla, cosa giustamente importante; infatti i nuovi telai di punta non hanno i buconi, ma adottano il Textreme, e qui secondo me siamo davanti ad un'altra vera innovazione, che puoi vedere, toccare e localizzare sulla racchetta, a differenza del Graphene, che non sai se ci sia e soprattutto quanto ce ne sia...
Questo è "il film" (forse Abra lo chiamerebbe "trip"
) che mi sono fatto sull'evoluzione dei telai e sulla situazione attuale, frutto del mio ragionamento che mi piace pensare sia libero da condizionamenti.
Forse questo film sarà sbagliato in tutto o in parte, ma almeno...E' IL MIO FILM.
Invito tutti gli amici qui del forum a continuare a confrontarsi, scontrarsi, correggersi e quant'altro, ma soprattutto a "farsi sempre il proprio film".
Oggi in un negozio ho preso in mano e swingato un pò sia la Tour F 97 che 93, le versioni "pesanti" (sigh...): con ancora il cartoncino pubblicitario Yonex al centro dell'ovale, nonostante l'effetto "vela" del cartoncino, mi sono sembrate ugualmente "inesistenti" come peso, tanto che erano leggere.
Lo so, lo so, non le ho manco provate, allora perché, invece di rompere tanto le balle, non aspetto un pò e poi posto impressioni basate sull'utilizzo reale?
Perché sento che mi sia bastato tenerla in mano, per decidere di non comprarla assolutamente.
Perché mi è anche completamente sparito ogni interesse o desiderio di provarla, anche solo come demo, è così poca ora la mia curiosità, che mi risulta più faticoso prendermi la briga di prenderla e riportarla.
Perché ho la malsana voglia di rischiare di fare una figuraccia, per il gusto di fare una scommessa simbolica con voi, questa:
- se sarà un plebiscito a favore di questa racchetta (non piombata però!!!, siamo corretti...), io avrò sbagliato, vorrà dire che il mio tennis non è più adatto ai "tempi moderni", e me ne farò una ragione.
- se invece avrò ragione io, vorrà dire che per l'ennesima volta (a sto turno tocca a Yonex) ci hanno preso per il culo. Tutti insieme ce ne faremo comunque una ragione, e andremo avanti.
Accettate la scommessa? Ci state?
Bacioni.