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Mi sono iscritto all'Aceopentennis e giovedì inizierò il mio primo torneo partendo dalle qualificazioni. Lo faccio per prepararmi alla gara dell'anno per me che è il PO, vista la presenza di  così tanti assi da 4,5. La formula è per me inedita: 2 set su 3 al meglio dei 4 game, terzo set tiebreak, quindi poco o niente tempo per recuperare, bisogna partire a razzo o ti ritrovi in 10 minuti sotto di un set. Purtroppo avevo capito male e speravo che si giocasse tra padova e vicenza e invece si gioca solo a vicenza. Amen mi sposterò. Spero di non fermarmi subito (temo la superficie non molto adatta alla mia lentezza, si gioca in resina), sennò devo trovarmi qualche altra sfida di preparazione.

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Alla fine abbiamo giocato sulla terra (ancora fradicia, non bene per il mio gioco): vinto il primo set 4-2, sotto alla fine dell'ora 1-3 nel secondo ma il regolamento dice che ho vinto io. Il campo era occupato altrimenti avrei fatto giocare un ultimo game con eventuale tie break se vinceva il secondo set. Ho provato a proporgli di continuare in settimana l'incontro da me, ma lui ringrazia e rifiuta.

Inizio di set con game ai vantaggi molto combattuti, riesco a portare a casa i primi 2. Il terzo game lo gioco poco concentrato e lo perdo facile. Mi innervosisco, sul 2-1 servizio suo, va 40-0 facile. Riesco a riconcentrarmi e gioco due ottime risposte: 40-30. Finiamo ai vantaggi e vinco il game. Sul 3-1 siamo 30-30, chiudo con due servizi vincenti (sul setpoint faccio l'unico ace dell'incontro).

Inizia il secondo set e gioco rilassato, serve lui e si ritrova velocemente 0-40. Qui penso di aver vinto e gioco due risposte consecutive da acchiappafarfalle. Si finisce ai vantaggi e perdo il game. Mancano 10 minuti alla fine, dovrei allungare gli scambi e tenere il vantaggio del primo set. Lo so benissimo e faccio il contrario: cerco di chiudere lo scambio subito e sbaglio parecchio, vado a rete in continuazione e lui alza solo lob (belli lunghi). Finisce 3-1 per lui, io sarei da espellere per tattica suicida e stolta. Due colpi che mi hanno dato molta soddisfazione: chiusura del primo set con ace e poi una voleè di dritto a uscire in contropiede dopo un attacco in controtempo. Cosa non va: concentrazione a sbalzi. La tattica iniziale era perfetta, avevo sempre il pallino del gioco, poi ogni tanto mi viene da fare il pallettaro dicendomi stavolta i punti se li fa lui e, come sempre, sbaglio e perdo game da stolto. Secondo set da schiaffi sul muso. Comunque stavo ancora bene sulle gambe e il set non era perso. I miei autovoti: Servizio: 6,5 - Dritto: 6,5 - Rovescio: 6 - Voleè: 7 . Di rovescio di solito sono molto più positivo ma ero un pò bloccato da un inizio di epicondilite durante l'ultimo incontro. Stavolta ho giocato fin da subito con la mia abituale racchetta senza problemi.Comunque soddisfatto per la vittoria e per la prestazione decente dopo che nelle ultime 3 partite ho giocato con gente molto più debole e, quindi, poco probante per il mio stato di forma.

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Stasera seconda partita dell'aceopen dopo 15 gg di stop per stiramento al bicipite femorale. Fino all'ultimo sono stato tentato di rinunciare perchè sentivo la gamba dura e poco sciolta e temevo un altro infortunio che mi avrebbe compromesso il PO. Alla fine decido di andare partendo con l'idea di correre il meno possibile, di cercare solo colpi più o meno vincenti. Inoltre ho una grossa novità: per la prima volta giocherò con le corde in budello e non vedo l'ora di provarle. Durante il riscaldamento noto che la palla viaggia senza fare nessuna fatica, sbaglio pochissimo in palleggio (mai successo) nonostante l'avversario mi tiri palle alte e liftate che non amo. Anche nei servizi di prova la palla esce veloce senza fatica e con precisione. Quindi sensazione ottima e inizio fiducioso. L'avversario è un tipo solido con rovescio poco tagliato, quasi piatto e dritto molto liftato anche se non veloce. Di gambe copre bene il campo, servizio prevalentemente in kick robusto. Vince lui il sorteggio e inizia a battere. La musica cambia: mentre nel palleggio ero sciolto e la palla viaggiava, durante la partita sono contratto e i miei colpi sono innocui. Lui mi gioca sempre sul rovescio e io sul dritto senza spostarlo. Vado sotto 3-0 in un attimo (ricordo che si gioca 2 set ai 4 games e tiebrek agli 11 nel terzo). Decido di tornare alla racchetta con multifilo, la mia palla cambia all'istante, prende più consistenza ma perdo il set 4-0. Nell'ultimo game inizio a giocare come so spostandolo. Iniziamo il secondo set e la mia preoccupazione di infortunarmi è scomparsa: ora temo una figuraccia e mi dico di lottare punto su punto per allungare la partita. I primi 4 game sono volati fulminei in 10 minuti netti, mai ai vantaggi, Il secondo set inizia con lui al servizio: rispondo profondo e attacco in controtempo, lui inizia a sbagliare. 1-0 per me. Vado a servire e mi entrano 3 prime su 4, vinco il game lasciandogli un 15. Nel terzo game è nervoso, sbaglia un casino e volo 3-0 in un attimo. Vado di nuovo al servizio: un ace, un vincente, un suo errore e un mio rovescio vincente in contropiede segnano il secondo set; 4-0 per me. Ora tocca al tiebreak agli 11 punti (mai giocato da me). Sono soddisfatto perchè ho evitato una figuraccia e sto bene fisicamente (d'altronde giochiamo da 20 minuti), Mi dico di giocare tranquillo, lui è nervoso e l'inerzia è tutta mia. Iniziamo il tiebreak e lui riprende a sbagliare poco, gli scambi sono più lunghi, io smetto di andare a rete perchè sono soddisfatto. Questo si paga e mi ritrovo sotto 1-6 pur lottando palla su palla. Cambio nuovamente la racchetta e torno a quella con le corde in budello: in un battibaleno mi porto in parità 6-6, lui sbaglia di più. Qui ho di nuovo l'inerzia a mio favore, lui cerca solo di non sbagliare e mi tira mozzarelle. Da buon empatico, ricambio il favore e scambiamo come due fanciulle in vestaglia di inizio 900. Il servizio mi funziona , riesco a fare un altro ace ma alle altre mie prime lui risponde con candele, mi adeguo e ci ritroviamo 9-8 per lui. Batto fuori di un niente la prima (sarebbe stato ace) e butto una scamorza di seconda: lui risponde con una pallaccia obliqua a metà campo, gli ripondo con un taglione morto a metà campo, lui alza una candela morta e io un altro taglione da suicidio, lui non ne approfitta e continuiamo a scambiare in assurdo non-tennis. 10-8 per lui. Batto e rifacciamo lo stesso scambio ignobile e stavolta lo vinco io. 10-9. Batte lui, io ormai ho esaurito tutti i colpi di ricotta e tiro lungo un rovescio di nessuna difficoltà. Vince lui 11-9 una delle partite più assurde mai giocate. Vince comunque con merito e quindi l'accetto serenamente. Assurdo per assurdo, sull'8 pari avrei dovuto riprendere la racchetta con le corde in multifilo, ho pensato di farlo ma mi sembrava una stron....ata e ho lasciato perdere. Che Nanobabbo ed Archery si preparino: arrivo con un carico di mozzarelle di bufala!

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Una Partita Ignobile. Di quelle che capitano raramente, molto raramente sennò l'arrivo sarebbe una bocciofila. Non so se iniziare con le attenuanti..... si inizio con le attenuanti perchè una è patetica. La partita è fissata per le 14.30, ho chiesto al maestro di organizzarmi una rivincita con un tipo pallettaro che mi aveva battuto i primi di aprile con annesso infortunio alla fine del match. Non è un pallettaro forte, però è rognoso e per essere sicuro di batterlo devo giocare preciso ad un livello diciamo di almeno il mio 70%. Di questi tempi non è poco ma vengo da un set dove per i primi 7 game ho giocato al mio 90% contro un avversario forte. Quindi sono fiducioso anche se la partita buona era al coperto (commodore) qui siamo all'aperto. Devo stare attento all'alimentazione, ho disturbi dell'assimilazione, se mangio troppo poco vado in crisi ipoglicemica e mi scompaiono le forze (fino a tremare) se mangio troppo o giusto ma pesante, non digerisco bene e le gambe, già lente, si fermano del tutto. Lo so, quindi sto attento: piatto di pasta leggera e insalata due ore prima, tè e banana un'ora prima. Però a pranzo c'è mio figlio piccolo che è un chiodo, mangia pochissimo e bisogna sbattersi per non mandarlo in denutrizione. Io ho già mangiato, devo convincere il chiodo a nutrirsi un minimo. La pasta la sfiora appena, allora parto con il succulento secondo: un pollo saltato con cipolla, germogli di soia e salsa di soia in abbondante olio (di solito ne è ghiotto). Stavolta niente, dice che i germogli di soia sanno di metallo. Li assaggio e dico che sono squisiti (lo sono davvero), allora lui dice che il pollo è acido: assaggio pure quello anche se so che mente spudoratamente, gli dico che è fantastico e intanto mi viene una grande fame. Lui niente, lascia quasi tutto, mi dice che vuole solo il tocio con il pane nell'abbondante sughino denso di olio: gli allungo una bella lesca di pane intinta nel delizioso sugo e mi dice di assaggiarlo prima: ormai il mio pasto leggero e sciapito e nel dimenticatoio, sono le 13.30, la partita è pericolosamente vicina ma io addento metà lesca di pane unto godendo come un riccio per invogliare il chiodo: ci riesco, lui mangia il resto. Decido di saltare la banana, faccio però subito un tè caldo sperando di digerire la lesca di pane unto.Ci vorrebbe un paio di camionate di citrosodina, ma lascio perdere. Mancano 45 minuti e devo iniziare a prepararmi per il match. Non mi dilungo sui preparativi necessari sennò finiamo tardi. Arrivo al circolo un quarto d'ora prima e inizio una leggera corsa, qualche esercizio di riscaldamento. Poi arriva il mio avversario: si chiama allo stesso modo di quello che avevo chiesto, ci assomiglia un sacco ma non è lui. Un po' mi arrabbio, ma amen. Entriamo in campo: sole che batte duro e vento intermittente, il peggiore, lo odio. Vado in lieve affanno già da subito: il pollo non è digerito. L'avversario è sempre un pallettaro ma più debole di quello richiesto: mi basterebbe giocare al 50% per vincere tranquillo, se gioco al 30% potrei fare partita pari. Però le gambe si bloccano subito, il vento fa il resto e gioco al mio 30% solo per i primi 4 game. Poi, dopo il 3-2 per lui, calo al 15% e perdo 6-2, 6-3 fermo immobile (lui dice di essere stravolto dalla fatica!!!!). Effettivamente riesco a muoverlo con palle lente e telefonate, mi riescono una decina di palle corte (unico dato appena appena sufficiente) ma per il resto o tiro centrale addosso a lui o tiro fuori o sul nastro (meno). Purtroppo capisco la giornata subito, già dopo 5 game perdo del tutto la voglia di giocare e rimango in campo a vivacchiare solo per rispetto dell'avversario, il caldo è insopportabile, il vento arriva a sprazzi non a rinfrescare ma a scardinare le traiettorie delle palle lente. Sul 5-3 per lui nel secondo set faccio una cosa da vergognarsi e che non avevo mai fatto a memoria d'uomo: gioco per perdere subito e raggiungere gli spogliatoi 10 minuti prima della fine dell'ora e mezza prenotata (lui era molto stanco, ero sicuro che non mi avrebbe chiesto di continuare). Non ho mai mollato neppure con gente più forte di me, figuriamoci con quella più debole: se avessi avuto cuore in 10 minuti tiravo fuori gli attributi e lo battevo 7-5. Ma purtroppo se non hai voglia di giocare, gli attributi te li sei già persi nel vento. Questo è uno sport maledetto, la testa comanda in maniera smodata e se non cambi i meccanismi negativi, non hai scampo. Perdonate la lenzuolata, ma forse se sfogo e autodenuncio il vergognoso ultimo game, ho qualche chance di vaccinarmi e non farlo mai più. Dico sempre che il tennis non è uno sport ma una vicenda umana.
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