Diamo inizio alla seduta di analisi
Premessa: ho lasciato il tennis nel 1997 e ripreso nel 2009. Quest'anno ho ripreso a fare tornei FIT.
Prima di parlare di tecnica e tattica vorrei proporre una discussione su una problematica che in questo periodo sta creando seri problemi al mio gioco: l'approccio mentale alla gara!
Finora ho disputato 3 partite in 2 tornei:
- la prima l'ho vinta contro un pari classifica, direi bene: il primo set 6-3 il secondo pur avendo 3 o 4 match point sul 5-3, sono riuscito a spuntarla 7-6, e già questo lo reputo positivo (in gioventù avrei perso il secondo 7-5 e il terzo 6-0)
- la seconda giocavo contro un 4.5 e praticamente con la testa non sono sceso in campo perdendo 6-1 6-0. Vabbè può capitare una giornata no contro uno bravo...
- la terza l'ho giocata contro un avversario bravo (non so se classificato) ma non più di me. La partita si poteva vincere o perdere, ma lottando e invece...di nuovo non sono sceso in campo! Non tanto il braccino, ma semplicemente i piedi ma soprattutto la testa piantati nella terra rossa! Zero mobilità zero reattività: praticamente paralizzato di testa e di gambe! Solo gli ultimi 3 game l'ho portato ai vantaggi e ho vinto un game: risaultato 6-0 6-1! Ho iniziato a incolpare palline, campo, pioggerellina...ma tutte cose che se davano fastidio a me lo davano anche al mio avversario.
La prima reazione a questa partita è stata (complice un problema al gomito): "mollo per un mese". La seconda: "quando c'è il prossimo torneo?", soprattutto dopo aver letto un suggerimento di Alex: il mio approccio, vista la sua non produttività, cambierà da "scendo in campo e mi diverto, chissene se perdo" in "scendo in campo è gli rompo il c..." tennisticamante parlando si intende.
Aveva propio ragione Panatta quando diceva "Questo sport l'ha inventato il diavolo!"
Saluti
Premessa: ho lasciato il tennis nel 1997 e ripreso nel 2009. Quest'anno ho ripreso a fare tornei FIT.
Prima di parlare di tecnica e tattica vorrei proporre una discussione su una problematica che in questo periodo sta creando seri problemi al mio gioco: l'approccio mentale alla gara!
Finora ho disputato 3 partite in 2 tornei:
- la prima l'ho vinta contro un pari classifica, direi bene: il primo set 6-3 il secondo pur avendo 3 o 4 match point sul 5-3, sono riuscito a spuntarla 7-6, e già questo lo reputo positivo (in gioventù avrei perso il secondo 7-5 e il terzo 6-0)
- la seconda giocavo contro un 4.5 e praticamente con la testa non sono sceso in campo perdendo 6-1 6-0. Vabbè può capitare una giornata no contro uno bravo...
- la terza l'ho giocata contro un avversario bravo (non so se classificato) ma non più di me. La partita si poteva vincere o perdere, ma lottando e invece...di nuovo non sono sceso in campo! Non tanto il braccino, ma semplicemente i piedi ma soprattutto la testa piantati nella terra rossa! Zero mobilità zero reattività: praticamente paralizzato di testa e di gambe! Solo gli ultimi 3 game l'ho portato ai vantaggi e ho vinto un game: risaultato 6-0 6-1! Ho iniziato a incolpare palline, campo, pioggerellina...ma tutte cose che se davano fastidio a me lo davano anche al mio avversario.
La prima reazione a questa partita è stata (complice un problema al gomito): "mollo per un mese". La seconda: "quando c'è il prossimo torneo?", soprattutto dopo aver letto un suggerimento di Alex: il mio approccio, vista la sua non produttività, cambierà da "scendo in campo e mi diverto, chissene se perdo" in "scendo in campo è gli rompo il c..." tennisticamante parlando si intende.
Aveva propio ragione Panatta quando diceva "Questo sport l'ha inventato il diavolo!"
Saluti