In soldoni..una corda di buona qualità e composta da tenti piccoli polimerini (catena polimerica) tutti ben vestiti e protetti (additivi chimici). Una scarsa ha meno polimeri, spesso e volentieri riciclati ergo sporchi e bisunti e con poca o nulla protezione, se non adirittura con residui di riciclo (solventi/diluenti/ossidi).
All'impatto l'energia cinetica si trasforma per qualche millesimo di secondo in energia calorica, calore appunto..anche superiore ai 50 gradi. Tale calore, in forma ripetuta ed intensificata da allungamenti e spostamenti della corda, comporta una modificazione tanto più marcata della struttura molecolare della corda stessa quanto più il numero iniziale di molecole è basso, sono presenti residui di grassi, solventi o diluenti che abbassano il punto di trasformazione e sono assenti additivi che invece lo alzano...il rapporto tra il peso molecolare medio della miscela che compone la corda e quello dei singoli componenti ("additivi" o "deduttivi" compresi). dà l'indice di polimerizzazione. Tanto più è basso tale indice, tanti meno saranno i polimeri che compongono la corda alla fine di ogni singola trasformazione calorica (impatto, ma se tale indice è già basso inizialmente, pure trazione da incordatura...). Di conseguenza una corda a basso indice di polimerizzazione soffre più ad essere incordata ad una tensione più elevata, ed ogni singolo impatto produce più trasformazione di quanto non lo faccia su una corda identica ma meno tesa nello stesso tempo...
Come "si comporta" una corda dipende (anche,oltre da quanto sopra esposto), da telaio, tensione, tipo e livello di gioco ed intensità/frequenza dello stesso. Ecco perchè a chi ci chiede consigli io e magazzie facciamo tante domande ed il consiglio è tanto più azzeccato quanto più è sincera/corretta la risposta..
Comunque, ad una tensione media (diciamo 23 kg) e su un telaio tipo APDGT è confortevole e dotato di notevole controllo, performante in spinta ma con perdita di tensione elevata ed in tempi brevi.. Salendo di tensione, si ha una stabilizzazione della perdita di tensione, ma una notevole perdita di confort e prestazioni, scendendo -proprio per caratteristiche fisico-meccaniche della corda- cala drasticamente la spinta, aumenta la perdita di tensione ed il confort.