Si vabbeh, ero già svenuto
Comunque intendevo ibrido tra mono, come quelli che si iniziano a vedere tra i Pro (Sock, Dontskoy, Sousa e talvolta Querrey per citarne alcuni), in modo da ottimizzare il più possibile prestazioni e durata.
e parlando di quest'ultima, bisogna fare un distinguo importante tra durata meccanica (ovvero semplicemente resistenza alla rottura) e dinamica (perdita della resilienza, ovvero della capacità della corda di tornare il più vicino possibile alla condizione iniziale).
Esempi ce ne sono a iosa, i più vistosi -e famosi- quelli della Alu Power che ha un'elevatissima resistenza meccanica anche a fronte di un calibro ridotto ma una tenuta dinamica ridicola (anche in mano alpiù debole degli NC perde le sue caratteristiche al massimo in 6-7 ore...), ovvero sul versante opposto nella stessa LXN la 4G, che quando perde resilienza -un bel po' dopo la sorella grigia- è pronta a salutare anche dal punto di vista meccanico.
Ergo stabilire "quanto dura" una corda va indicato sia in senso meccanico che dinamico in rapporto a
tensione e telaio: rispetto alle tue preferenze, dovendo indirizzare la scelta su corde più reattive, la durata ne risente sotto entrambi gli aspetti.
Potresti indirizzarti su un mono bicomponente di ultima generazione (TF RazorCode, Babolat RPM Dual, Starburn Metal Tour, isospeed BlackFire tanto per indicarne alcuni) che sono corde da "estremi": o tensioni basse/mediobasse con prestiratura, oppure tensioni elevate. In entrambi i casi la potenza è subito disponibile, e con essa controllo e pure una discreta dose di spin specie considerando che si tratta di corde non eccessivamente (o non del tutto) sagomate; nel primo caso, le prestazioni saranno un po' più longeve ma meno esplosive, nel secondo avrai un qualcosa in più ma a discapito della durata.