Tornei per caso

Promemoria primo messaggio :

Ciao!

Dopo un digiuno FIT che è durato 8 anni faccio nuovamente la tessera agonistica e mi presento subito al torneo 4°Cat sotto casa, senza preparazione, un po' sovrappeso (1,81 x 80kg) e con tanto digiuno di tennis alle spalle.

Trovo subito un finto NC che 2 giorni prima aveva perso la finale i doppio amatoriale del circolo.

Vado subito avanti 3-0 lasciandolo a 0 per 2 game, poi tiro il fiato ed iniziamo ad andare ai vantaggi, ma sul 4-4 perdo la concentrazione e finisco 6-4

Si ricomincia col secondo set e sul 3-2 sono di nuovo affannato e perdo male 2 game, provo a cambiare tattica ed essere più aggressivo ma niente .. ho sparato troppe palline fuori ed oltrepassato il punto di non ritorno.

4-6 3-6

Ci riproviamo il 10 d'agosto

Torneo Open di Viterbo
ho piazzato 3 vittorie di fila

vs 4.6 : 6-1 6-3
vs 4.5     : 6-0 7-6(1)
vs 4.4     : 3-6 7-5 6-0

domani mi scontro con un 4.2! Intanto il myfit score indica che ho i punti per diventare 4.4 .. ce la posso fare!

Piantato per terra come un paletto della segnaletica ..1-6 0-6.
Dice che sta cercando di tornare in terza categoria, adesso ha già i punti per essere 4.1 , partita giocata male, ho voluto alzare la testa e gestire gli scambi .. riempiendo la partita di errori.

 

Eccoci! Altre 3 vittorie in un torneo di 4°Cat. contro 4.5-4.4 e 4.3 , a settembre c'è l'ultimo torneo della stagione ... gradino successino difficile da raggiungere, forse per quest'anno ci fermiamo qui.

hei @Gar...davvero niente male !  

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare ! Ho giocato con il padre di un ex wta in torneo . Secondo lui il problema sta nella visione di gioco ! PEr ora questo è il mio limite . mi ha consigliato di fare più partite possibili.
Sono comunque soddisfatto del mio cambiamento tecnico . Gli errori sono calati di piu del 50 % eppure continuo a perdere sempre con lo stesso punteggio. Purtroppo sono competitivo tutti i game sia di battuta che di risposta , ma al momento di chiudere il gioco e di salire di un game nnello score sbaglio e  o mando a rete o è più bravo il mio avversario che ha preso più rischi.
quindi la parola chiave per ora per quanto mi riguarda è continuare ad allenarsi fisicamente e giocare con quante più persone possibili . Sono sicuro che tra 1 anno , 1 anno e mezzo se mi impegno veramente i risultati arrivaranno , è solo questione di esperienza .

babolat94 ha scritto:

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare !

Secondo me quello che ti manca è un pò l'abitudine alla partita vera, per esempio quella giocata in un torneo ma non solo. Tecnicamente per un livello di quarta media ci sei, ma fisicamente e mentalmente no.
Se posso darti un consiglio: quando giochi non dare troppa importanza al risultato e cerca solo di godertela e di divertirti  

babolat94 ha scritto:

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare ! Ho giocato con il padre di un ex wta in torneo . Secondo lui il problema sta nella visione di gioco ! PEr ora questo è il mio limite . mi ha consigliato di fare più partite possibili.
Sono comunque soddisfatto del mio cambiamento tecnico . Gli errori sono calati di piu del 50 % eppure continuo a perdere sempre con lo stesso punteggio. Purtroppo sono competitivo tutti i game sia di battuta che di risposta , ma al momento di chiudere il gioco e di salire di un game nnello score sbaglio e  o mando a rete o è più bravo il mio avversario che ha preso più rischi.
quindi la parola chiave per ora per quanto mi riguarda è continuare ad allenarsi fisicamente e giocare con quante più persone possibili . Sono sicuro che tra 1 anno , 1 anno e mezzo se mi impegno veramente i risultati arrivaranno , è solo questione di esperienza .

Se vuoi accelerare con i risultati, ti consiglio la lettura di "winning ugly" di Brad Gilbert (c'è sia la versione in inglese che in italiano) ... è come avere a disposizione un international coach per pochi euri!

Adolfo ha scritto:

babolat94 ha scritto:

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare !

Se posso darti un consiglio: quando giochi non dare troppa importanza al risultato e cerca solo di godertela e di divertirti  

Questa è la filosofia di Osho applicata al tennis, o no? ... ho letto qualcosa dello "zen" di Agam Bernardini.

Io farei un frullato misto Osho-Gilbert, da gustare con calma nei cambi campo!  

wetton76 ha scritto:

Io farei un frullato misto Osho-Gilbert, da gustare con calma nei cambi campo!  

non so cosa potrebbe uscirne fuori visto che sono approcci che seguono strade diverse per raggiungere mete altrettanto diverse  

Adolfo ha scritto:

wetton76 ha scritto:

Io farei un frullato misto Osho-Gilbert, da gustare con calma nei cambi campo!  

non so cosa potrebbe uscirne fuori visto che sono approcci che seguono strade diverse per raggiungere mete altrettanto diverse  

Sono sicuramente diversi come approcci, ma l'obiettivo è lo stesso, esprimere il proprio miglior tennis per vincere, non per perdere! Io credo che non ci sia una verità assoluta, percui a seconda dei momenti si possono prendere in considerazione sia i consigli di Gilbert (che ha fatto del tennis una professione, come atleta e come coach) sia quelli di Agam Bernardini, che racconta delle interessanti esperienze di vita e di tennis giocato.

wetton76 ha scritto:

esprimere il proprio miglior tennis per vincere

Questa frase in effetti, parlando di obiettivi è molto rappresentativa, ma per averle un'idea chiara va divisa a metà   

esprimere il proprio miglior tennis: è dichiaratamente l'obiettivo dell'approccio Zen di Agam Bernardini. In questa ricerca l'avversario di turno non è per niente un'attore protagonista mentre tutto viene riportato "all'interno dell'individuo" (nel caso specifico: il giocatore di tennis) come da filosofia del maestro Osho. Il fatto di vincere (eventualmente) la partita non è altro che una sorta di "effetto collaterale" dovuto al fatto che si è riusciti a tirar fuori ogni briciola del proprio potenziale e a trasformarlo in energia (in senso lato) da riversare sul campo.

vincere: è dichiaratamente l'obiettivo di Gilbert già chiaro dal titolo del suo libro. Nel suo approccio l'avversario è al centro della scena: si analizza, se ne individuano i punti deboli e si modifica il proprio gioco di conseguenza. Il concetto di "proprio miglior tennis" non trova facilmente casa in quanto il tutto viene proiettato "all'esterno" del giocatore, e coerentemente a questo si propongono un insieme di metodi e strategie per ragguingere l'unica cosa che si ritiene contare veramente: il risultato finale.

PS: ti consiglio una lettura che non c'entra niente col tennis, ma veramente molto interessante: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__che_cose_la_meditazione.php

PPS: scusate l'OT   

Spiego meglio il mio punto di vista, se uno esprime il proprio miglior tennis, saranno forse più le partite che vince rispetto a quelle che perde, o il contrario? è possibile che giocando meglio si perde più spesso?
Lo stesso Agam Berardini all'inizio del suo libro racconta come molte delle sue sconfitte in campo a inizio carriera erano dovute alla sua tensione nervosa che non gli permetteva di esprimere il suo miglior tennis ...

Nei due libri ci sono infatti anche dei punti in comune, per esempio un obiettivo comune che un giocatore dovrebbe ricercare è quello di ridurre la tensione nervosa prima e durante una partita, uno dei suggerimenti, indicato sia da Gilbert che da Agam, è quello di cantare una canzone!

In conclusione la filosofia di Osho nel tennis credo che abbia lo scopo di dare un certo benessere alla mente, percui il gioco e i risultati ne possono solo che beneficiare! L'approccio di Gilbert è sicuramente più da professionista del settore che mira in modo molto concreto al risultato, ma non credo che chi ha comprato il libro dello "zen" voleva solo sentirsi dire "gioca a tennis e rilassati, stop" ... il benessere pisco-fisico porta poi ad un miglior rendimento in campo.

Detto questo, Babolat a questo punto ti vogliamo chino sui libri! e poi applica in campo ciò che hai studiato!!!  

wetton ha scritto:

Detto questo, Babolat a questo punto ti vogliamo chino sui libri! e poi applica in campo ciò che hai studiato!!!  

...ecco cosi' perde pure quel poco di tono muscolare...     

Adolfo ha scritto:

babolat94 ha scritto:

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare !

Secondo me quello che ti manca è un pò l'abitudine alla partita vera, per esempio quella giocata in un torneo ma non solo. Tecnicamente per un livello di quarta media ci sei, ma fisicamente e mentalmente no.
Se posso darti un consiglio: quando giochi non dare troppa importanza al risultato e cerca solo di godertela e di divertirti  

Grazie Adolfo per la stima. Dal punto di vista fisico mi sto aggiustando ! È un mese che lavoro duramente e un 15% di miglioramenti si comincia a vedere. Il verdetto però ci sarà la prossima estate , dove tutti i nodi si spera vengono al pettine .

wetton76 ha scritto:

babolat94 ha scritto:

beato te ! A me i risultati continuano a non arrivare ! Ho giocato con il padre di un ex wta in torneo . Secondo lui il problema sta nella visione di gioco ! PEr ora questo è il mio limite . mi ha consigliato di fare più partite possibili.
Sono comunque soddisfatto del mio cambiamento tecnico . Gli errori sono calati di piu del 50 % eppure continuo a perdere sempre con lo stesso punteggio. Purtroppo sono competitivo tutti i game sia di battuta che di risposta , ma al momento di chiudere il gioco e di salire di un game nnello score sbaglio e  o mando a rete o è più bravo il mio avversario che ha preso più rischi.
quindi la parola chiave per ora per quanto mi riguarda è continuare ad allenarsi fisicamente e giocare con quante più persone possibili . Sono sicuro che tra 1 anno , 1 anno e mezzo se mi impegno veramente i risultati arrivaranno , è solo questione di esperienza .

Se vuoi accelerare con i risultati, ti consiglio la lettura di "winning ugly" di Brad Gilbert (c'è sia la versione in inglese che in italiano) ... è come avere a disposizione un international coach per pochi euri!

Purtroppo ne ho letto mezzo , ma non sono rimasto molto soddisfatto . La verità e' che molti quarta bassa hanno una tecnica rudimentale quasi da autodidatta con movimenti brevi e anticipati . Perciò sono quasi impossibili da prevedere . Con ciò non voglio dire che questo non è tennis , ma per un giovane che non ha molta esperienza risulta ancora più difficile vincere a causa di questi " volponi da torneo " , che come ripetono hanno movimenti di swing corti e cercano sempre di anticipare l'impatto togliendoti il tempo. Un'altra cosa che ho imparato che per questi tizi esistono solo le righe : come mirano a quelle laterali non lo fanno neanche i campioni.

babolat94 ha scritto:

wetton76 ha scritto:

Se vuoi accelerare con i risultati, ti consiglio la lettura di "winning ugly" di Brad Gilbert (c'è sia la versione in inglese che in italiano) ... è come avere a disposizione un international coach per pochi euri!

Purtroppo ne ho letto mezzo , ma non sono rimasto molto soddisfatto . La verità e' che molti quarta bassa hanno una tecnica rudimentale quasi da autodidatta con movimenti brevi e anticipati . Perciò sono quasi impossibili da prevedere . Con ciò non voglio dire che questo non è tennis , ma per un giovane che non ha molta esperienza risulta ancora più difficile vincere a causa di questi " volponi da torneo " , che come ripetono hanno movimenti di swing corti e cercano sempre di anticipare l'impatto togliendoti il tempo. Un'altra cosa che ho imparato che per questi tizi esistono solo le righe : come mirano a quelle laterali non lo fanno neanche i campioni.

Io finora l'ho consultato tipo manuale, cioè leggendo delle pagine senza un ordine preciso ... quando avrò più tempo magari lo leggerò come un romanzo (dall'inizio alla fine). Però ogni volta che mi immergo nella sua lettura è veramente una rivelazione!!! Quanti trucchi, quanti stratagemmi, quanti aneddoti di incontri vissuti da Gilbert!
Anche nel libro dello "zen" ci sono cmq degli aneddoti e dei suggerimenti ... è un libro anche questo che devo sviscerare per intero.

Mi chiedo come mai non sei rimasto coinvolto da questa lettura?!!    Immagina di avere Brad Gilbert al tuo fianco, che ti svela questi segreti mentre leggi il suo libro ... dovresti sentirti rincuorato e poi bello carico e attento in campo quando affronterai la tua partita di torneo! E' difficilissimo trovare in un circolo un coach che possa spiegarti tutte queste cose ... prova a fare questo sforzo mentale, vedrai che i risultati arriveranno anche prima di 1 anno!

Io rilancio su tutti: ho palleggiato e giocato partite di allenamento per qualche settimana con Gugaste, un utente del forum che era 4.2 (poi si è infortunato, ma secondo me vale il 4.1) e mi ha detto che gioco bene.
Sono andato dal maestro che mi ha detto 'hai proprio dei bei colpi'.
Oggi ho palleggiato con un 4.1 che doveva provare una racchetta e mi ha chiesto: ma che classifica hai? e io: nessuna, comincio oggi il TPRA. e lui: bè, di sicuro ci alleneremo ancora insieme! (3-2 per lui, ma moooolto sudato....)
Poi arriva il mio avversario del torneo TPRA, n.c. che buttava tutto di qua lento ed in back: io comincio a fare una marea di errori. Mi viene una mega paura, un mega braccino, 8 doppi falli (e 4 ace) 30 errori (e 6 vincenti).
Insomma, perso 4-6, 3-6 (con sua dichiarazione finale: 'hai fatto tutto tu, nel bene e nei regali, grazie ........'

CHE FARE???

haas81 ha scritto:

Sono andato dal maestro che mi ha detto 'hai proprio dei bei colpi'.

Poi arriva il mio avversario del torneo TPRA, n.c. che buttava tutto di qua lento ed in back: io comincio a fare una marea di errori. Mi viene una mega paura, un mega braccino, 8 doppi falli (e 4 ace) 30 errori (e 6 vincenti).
Insomma, perso 4-6, 3-6 (con sua dichiarazione finale: 'hai fatto tutto tu, nel bene e nei regali, grazie ........'

CHE FARE???

Cambiare maestro!!! 

... a parte gli scherzi, una volta un ragazzo con cui ho giocato, che faceva anche tornei, mi disse più o meno le seguenti parole: "all'inizio le partite di torneo le perdevo tutte, poi ho incominciato ad avere un atteggiamento più umile in campo, a lottare su ogni palla per fare il punto, e sono arrivate le prime vittorie".

Feci con lui una partita e presi, purtroppo, un doppio 6-0!!! sicuramente fare tornei gli aveva insegnato qualcosa!

Ad ogni modo, anche i libri di cui abbiamo parlato prima, hanno la loro utilità.

A dire la verità oggi ho corso e scivolato fino a farmi venire quasi i campri..   
Il fatto è che non attaccavo una palla, avevo troppa paura di sbagliare e non chiudevo nè volee nè smash...
Bloccato dalla paura!! 

crampi*

Tranquillo è normale essere tesi come una corda al primo torneo, poi magari da un certo punto di vista questi commenti ti hanno messo pressione perché avevi delle aspettative che sarebbero state profonfamente deluse da una sconfitta con un nc che tira solo mozzarelle.
Abbassa il tiro, non ti aspettare di vincere, il torneo è tutta un'altra storia...
Non cercare comunque di andare troppo sul sicuro cercando ossessivamente di sbagliare, perché succederà l'opposto e non ti arrabbiare se sbagli

Ma dopo quanti tornei cominci a sentirti un pò più sicuro e picchiare i 'tuoi' colpi con meno paura di sbagliare? ci vorrà un'annetto di esperienza?

haas81 ha scritto:

Ma dopo quanti tornei cominci a sentirti un pò più sicuro e picchiare i 'tuoi' colpi con meno paura di sbagliare? ci vorrà un'annetto di esperienza?

Dipende un po' da te, io al mio primo torneo ero tesissimo, durante i primi palleggi mi tremavano le ginocchia e non riuscivo a trovare il timing sui colpi, poi ho iniziato ad analizzare il suo gioco ripetendomi che era alla mia portata ma di stare attento ed essere consistente. Già questo mi ha fatto scigliore un po', ma quel che ha funzionato di più per me è stato scambiare qualche parola con lui ai cambi campo, la tensione era sparita!!!
Poi ho comunque giocato in un modo non proprio mio, cercando di aprirmi il campo o una palla più corta per provare ad entrare(senza cercare il vincente) e chiudere qualche colpo dopo, soprattutti ero molto calmo( anche quando sbagliavo) e mi incitavo sempre(di solito cercherei come un idiota il vincente per poi sbagliare incazzarmi e rimproverarmi   ).
Comunque alla fine della fiera l'ho portata a casa al terzo set dopo 4 ore!! Il secondo turno (avevo il doppio turno...) l'ho giocato invece rischiando di più i mie colpi sia perché ero un po' inebriato dalla prima vittoria sia perché il mio avversario era un pallettaro candelottiere e smorzatore, a fare il suo gioco avrei perso di certo considerando che avevo accenni di crampi. Vinta anche questa agevolmente in 2, e chi so lo sarebbe mai aspettato...
Tu cerca di  migliorare il tuo approccio al torneo, se ce la farai i risultati arriverranno quindi non ti mettere troppa pressione addosso.

Torno un attimo sul tema "winning ugly", devo dire che il metodo Gilbert se applicato in modo attento porta i suoi frutti!
Per esempio l'altro giorno ho giocato un set con un avversario che mi ha sempre battuto, l'ultima volta avevo anche preso un 6-0.
Questa volta invece gli sono stato più a ruota almeno fino all'ottavo game, stavo sotto 3-4, ma al servizio 40-15, c'è stata a quel punto una interruzione per la pioggia ... dopo pochi minuti abbiamo ripreso, ma qui ho sbagliato purtroppo tattica (dimenticando forse gli insegnamenti di Gilbert), cioè ho tirato una prima debole e lui mi ha attaccato facendo il punto, poi ha vinto il game, e a quel punto serviva direttamente per il set (incredibile)! Ho lottato un po', ma alla fine si è chiusa 6-3.
Il grave errore tattico è che con un vantaggio di 40-15, cioè con due palle game, in un gioco importantissimo, dove se lo vincevo andavamo pari (e invece si è ritrovato lui a servire per il set), bisognava tirare una prima consistente!!! anche se facevo doppio fallo, avevo sempre un altro game point sul 40-30 ... cacchiata immane!

Per questo, consiglio vivamente a Babolat di rileggere il libro di Gilbert, forse lo hai sottovalutato secondo me, e invece è uno dei migliori coach al mondo! un altro bravo secondo me è il nostro Furlan, aspetto magari anche un suo libro prima o poi!