" Alle 5??? Ma io alle 5 lavoro!!!"
La segretaria del circolo:" Si ma la madre del suo avversario non vuole che il figlio giochi la sera. Il giorno dopo deve andare a scuola"
E tu:" E io invece vado al mare con la Schiffer?"
Patteggi o un ore pasti o un 18.30. E in cuor tuo speri ( per la prima volta ) che il tuo orario sarà spostato causa ritardi.
Non conosci il brufoloso ma già lo odi.
E venne il giorno della partita.
Sposti impegni, esci prima, tutto di nascosto da moglie/fidanzata/ amante perché se sapesse una cosa del genere….
Arrivi quasi in orario, ti ammazzi per cambiarti in fretta e di lui non c'è traccia.
Ovviamente si gioca in orario svizzero. Ma mancano 5 minuti e lui non c'è. Boh.
Poi vedi in lontananza un suv. Rigorosamente bianco o nero.
"Ma non li fanno di altri colori" ti chiedi. Ri-boh
Il suv si ferma. Scende prima il maestro e poi il nano coprofago. Per ultima la madre. Il padre non c'è perchè lavora a quell'ora! E tu ti incazzi pensando che invece tu sei lì e hai fatto i salti mortali!.
Lo ri-odi.
Breve accenno al suo maestro:
a) la simpatia è inversamente proporzionale alla ricchezza del sub-umano
2) si vede platealmente che un triste giullare che a furia di frequentare i ricchi ne ha assunto le movenze e i gesti.
Ora descrizione del "tuo" avversario:
1) è alto come il cruscotto della micra: ossia un nano gigante
2) ha i capelli come nino d'angelo la cui lunghezza è proporzionale alla chiarezza del colore
3) non si cambia. Arriva in tuta ( del circolo prestigioso ) e non si cambia nè si farà la doccia. Non sai neanche se sotto è nudo perché non la leverà mai.
4) ha una borsa che ti chiedi se sembra grande perché lui è mignon o se gliele fanno apposta così grandi. Esiste anche la possibilità che gli faccia da sacco a pelo ma essendo ricco escludi la possibilità che lui vada in campeggio
Sei allibito ma per non saper nè leggere nè scrivere, lo ri-ri-odi.
Si inizia e lui tira fuori un padellone. Il che lo fa sembrare ancora più nano.
Gli ridi in faccia e mentre pensi che per una questione di simmetria dovrebbe giocare con un piatto 70, lui ti guarda allibito.
Gli dai due palline e lui non ti guarda.
Inizi a palleggiare, ti metti da buon quarta nel pittino e lui se ne fotte e va in fondo.
Vabbeh tanto ti odio talmente tanto che poco più o poco meno cambia nulla.
Primi 10 scambi "spara" 4 palle in ferrovia.
Il maestro - scodinzolando - le va a recuperare.
Prova due volee e riesce a steccare 3 volte!
"proviamo i servizi?" chiedi tu.
Non ti risponde neanche e inizia a provare il servizio.
Poi si inizia a giocare e capisci la tragedia dell'uomo in miniatura: non gliene frega niente di giocare. Di fatto lo vuole la famiglia che lo deve "esporre" come un cane di razza al circolo. Non è un figlio tennista. E' un oggetto capelluto che deve esserci perché gli altri al circolo hanno figli, pardon disgraziati come lui.
Tra qualche anno non ricorderà neanche che giocava a tennis.
Non è importante il risultato. Di norma contro questi mini-circensi si vince anche agevolmente. Basta giocare "sporco" e vanno fuori di testa. Se poi si vince il primo agevolmente, beh il secondo è la sagra del tiro al piccione dell'imberbe merdoso che difetta di pazienza e continenza.
Dopo avergli stretto la mano ( di norma viscida e molliccia ) due sono le cose che ti rimarranno in mente:
1) la faccia triste del pagliaccio accompagnatore che sapeva fin dall'inizio l'esito del match e tutto sommato ti fa umanamente pena ma soprattutto
2) andare dalla segretaria vigliacca e coniglia e dirle:" Il baby fenomeno può andare serenamente a scuola domani. Tuttavia per il prossimo turno io gioco alle 20 come detto in sede di iscrizione.Arrivederci"
La segretaria del circolo:" Si ma la madre del suo avversario non vuole che il figlio giochi la sera. Il giorno dopo deve andare a scuola"
E tu:" E io invece vado al mare con la Schiffer?"
Patteggi o un ore pasti o un 18.30. E in cuor tuo speri ( per la prima volta ) che il tuo orario sarà spostato causa ritardi.
Non conosci il brufoloso ma già lo odi.
E venne il giorno della partita.
Sposti impegni, esci prima, tutto di nascosto da moglie/fidanzata/ amante perché se sapesse una cosa del genere….
Arrivi quasi in orario, ti ammazzi per cambiarti in fretta e di lui non c'è traccia.
Ovviamente si gioca in orario svizzero. Ma mancano 5 minuti e lui non c'è. Boh.
Poi vedi in lontananza un suv. Rigorosamente bianco o nero.
"Ma non li fanno di altri colori" ti chiedi. Ri-boh
Il suv si ferma. Scende prima il maestro e poi il nano coprofago. Per ultima la madre. Il padre non c'è perchè lavora a quell'ora! E tu ti incazzi pensando che invece tu sei lì e hai fatto i salti mortali!.
Lo ri-odi.
Breve accenno al suo maestro:
a) la simpatia è inversamente proporzionale alla ricchezza del sub-umano
2) si vede platealmente che un triste giullare che a furia di frequentare i ricchi ne ha assunto le movenze e i gesti.
Ora descrizione del "tuo" avversario:
1) è alto come il cruscotto della micra: ossia un nano gigante
2) ha i capelli come nino d'angelo la cui lunghezza è proporzionale alla chiarezza del colore
3) non si cambia. Arriva in tuta ( del circolo prestigioso ) e non si cambia nè si farà la doccia. Non sai neanche se sotto è nudo perché non la leverà mai.
4) ha una borsa che ti chiedi se sembra grande perché lui è mignon o se gliele fanno apposta così grandi. Esiste anche la possibilità che gli faccia da sacco a pelo ma essendo ricco escludi la possibilità che lui vada in campeggio
Sei allibito ma per non saper nè leggere nè scrivere, lo ri-ri-odi.
Si inizia e lui tira fuori un padellone. Il che lo fa sembrare ancora più nano.
Gli ridi in faccia e mentre pensi che per una questione di simmetria dovrebbe giocare con un piatto 70, lui ti guarda allibito.
Gli dai due palline e lui non ti guarda.
Inizi a palleggiare, ti metti da buon quarta nel pittino e lui se ne fotte e va in fondo.
Vabbeh tanto ti odio talmente tanto che poco più o poco meno cambia nulla.
Primi 10 scambi "spara" 4 palle in ferrovia.
Il maestro - scodinzolando - le va a recuperare.
Prova due volee e riesce a steccare 3 volte!
"proviamo i servizi?" chiedi tu.
Non ti risponde neanche e inizia a provare il servizio.
Poi si inizia a giocare e capisci la tragedia dell'uomo in miniatura: non gliene frega niente di giocare. Di fatto lo vuole la famiglia che lo deve "esporre" come un cane di razza al circolo. Non è un figlio tennista. E' un oggetto capelluto che deve esserci perché gli altri al circolo hanno figli, pardon disgraziati come lui.
Tra qualche anno non ricorderà neanche che giocava a tennis.
Non è importante il risultato. Di norma contro questi mini-circensi si vince anche agevolmente. Basta giocare "sporco" e vanno fuori di testa. Se poi si vince il primo agevolmente, beh il secondo è la sagra del tiro al piccione dell'imberbe merdoso che difetta di pazienza e continenza.
Dopo avergli stretto la mano ( di norma viscida e molliccia ) due sono le cose che ti rimarranno in mente:
1) la faccia triste del pagliaccio accompagnatore che sapeva fin dall'inizio l'esito del match e tutto sommato ti fa umanamente pena ma soprattutto
2) andare dalla segretaria vigliacca e coniglia e dirle:" Il baby fenomeno può andare serenamente a scuola domani. Tuttavia per il prossimo turno io gioco alle 20 come detto in sede di iscrizione.Arrivederci"