Prove Valencia
Ferrari: Domenicali, test ok ma e' calcio d'agosto...
non diamo giudizi affrettati
da ANSA 04 febbraio (n.d.r.)
MARANELLO - Piedi per terra e testa bassa a lavorare. Alla Gestione Sportiva della Ferrari - e' il messaggio che arriva da Maranello - all'indomani dei primi test a Valencia, nessuno si fa illusioni: la strada verso il recupero della competitivita' smarrita nel 2009 e' ancora ''lunga e irta di difficolta'''. Il responso delle tre giornate di prove al circuito 'Ricardo Tormo' e' stato ''si' positivo ma non puo' certo indurre a trarre conclusioni affrettate''. ''Sappiamo bene che i tempi dei test, in particolare quest'anno, vanno presi con le molle. Per usare un esempio calcistico, siamo ancora al calcio d'agosto - ha detto a ferrari.com il Team Principal Stefano Domenicali - Non dobbiamo dimenticarci dove eravamo in termini di prestazione all'ultimo Gp dell'anno scorso: c'e' ancora tantissimo da lavorare per recuperare quel distacco e tanti sono i problemi che dobbiamo ancora risolvere. E poi, non sapendo il quantitativo di benzina che le altre vetture avevano a bordo, e' impossibile farsi un'idea precisa dei valori in campo: magari qualcuno ha voluto giocare a nascondino e poi c'e' qualcun altro che ancora deve presentare la sua macchina''.
La prima sessione di test e', solitamente, mirata alla raccolta del maggior numero di dati per cominciare a verificare sul campo il comportamento della nuova vettura quindi e' ovvio che tutti abbiano lavorato in questa direzione, senza cercare di trovare subito il limite prestazionale. ''Se c'e' una cosa di cui siamo soddisfatti e' proprio l'affidabilita' dimostrata. Gli oltre 1.400 km percorsi rappresentano un buon inizio e bisogna dare atto che l'intenso lavoro fatto ai banchi prova e in termini di simulazione nelle settimane che hanno preceduto il debutto sta dando i suoi primi frutti - ha proseguito Domenicali - A Valencia abbiamo cominciato anche a conoscere il comportamento dei nuovi pneumatici Bridgestone anche in rapporto ai diversi carichi di benzina ma i dati sono ancora relativi: quel circuito non e' particolarmente severo per le gomme e le temperature non saranno quelle che troveremo, ad esempio, nelle prime tre gare del campionato''.
Un commento e' dedicato ai due piloti: ''Li ho sentiti entrambi contenti di come erano andate le cose, soprattutto per quanto riguarda l'affidabilita'. Entrambi avevano motivazioni particolari ed una gran voglia di guidare: sarebbe stato frustrante non cominciare con il piede giusto su questo fronte. Sia Felipe che Fernando sanno che dobbiamo lavorare molto e hanno dato gia' molte indicazioni su dove dobbiamo migliorare la vettura''. In chiusura, Domenicali predica una volta di piu' prudenza: ''In F1 i miracoli non avvengono: per andare forte bisogna lavorare duramente mesi e mesi e poi ci si deve confrontare con avversari che hanno altrettante capacita' e motivazioni. Non dobbiamo dare nulla per scontato ne' farci illudere da indicazioni che possono essere totalmente ingannevoli. Non dobbiamo fare come nel calcio dove bastano due risultati positivi o negativi di seguito per passare in un attimo dalle stelle alle stalle o viceversa''
Foto F. Alonso
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Ferrari: Domenicali, test ok ma e' calcio d'agosto...
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MARANELLO - Piedi per terra e testa bassa a lavorare. Alla Gestione Sportiva della Ferrari - e' il messaggio che arriva da Maranello - all'indomani dei primi test a Valencia, nessuno si fa illusioni: la strada verso il recupero della competitivita' smarrita nel 2009 e' ancora ''lunga e irta di difficolta'''. Il responso delle tre giornate di prove al circuito 'Ricardo Tormo' e' stato ''si' positivo ma non puo' certo indurre a trarre conclusioni affrettate''. ''Sappiamo bene che i tempi dei test, in particolare quest'anno, vanno presi con le molle. Per usare un esempio calcistico, siamo ancora al calcio d'agosto - ha detto a ferrari.com il Team Principal Stefano Domenicali - Non dobbiamo dimenticarci dove eravamo in termini di prestazione all'ultimo Gp dell'anno scorso: c'e' ancora tantissimo da lavorare per recuperare quel distacco e tanti sono i problemi che dobbiamo ancora risolvere. E poi, non sapendo il quantitativo di benzina che le altre vetture avevano a bordo, e' impossibile farsi un'idea precisa dei valori in campo: magari qualcuno ha voluto giocare a nascondino e poi c'e' qualcun altro che ancora deve presentare la sua macchina''.
La prima sessione di test e', solitamente, mirata alla raccolta del maggior numero di dati per cominciare a verificare sul campo il comportamento della nuova vettura quindi e' ovvio che tutti abbiano lavorato in questa direzione, senza cercare di trovare subito il limite prestazionale. ''Se c'e' una cosa di cui siamo soddisfatti e' proprio l'affidabilita' dimostrata. Gli oltre 1.400 km percorsi rappresentano un buon inizio e bisogna dare atto che l'intenso lavoro fatto ai banchi prova e in termini di simulazione nelle settimane che hanno preceduto il debutto sta dando i suoi primi frutti - ha proseguito Domenicali - A Valencia abbiamo cominciato anche a conoscere il comportamento dei nuovi pneumatici Bridgestone anche in rapporto ai diversi carichi di benzina ma i dati sono ancora relativi: quel circuito non e' particolarmente severo per le gomme e le temperature non saranno quelle che troveremo, ad esempio, nelle prime tre gare del campionato''.
Un commento e' dedicato ai due piloti: ''Li ho sentiti entrambi contenti di come erano andate le cose, soprattutto per quanto riguarda l'affidabilita'. Entrambi avevano motivazioni particolari ed una gran voglia di guidare: sarebbe stato frustrante non cominciare con il piede giusto su questo fronte. Sia Felipe che Fernando sanno che dobbiamo lavorare molto e hanno dato gia' molte indicazioni su dove dobbiamo migliorare la vettura''. In chiusura, Domenicali predica una volta di piu' prudenza: ''In F1 i miracoli non avvengono: per andare forte bisogna lavorare duramente mesi e mesi e poi ci si deve confrontare con avversari che hanno altrettante capacita' e motivazioni. Non dobbiamo dare nulla per scontato ne' farci illudere da indicazioni che possono essere totalmente ingannevoli. Non dobbiamo fare come nel calcio dove bastano due risultati positivi o negativi di seguito per passare in un attimo dalle stelle alle stalle o viceversa''
Foto F. Alonso
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