nardac ha scritto: aerostorm ha scritto: comunque il fatto che una statistica sia fatta dal giudizio di qualcuno non mi convince molto
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poi è chiaro che la maggior parte delle situazioni siano oggettive
Si ma a livello pro il giudizio soggettivo è molto ristretto , nel senso che ogni palla che non ti costringa a colpire in recupero o fuori posizione è gratuito.
Esattamente. Volevo solo aggiungere qualche osservazione a quanto scritto da nardac.
Come è già stato detto, non è questione di distinguere tra tennis e basket. Ossia: il problema non è che nel basket è tutto bianco e nero, mentre nel tennis no. Perché come è stato spiegato, anche nel tennis esistono statistiche oggettive, ossia che possono essere decise sulla base di un criterio oggettivo. Percentuale di prime palle in campo: ecco un esempio di statistica presente nel tennis la cui rilevazione non dipende da un giudizio soggettivo.
Anche nel basket sarebbe possibile introdurre statistiche che lasciano margine ad un'interpretazione. Da appassionato di basket, aerostorm, saprai sicuramente che nel basket viene tenuta la statistica inerente alla percentuale dal campo (sia di un giocatore che di squadra): si contano i tiri totali che il giocatore ha effettuato, si contano quelli che sono entrati, e poi si calcola la percentuale di tiri messi a segno sul totale di tiri effettuati.
Ipotizziamo, ad esempio, che nel basket venga introdotta una statistica che tenga conto della distinzione tra "unforced errors" e "forced errors" al tiro: ad esempio, un tiro sbagliato è un "unforced error" quando viene preso con metri di spazio a disposizione, con il giocatore libero da marcatura, mentre un tiro sbagliato viene considerato un "forced error" quando viene preso in una situazione di marcatura stretta, magari con il difensore che salta davanti al tiratore nel tentativo di stopparlo, o in situazione di raddoppio di marcatura. Del resto i telecronisti di basket usano da sempre e molto spesso l'espressione di "tiro forzato". Quindi esistono anche nel basket gli errori di tipo "forced" e "unforced", solo che non sono oggetto di statistica.
Il problema è questo: perché nel basket questo tipo di statistiche vengono evitate, mentre nel tennis si è deciso di rilevare una statistica simile, ossia soggetta ad interpretazione?
Semplice: prova a leggere questo resoconto statistico
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Ora, prova a fare finta che in quelle statistiche non ci sia la statistica relativa agli unforced errors. Si porrebbe il problema: ma come ha fatto Nadal a vincere quella partita?
Nel senso che le principali statistiche che riportano tutte le possibili fonti di punti per un giocatore (aces, winners, doppi falli, punti conquistati a rete) sono tutte in favore di Berdych, tranne quella relativa ai doppi falli. Eppure la partita è stata vinta da Nadal. Conseguenza: le statistiche non sarebbero in grado di spiegare il risultato di quella partita. Eppure le statistiche sono state applicate allo sport proprio per questo motivo: le statistiche devono rendere possibile la "lettura" di una partita, ossia spiegarci perché una partita è andata, e si è conclusa, così e e non altrimenti.
Il punto allora è questo: in molte partite di tennis, gli errori gratuiti dell'avversario costituiscono la principale fonte di punti per un giocatore di tennis, e come tale non può mancare dal resoconto di una partita, è una statistica di cui non si può fare a meno.
Certamente il criterio per stabilire il tipo di errore ha più margine di interpretazione rispetto ad altri (ad esempio: si traccia una linea per terra, e si stabilisce che se la pallina cade al di qua è dentro, se cade al di là è fuori).
Il più delle volte infatti sono i telecronisti che fanno confusione: ne ho sentiti alcuni che definiscono un errore "forced" quando ad esempio un giocatore sbaglia un'accelerazione. Ma considerare una accelerazione sbagliata un "forced error" è un errore, che viene suggerito dalla traduzione letterale di "forced" e "unforced" in "forzato" e "non forzato (o gratuito)". Se noi traduciamo con "errore forzato", questo ci potrebbe effettivamente far pensare che una accelerazione sbagliata sia di questo tipo (provare ad uscire da uno scambio con una accelerazione è una situazione che potrebbe infatti essere descritta come un tentativo "forzare la situazione"; anche gratuito, nel senso di ingiustificato, non va bene: sbagliare una accelerazione potrebbe non sembrare gratuito, perché si tratta di un colpo difficile, di un colpo che si è sbagliato perché si è provato a fare qualcosa in più).
Io proporrei la traduzione di "indotto" e "non indotto". Un errore è "forced" quando è stato indotto dal tuo avversario (ad esempio se mi costringe ad un recupero difficilissimo, oppure se riesco solo a toccare ma non a controllare la prima di servizio di servizio molto potente, se esegue uno smash che riesco ad intercettare ma a non rimetterla in campo). Per la definizione di "non indotto", direi che può essere considerata corretta la definizione di nardac. Ovvio che ci siano dei casi limite in cui bisogna prendere una decisione.