g867500 ha scritto: Ai tempi aderiii al club fan della pure drive sul sito della bottega del tennis.
In realtà il mio post nasce dall'aver assistito a un doppio al mio circolo tra 4 40/50, di cui 3 impugnavano la prestige e tutti disponevano di una buona tecnica e uno una bella aero pro drive. Quest'ultimo, che aveva indiscutibilmente la tecnica peggiore, era però quello più efficace in campo mentre i colpi di tutti gli altri, pur molto puliti e scolastici, sembravano "frenati" dalla racchetta.
Io stesso ho posseduto una prestige lm incordata in budello e quando palleggiavo con mio fratello, che aveva la major xone power (un clone tecnifibre della pd) , mi sembrava quasi che la prestige frenasse la velocità della mia palla mentre la major accelerasse la velocità della palla di mio fratello. In poche parole non riuscivo a reggere lo scambio ed ero schiacciato nel palleggio, che con la pd riuscivo tranquillamente a reggere e anzi a vincere.
Per un pò ho giocato con la dunlop 300, alla ricerca di un miglioramento tecnico che senz'altro c'è stato, ma più per la bravura del mio maestro che per la racchetta.
Tornato alla pd, con cui giocavo anni fa, mi sono reso che gioco meglio e con meno fatica ed è d'accordo anche il mio maestro che mi ha detto in proposito "Guarda che la racchetta deve esserti di aiuto nel gioco, non deve essere una sfida da vincere. La sfida è con il tuo avversario, non con la tua racchetta che ti deve aiutare, non ostacolarti". Per la cronaca, lui gioca con apd incordata pht a 23 kg ed ha classifica 2.3.
Detto questo, rispetto il parere di Eiffel, ma penso che le sue ragioni siano adatte più ai pro che agli amatori.
Sono convinto che molti amatori comprino una racchetta difficile, perchè la vedono in mano ai pro, e poi, fatta la spesa, dal momento che non tutti possono cambiare con tanta frequenza racchetta, giochino con le corde (che costano molto meno) per renderla umana.
Come Eiffel ci confermerà, questo avviene sopratutto in Italia, mentre in altri paesi gli amatori non si "vergognano" di usare racchette amatoriali.
Certamente anch'io di tanto in tanto il mio cuore mi dice di comprare una bella prestige o pro staff, ma poi la mia testa mi dice che la pd è la racchetta migliore per me...
In questa disamina (a parere mio) appare un errore di impostazione "logica".
Mi spiego meglio: nell'esempio che hai portato (i 4 cinquantenni) hai attribuito l'efficacia dei colpi alla racchetta, non al giocatore.
Questo è un errore (in buona fede) che vedo spessissimo fare all'interno del forum... e non solo.
NON E' LA RACCHETTA CHE FA IL COLPO, MA IL GIOCATORE.
Prendo il mio caso... (anche se non si dovrebbe).
Il mio colpo meno peggio è il dritto.
Riesco a dare una gran rotazione con TUTTO, anche con una padella.
Spesso qualche ragazzino neofita voleva sapere se la mia racca lo potesse aiutare nel Top...
A tale riguardo si può vedere, che tra i Pro... Nadal e Monfils... che sono 2 grandissimi toppatori... usano le 2 racche più diverse che esistano (clone di Prestige MID... APD).
Il risultato: dritto toppato devastante per entrambi.
Per concludere... io direi di giocare (al nostro infimo livello) con una racchetta che ci dia soddisfazione... e se si fosse indecisi, rivolgersi ad un esperto (CHE NON GUADAGNI, come spesso fanno i maestri, DAL CONSIGLIARE UN PRODOTTO).
Abbiamo la fortuna di avere EIFFEL (il Verbo).... sfruttiamo il suo sapere!