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Perdere il diritto

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Mr Lybra
the_wots
obiwan80
7 partecipanti

descriptionPerdere il diritto - Pagina 2 EmptyPerdere il diritto

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Promemoria primo messaggio :

Ciao, volevo esporvi il mio problema, e' da circa un anno che gioco e prendendo lezioni da maestro ho sempre seguito alla lettera i suoi consigli, pero' col diritto non mi sono mai trovato a mio agio, ad un certo punto in allenamento con un amico ho cominciato senza volerlo a effettuare un diritto a gancio in stile Nadal, i miei colpi hanno iniziato a fare piu' male, piu' potenti e precisi, cosi' e' stato per le 2-3 volte che ho giocato.
Dopodiche' ho fatto un altra lezione col maestro, che mi ha corretto subito questo "gancio" e ho ripreso ad effettuare il classico movimento con finale dietro la spalla.
Da quel giorno non sono piu' riuscito a fare un diritto efficace, anche cercando di riprendere il mio gancio,sono un po' confuso, ho perso sicurezza su ogni colpo che non so mai come colpire, se gioco piano ok ma appena spingo, la palla va sempre lunga.

descriptionPerdere il diritto - Pagina 2 EmptyRe: Perdere il diritto

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Mi riallaccio a quanto gia scritto in passato per fare due considerazioni
Mettiamo in chiaro alcune cose.
Il tennis é un sport di autocorrezione. E come tale vá affrontato.
Ma nessuno di noi conosce la tecnica prima che si raggiunga l'impossibile perfezione, né si é uno specchio di se stessi.
Appurato questo, la tecnica la conosce il maestro (vero) di tennis, che ci deve dare i rudimenti necessari per applicarla.
Il tennis é sport spaventosamente tecnico, fatto di mille e mille particolari che vanno applicati, per cui il maestro "é sempre necessario".
Ma ancor piú necessario é che si sperimenti e si meccanizzi su noi stessi la tecnica insegnataci.
E stá a noi giocando e allenandosi meccanizzare, sperimentare, applicare ció che ci viene insegnato.
Questo vuol dire che non é il maestro che ci fa buon giocatore, ma é il maestro che corregge e indica il percorso che dobbiamo fare.
Quanto serve un maestro ?
Esclusi i primi passi dove per forza o quasi deve essere presente, il maestro é necessario ogni volta che questo percorso cambia rotta, che ci si accorge, o lui si accorge che stiamo meccanizzando qualcosa di errato. Serve ogni volta che la resa dei nostri colpi subisce un calo, é lo specchio che conoscendo la tecnica capisce dove stá l'errore, capisce cosa ci manca e dove dobbiamo lavorare per migliorarci.
Ma siamo noi, e senza di lui che dobbiamo applicare le sue indicazioni. E lo si fa sentendo il colpo, provando e riprovando finché il risultato che il maestro ci chiede é ottenuto.
Ma non é continuando a ripeterci le stesse identiche cose due o tre volte a settimana che si migliora.
Per cui quanto é necessario un maestro in termini di tempo ?
Non esiste una regola fissa, ma é sempre necessario come presenza "spirituale", come regola da applicare, come guru della nostra autocorrezione.
Possono passare mesi e mesi senza la sua presenza o anche anni, o sono necessari solo pochi giorni a mó di verifica, o se si é nella fase dell'incasinamento bisogna andarci per mesi piú volte possibile per capire l'errore e impostare la correzione.
Ma l'esistenza di un istruttore deve accompagnare tutta la carriera tennistica di un giocatore che mira a un livello per lo meno di "buon tennista".
A livello agonistico questo bisogno é ancor piú necessario e qui si, intervine il "capire anche mentalmente un giocatore", perché per ottenere la sua resa massima, ed é quello che in agonismo si chiede, intervengono anche fattori extratecnici nel completamento del giocatore agonista.
Ma qui andiamo oltre il classico maestro, iniziamo a parlare di trainer o coach, ovvero di qualcuno che ai tuoi risultati sportivi prende parte e partecipa tanto quanto te.
Ad ex. io attualmente non passano 15 giorni senza che chieda al migliore dei miei allievi una valutazione sul mio gioco e non scambi con lui pareri tecnici sui miei colpi e Co., perché ?
Perché piú un errore viene meccanizzato, e piú difficile sará toglierlo, al primo insorgere, e me ne accorgo io stesso in una mancanza di rendimento o lui osservandomi.
Stará poi a me autocorreggere sentendo i colpi mentre gioco.
Ci sono altre forme per imparare ? Si direi di si. Avete mai notato ad ex. solo guardando del bel tennis alla televisione o osservando due bravi giocatori, soprattutto se siamo dei principianti, quanto poi noi riusciamo meglio a giocare ?
Si il tennis é anche imitazione, una sorta di memoria visiva che insegna, e non é raro vedere ottimi giocatori totalmente autodidatti, ma non é proprio il sistema migliore, a volte puó essere redditizio, e comunque non oltre un certo limite, poi ben difficilmente si migliora. Il pericolo maggiore é che si instaurino errori radicali che diventano importanti.

descriptionPerdere il diritto - Pagina 2 EmptyRe: Perdere il diritto

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Vorrei solo aggiungere due piccole considerazioni a questo bel post del saggio Satrapo.
A volte cambiare un gesto che si considera un po fuori dai canoni,ma che risulta alla fin fin fine efficace,e' molto difficile,nel senso che vedo che e' efficace ma non so in un futuro dove ti portera' questo dritto,poi dipendendo da ,se, continuerai a giocare in cortile o vorrai fare sul serio,si cerchera' di prendere una decisone insieme che sia la piu saggia possibile.Probabilmente se avessero cambiato il gesto a Brugera non sarebbe arrivato dove',ma resta il fatto che magari con un rovescio piu cattivo sarebbe potuto andare piu avanti,ma questo nessuno lo potra mai sapere.IL gesto che fa Nadal non 'e che sia una sua invenzione e' un gesto che si faceva gia molti anni fa,solo che lo si faceva nei recuperi ,e non sistematicamente,adesso non parliamo del suo dritto in generale ma di quel colpo che fa quando e sotto pressione il famoso gancio,un maestro se ti vede colppire sempre cosi e' chiaro che ti dica ,ma forse e megio che cambiamo qualcosa, perche' vede e sa che e' un colpo che se giocato di base non ti portera' da nessuna parte,almeno che tu non voglia continuare a giocare in cortile.Poi se tu ti fidi delle tue sensazioni continua cosi e non farti problemi,in fondo il tennis e anche un gioco e bisogna prenderlo come tale,io ti auguro di continuare a modo tuo e di avere ragione,ma purtroppo so che se si vuole fare sul serio e giocare un tennis almeno decente,certi gesti sarebbe meglñio evitarli,comunque la scelta e solo e soltanto tua,pensaci bene,ma ono venire poi a lamentarti se dopo due anni a forza di prendere mazzate perche' vuoi migliorare ed il tuo dritto non fa piu i danni che faceva in cortile ......pensaci bene e trai tu le conclusioni che meglio ti si addicono.
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