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Dunlop Biomimetic 400 Tour

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Promemoria primo messaggio :

Provata oggi un'ora col maestro.

La racchetta mi incuriosiva moltissimo, perchè sembra progettata su mie specifiche: piatto 100, peso nuda 310gr, rigidità 68, bilanciamento incordata 31cm, pattern 16x19 con le verticali centrali ravvicinate, profilata ma non troppo.
Dopo aver provato decine di racchette, queste erano le mie specifiche teoriche che andavo cercando.

Era una demo di TWE, incordata come recente consuetudine di TWE con quella schifezza di ruff code. Sicuramente avranno uno stock di ruff code da smaltire, perchè, oltre che regalarle, le montano su tutto ciò che possono. A qualcuno piacerà pure questa corda, ma non a me. Inoltre era anche montata male, in quanto la racchetta ha dei grommets particolari asimmetrici, e le corde non passavano nella sede prevista dal grommets, ma nei "ponti" tra una sede e l'altra... in pratica il montaggio era sfasato.

Nonostante ciò il feeling è stato subito ottimo, finalmente una racchetta che ha tutto quello che cerco: estrema manegevolezza, ottima potenza, ottimo spin, ottimo comfort, impatto morbido e pieno, peso giusto per me. Non è burrosa come la rebel98, è comunque rigida, ad esempio l'impatto lo sento più morbido rispetto alla pro open, pur essendo nel contempo più potente. Per capire, dopo un'ora ho fatto qualche palleggio con la Tecnifibre T-Flash 315 modello 2012, che al confronto sembrava decisamente metallica.

Potenza controllata, si potrebbe definire, si può dosare con progressività e la risposta resta prevedibile. Tempo di adattamento: zero.

Dritto in top e rovescio in bimane ok. Non ho potuto testare servizio e colpi di volo. Nei prossimi giorni farò una prova più completa in partita.

Il manico è molto lungo, per agevolare il rovescio bimane. La misura era 3 ma sembra 2 e mezzo, il che per me, con l'overgrip, è perfetto. L'unica nota negativa finora il grip, dunlop gecko-tac, che, a dispetto del nome, scivola molto.

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In termini di spinta propria (ovvero di restituzione di energia) senza ombra di dubbio.
Ovvio che ciò vale solo in caso di colpi quasi totalmente piatti...ragionando però in termini di "peso" della palla, ovvero quanto la stessa viene avvertita in fase di ricezione, altrettanto ovvio che la somma di rotazione+velocità della LXN che ha un accesso allo spin molto superiore a quello della corda francese la rende molto più "cattiva"...

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Eiffel59 ha scritto:
In termini di spinta propria (ovvero di restituzione di energia) senza ombra di dubbio.
Ovvio che ciò vale solo in caso di colpi quasi totalmente piatti...ragionando però in termini di "peso" della palla, ovvero quanto la stessa viene avvertita in fase di ricezione, altrettanto ovvio che la somma di rotazione+velocità della LXN che ha un accesso allo spin molto superiore a quello della corda francese la rende molto più "cattiva"...



alla fine anche se in maniera molto più precisa e con i termini più corretti è simile a quello che ho detto io: rip control (multifilo), ottime senzazioni a 360 gradi (anche in termini di velocità di palla) ma palla poco "pesante" che non mette in particolare difficoltà l'avversario (se non angolando in maniera esasperata); monofilo ruvido senzazioni simili (ma penalizzati sensibilità e tocco in una racchettà che per via del peso in testa non eccelle in questo senso) e palla più impegnativa per l'avversiario.
Nel mio caso stiamo parlando di un tennis a livello dilettantistico (gioco più o meno alla pari con alcuni 4.4-4.5, con la maggior parte dei 4.2-4.1 non c'è partita a vantaggio loro), quindi movimenti lenti (swing basso) e timing sulla palla ritardato (poco anticipo).
Non concordo sulla poca spinta (o meglio "peso" della palla) della racchetta, magari lo è nei confronti di una pure drive ma delle dunlop bio è quella più orientata in questo senso.
p.s. stiamo parlando della bio 500 tour (anche se il titolo della discussione è un altro).

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ok grazie a tutti per le informazione che fanno sempre bene da sapere.. a proposito eiffel a breve montero sulla dunlop 500 tour le doublear 25 che mi hai dato tu e ti faro sapere...
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