ciao a tutti. Posto qui una descrizione delle 4 generazioni di poliesteri attualmente presenti sul mercato, presa ovviamente da un altro post in cui discutevo d'altro con Eiffel (e chi, se no?).
" -mono di prima generazione: monofili monomateriale, prevalentemente poliestere o poliammide, senza leganti particolari. Esempi classici Kirschbaum SuperSmash e Babolat Tour Duralast (poly) e Babolat Tour Prospeed (nylon). Buona resa nel brevissimo termine, tenuta di tensione scarsa, tendenza al movimento dopo poche ore
-mono di seconda generazione: aggiunta di leganti metallici e/o aramidici e di poliesteri/poliammidi di diversa densità, da cui il nome "copoly": tra i più noti, LXN BBAlu ed Original, Babolat pro Hurricane, Kirschbaum Touch turbo, Pacific Poly Force. Tenuta migliorata (ma non eccelsa), maggior reattività, minor movimento delle corde, maggior trasferimento di energia alla palla.
-mono di terza generazione: aggiunta di materiali ammortizzanti (gel, plasma, gomme sintetiche) anche se in maniera "semplicistica" (normalmente una guaina sul nucleo base) e trattamenti termici diversificati. Eventuale sagomatura/torcitura della superficie esterna per aumentare la capacità di spin. Signum pro poly plasma (in tutte le sue varianti) e la "figlia " Tornado/Hyperion, Babolat PHT/RPM, Gamma ZO Tour, MSV Focus, TF Black Code/RedCode sono tutte corde pluripremiate di questa generazione. Ad ogni trattamento corrisponde una specifica diversa, per cui è più difficile generalizzare su pregi e (minori) difetti...
-mono di quarta generazione: impiego di materiali innovativi come ionomeri, etilene, propilene, olefine ed altri inerti, soli o combinati con copoliestere o copoliammide, tendono a limare le differenze tra le corde precedenti ed i più performanti, ma delicati, multi di fascia alta. L'aggiunta ulteriore di materiali ammortizzanti le rende al tempo stesso abbastanza reattive, confortevoli, durature; c'è ancora da migliorare alcuni aspetti, ma il domani del mono è orientato "lì".
Regina incontrastata è la isospeed, al punto da fabbricare per conto terzi o vendere il brevetto ad altri marchi. Il vantaggio principale di queste tecnologie è il potere fare una corda letteralmente "su misura" a seconda delle diverse richieste..."
Ecco, cosi quando si parla di monofili e via dicendo possiamo partire da un punto fermo, cioé la generazione di appartenenza e avere già una prima indicazione di che cosa ci puó offrire quella corda.
" -mono di prima generazione: monofili monomateriale, prevalentemente poliestere o poliammide, senza leganti particolari. Esempi classici Kirschbaum SuperSmash e Babolat Tour Duralast (poly) e Babolat Tour Prospeed (nylon). Buona resa nel brevissimo termine, tenuta di tensione scarsa, tendenza al movimento dopo poche ore
-mono di seconda generazione: aggiunta di leganti metallici e/o aramidici e di poliesteri/poliammidi di diversa densità, da cui il nome "copoly": tra i più noti, LXN BBAlu ed Original, Babolat pro Hurricane, Kirschbaum Touch turbo, Pacific Poly Force. Tenuta migliorata (ma non eccelsa), maggior reattività, minor movimento delle corde, maggior trasferimento di energia alla palla.
-mono di terza generazione: aggiunta di materiali ammortizzanti (gel, plasma, gomme sintetiche) anche se in maniera "semplicistica" (normalmente una guaina sul nucleo base) e trattamenti termici diversificati. Eventuale sagomatura/torcitura della superficie esterna per aumentare la capacità di spin. Signum pro poly plasma (in tutte le sue varianti) e la "figlia " Tornado/Hyperion, Babolat PHT/RPM, Gamma ZO Tour, MSV Focus, TF Black Code/RedCode sono tutte corde pluripremiate di questa generazione. Ad ogni trattamento corrisponde una specifica diversa, per cui è più difficile generalizzare su pregi e (minori) difetti...
-mono di quarta generazione: impiego di materiali innovativi come ionomeri, etilene, propilene, olefine ed altri inerti, soli o combinati con copoliestere o copoliammide, tendono a limare le differenze tra le corde precedenti ed i più performanti, ma delicati, multi di fascia alta. L'aggiunta ulteriore di materiali ammortizzanti le rende al tempo stesso abbastanza reattive, confortevoli, durature; c'è ancora da migliorare alcuni aspetti, ma il domani del mono è orientato "lì".
Regina incontrastata è la isospeed, al punto da fabbricare per conto terzi o vendere il brevetto ad altri marchi. Il vantaggio principale di queste tecnologie è il potere fare una corda letteralmente "su misura" a seconda delle diverse richieste..."
Ecco, cosi quando si parla di monofili e via dicendo possiamo partire da un punto fermo, cioé la generazione di appartenenza e avere già una prima indicazione di che cosa ci puó offrire quella corda.