Spero di fare cosa utile pubblicando questo vademecum che può fornire un idea di quale tipologia di telaio sia la più adatta per il nostro gioco. Penso che questa guida possa essere particolarmente utile ai nuovi utenti che potranno immediatamente farsi un'idea di quello che sarà il proprio attrezzo ideale. Ovviamente il tutto è ampiamente opinabile e rivedibile.
La prima regola è quella di giocare col telaio più pesante che il nostro braccio riesce a manovrare con continuità, grazie anche alla nostra tecnica, senza subire alcun tipo di trauma e senza stancarlo eccessivamente. Ho già fatto questo esempio altre volte: chiediamo alla figlia di Fantozzi (30 kg. vestita) di piantare un chiodo avendo a disposizione un martello da mezzo chilo ed uno da 3 kg. Col primo, pian piano riuscirà nell'intento, col secondo invece non potrà farlo perchè anche se riuscisse a sollevarlo non avrebbe la coordinazione necessaria per eseguire l'operazione. Facciamo lo stesso test con l'Incredibile Hulk. Col martello da mezzo chilo dovrà usare parecchia della sua forza, mentre con quello da 3 chili non farebbe alcuno sforzo, riuscendo a manovrarlo senza problemi sfruttando il maggior peso del martello. Penso di aver reso l'idea.
Fatta questa premessa, dividerei i giocatori di tennis in 3 categorie: principianti, amatori e agonisti, e per ognuna di queste tipologie vediamo di capire quale può essere, in linea di massima, il telaio più adatto.
Principiante: chi inizia deve ricercare soprattutto maneggevolezza, perchè l'intento prncipale è quello di migliorare il proprio tennis e per farlo abbiamo bisogno di un telaio che sia facilmente manovrabile. Non ci interessa avere subito potenza o controllo, ma dobbiamo arrivarci pian piano migliorando progressivamente il nostro gesto tecnico. Sul mercato si trovano telai ultraleggeri (250/270 grammi) adatti alle signorine di primo pelo o ai vecchietti di ultimissimo pelo. Se non apparteniamo a queste 2 categorie, andremo alla ricerca di un telaio intorno ai 280/290 grammi, rigidità medio bassa (60/63), bilanciamento intorno ai 32 cm. Con un telaio del genere non avremo problemi di manovrabilità e potremo assecondare il nostro maestro in quelle che saranno le sue indicazioni.
Amatore: è il tennista che ha già raggiunto un discreto livello di gioco, non ha più ampi margini di miglioramento e gioca soprattutto per divertirsi. La sua tecnica gli permette di usare telai già un pelo più impegnativi e dalla sua racchetta ricerca facilità ma anche soddisfazione. L'amatore è in grado di manovrare telai tra i 300/310 grammi, rigidità media (63/65), bilanciamento un pelo più spostato verso la testa (33 cm.) Maggior rigidità e peso in avanti gli garantiranno quella spinta che il telaio per principiante non è in grado di esprimere.
Agonista: per questa tipologia di giocatore è importante individuare il nostro tipo di gioco. Chi ama il gioco classico (old style) andrà alla ricerca di un telaio piuttosto pesante, con profilo basso e rigidità non elevata. Ricerca soprattutto sensibilità e controllo e saprà sfruttare al meglio il peso della sua racchetta, che potrà andare dai 315 ai 330 grammi ed oltre, a seconda delle proprie possibilità fisiche e tecniche.
Il giocatore moderno, che usa molto il top ed ha un gioco basato sulla spinta da fondo campo, cercherà un telaio non troppo pesante perchè richiede il massimo dalla propria velocità di esecuzione, ed avrà bisogno di rigidità elevata che andrà a compensare la mancanza di grammi. La sua racchetta avrà quindi anche un profilo più alto e il bilanciamento sarà sempre spostato qualche centimetro verso la testa della racchetta.
Queste indicazioni serviranno semplicemente a farci un'idea di quale sarà il telaio che dovremo andare a ricercare, con le dovute ovvie eccezioni. L'amatore che pesa 100 kg., circonferenza del braccio pari a quella della mia gamba, non avrà problemi a giocare con telai di un certo peso, e l'agonista che saprà toppare alla grande con telai da 360 grammi...beh, beato lui che ci riesce.
La prima regola è quella di giocare col telaio più pesante che il nostro braccio riesce a manovrare con continuità, grazie anche alla nostra tecnica, senza subire alcun tipo di trauma e senza stancarlo eccessivamente. Ho già fatto questo esempio altre volte: chiediamo alla figlia di Fantozzi (30 kg. vestita) di piantare un chiodo avendo a disposizione un martello da mezzo chilo ed uno da 3 kg. Col primo, pian piano riuscirà nell'intento, col secondo invece non potrà farlo perchè anche se riuscisse a sollevarlo non avrebbe la coordinazione necessaria per eseguire l'operazione. Facciamo lo stesso test con l'Incredibile Hulk. Col martello da mezzo chilo dovrà usare parecchia della sua forza, mentre con quello da 3 chili non farebbe alcuno sforzo, riuscendo a manovrarlo senza problemi sfruttando il maggior peso del martello. Penso di aver reso l'idea.
Fatta questa premessa, dividerei i giocatori di tennis in 3 categorie: principianti, amatori e agonisti, e per ognuna di queste tipologie vediamo di capire quale può essere, in linea di massima, il telaio più adatto.
Principiante: chi inizia deve ricercare soprattutto maneggevolezza, perchè l'intento prncipale è quello di migliorare il proprio tennis e per farlo abbiamo bisogno di un telaio che sia facilmente manovrabile. Non ci interessa avere subito potenza o controllo, ma dobbiamo arrivarci pian piano migliorando progressivamente il nostro gesto tecnico. Sul mercato si trovano telai ultraleggeri (250/270 grammi) adatti alle signorine di primo pelo o ai vecchietti di ultimissimo pelo. Se non apparteniamo a queste 2 categorie, andremo alla ricerca di un telaio intorno ai 280/290 grammi, rigidità medio bassa (60/63), bilanciamento intorno ai 32 cm. Con un telaio del genere non avremo problemi di manovrabilità e potremo assecondare il nostro maestro in quelle che saranno le sue indicazioni.
Amatore: è il tennista che ha già raggiunto un discreto livello di gioco, non ha più ampi margini di miglioramento e gioca soprattutto per divertirsi. La sua tecnica gli permette di usare telai già un pelo più impegnativi e dalla sua racchetta ricerca facilità ma anche soddisfazione. L'amatore è in grado di manovrare telai tra i 300/310 grammi, rigidità media (63/65), bilanciamento un pelo più spostato verso la testa (33 cm.) Maggior rigidità e peso in avanti gli garantiranno quella spinta che il telaio per principiante non è in grado di esprimere.
Agonista: per questa tipologia di giocatore è importante individuare il nostro tipo di gioco. Chi ama il gioco classico (old style) andrà alla ricerca di un telaio piuttosto pesante, con profilo basso e rigidità non elevata. Ricerca soprattutto sensibilità e controllo e saprà sfruttare al meglio il peso della sua racchetta, che potrà andare dai 315 ai 330 grammi ed oltre, a seconda delle proprie possibilità fisiche e tecniche.
Il giocatore moderno, che usa molto il top ed ha un gioco basato sulla spinta da fondo campo, cercherà un telaio non troppo pesante perchè richiede il massimo dalla propria velocità di esecuzione, ed avrà bisogno di rigidità elevata che andrà a compensare la mancanza di grammi. La sua racchetta avrà quindi anche un profilo più alto e il bilanciamento sarà sempre spostato qualche centimetro verso la testa della racchetta.
Queste indicazioni serviranno semplicemente a farci un'idea di quale sarà il telaio che dovremo andare a ricercare, con le dovute ovvie eccezioni. L'amatore che pesa 100 kg., circonferenza del braccio pari a quella della mia gamba, non avrà problemi a giocare con telai di un certo peso, e l'agonista che saprà toppare alla grande con telai da 360 grammi...beh, beato lui che ci riesce.