Groucho ha scritto: Mi sento decisamente poco competitivo
.
Mi ritengo soddisfatto quando conquisto un 15 giocando un rovescio tagliato subito seguito a rete e volée vincente
. Per quanto riguarda il discorso che state sviluppando, sono d'accordo con
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non sono sicuro che sia solo una questione di competitività, ossia di voler vincere sempre e comunque. certo, tutti giochiamo per vincere, mentitore chi dice il contrario.
però, come dicono gli esperti (guru, santoni, pugili...
), non dobbiamo concentrarci troppo sul risultato di per sè, che questo dipende soprattutto dai valori in campo che sono frutto di un allenamento a monte; quanto dello sviluppo del proprio tennis, che deve maturare e che, maturando, NATURALMENTE ti farà conseguire le vittorie che il tuo tennis in quel momento merita.
quante volte mi è capitato di rispondere a dei passanti tesi con delle stop volley strappa-applausi? quante ho fatto ace, oppure ho passato in corsa? eppure il colpo in sè mi ha dato soddisfazione lì per lì, ma è scomparso dalla mia memoria quando mi sono reso conto che dopo ognuna di queste perle c'è stata una steccata di rovescio che non mi ha fatto superare la rete.
mi rendo conto sempre di più, ad ogni partita che faccio, ad ogni torneo cui partecipo, nella mia scarsissima esperienza, che ogni partita è una lotta - almeno per me - contro se stessi, contro i propri errori, con lo scopo di sviluppare il miglior tennis che l'allenamento degli ultimi mesi ci permette.
e quindi, e qui mi ripeto, se SO che ho giocato il mio miglior tennis, senza errori gratuiti e con gli schemi giusti al momento giusto, sono contento, anche se il mio avversario mi ha massacrato perchè più allenato di me.