Mi prenderete per pazzo, ma facendo un'analisi delle mie prestazioni sportive negli ultimi anni, mi sono accorto che da quando ho smesso di fumare il livello del mio gioco è andando sempre più in calando. Il colpo di grazia l'ho avuto a luglio dello scorso anno, con una fuoriuscita di un'ernia discale, dalla quale non mi sono mai ripreso veramente. Ma già negli ultimi 3 anni qualcosa stava cambiando.
Faccio un'indispensabile premessa. Ho iniziato a fumare a 25 anni, ed ho smesso a 45. Ero un fumatore moderato, perchè il mio consumo si aggirava sulle 8/10 sigarette al giorno. Ricordo che prima di un match di torneo sentivo il bisogno di fumare una sigaretta, e questo mi creava una sorta di rilassamento che mi faceva scendere in campo più tranquillo.
Ci pensavo questa mattina, e spulciando in rete ho scoperto che la nicotina può stimolare l'attenzione, ed è anche utilizzata per curare alcune malattie neurologiche. Attenzione però, il fumo di per sè fa sempre male allo sportivo, ma la nicotina in sè sembrerebbe di no. Insomma, quando fumavo c'erano momenti nella giornata in cui sentivo proprio il bisogno di aprire il pacchetto. Ad esempio, magari dopo una semplice discussione con mia moglie, una sigaretta mi calmava e mi faceva sentire meglio.
Vorrei sapere se qualcuno ha avuto la stessa esperienza, o se c'è chi ne sa qualcosa in più.
Occhio però che è sicuro che fumare un pacchetto al giorno può solo causare dei danni, ma qualche sigaretta al momento giusto, o magari una semplice pastiglia alla nicotina, sicuro che non porti benefici?
In rete ho trovato questo:
Qual è il ruolo di questa sostanza e come agisce sull’organismo?
La nicotina, mi permetto di dire, è la droga perfetta: riduce lo stress, rilassa, dà piacere ed inoltre è spesso associata ad esperienze positive. A differenza delle altre droghe, non induce evidenti effetti da intossicazione e la sua assunzione tramite il fumo di tabacco è carica di gestualità e ritualità piacevoli. La sigaretta permette di avere un rapidissimo assorbimento di nicotina nel cervello, dove questa esercita le sue azioni psicoattive. Anche lo sportivo trae beneficio da questi effetti, senza che ne percepisca alcun apparente disturbo.
L’atleta fumatore, portando il proprio corpo al limite delle sue potenzialità psicofisiche, potrebbe avere maggiori danni causati dall’utilizzo di nicotina?
Questo non lo sappiamo ancora. Lo sportivo fumatore non viene attualmente considerato un soggetto a rischio ed è invece assimilato ad altre categorie della popolazione. Questo è un problema che potrebbe portare a sottostimare l’impatto negativo sulla sua salute. Per altro, c’è da considerare che la nicotina stessa, che come detto non ha effetti particolarmente negativi sul fisico, essendo dotata di attività sul cervello potrebbe interferire con il controllo che quest’organo esercita sul movimento. Presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona, stiamo collaborando con la collega Paola Cesari nello studiare la performance psicomotoria di giocatori di basket fumatori durante l’astinenza.
Le ricerche hanno dimostrato che l’impiego di nicotina può migliorare o peggiorare la prestazione sportiva? In che modo?
Lo studio degli effetti della nicotina sulla sfera dell’attenzione e dei tempi di reazione è il nostro principale interesse scientifico, applicativo ed educazionale. I nostri dati comunicano direttamente allo sportivo in modo tangibile che essere tabagista può peggiorare la sua prestazione in campo. Ma, attenzione, distinguiamo gli effetti dell’essere dipendenti dalla sigaretta (tabagismo) dagli effetti della nicotina per se. La nicotina potrebbe addirittura migliorare la performance: i dati psicometrici sono limitati, ma in alcuni sport esiste un largo uso di nicotina ‘non fumata’.
Faccio un'indispensabile premessa. Ho iniziato a fumare a 25 anni, ed ho smesso a 45. Ero un fumatore moderato, perchè il mio consumo si aggirava sulle 8/10 sigarette al giorno. Ricordo che prima di un match di torneo sentivo il bisogno di fumare una sigaretta, e questo mi creava una sorta di rilassamento che mi faceva scendere in campo più tranquillo.
Ci pensavo questa mattina, e spulciando in rete ho scoperto che la nicotina può stimolare l'attenzione, ed è anche utilizzata per curare alcune malattie neurologiche. Attenzione però, il fumo di per sè fa sempre male allo sportivo, ma la nicotina in sè sembrerebbe di no. Insomma, quando fumavo c'erano momenti nella giornata in cui sentivo proprio il bisogno di aprire il pacchetto. Ad esempio, magari dopo una semplice discussione con mia moglie, una sigaretta mi calmava e mi faceva sentire meglio.
Vorrei sapere se qualcuno ha avuto la stessa esperienza, o se c'è chi ne sa qualcosa in più.
Occhio però che è sicuro che fumare un pacchetto al giorno può solo causare dei danni, ma qualche sigaretta al momento giusto, o magari una semplice pastiglia alla nicotina, sicuro che non porti benefici?
In rete ho trovato questo:
Qual è il ruolo di questa sostanza e come agisce sull’organismo?
La nicotina, mi permetto di dire, è la droga perfetta: riduce lo stress, rilassa, dà piacere ed inoltre è spesso associata ad esperienze positive. A differenza delle altre droghe, non induce evidenti effetti da intossicazione e la sua assunzione tramite il fumo di tabacco è carica di gestualità e ritualità piacevoli. La sigaretta permette di avere un rapidissimo assorbimento di nicotina nel cervello, dove questa esercita le sue azioni psicoattive. Anche lo sportivo trae beneficio da questi effetti, senza che ne percepisca alcun apparente disturbo.
L’atleta fumatore, portando il proprio corpo al limite delle sue potenzialità psicofisiche, potrebbe avere maggiori danni causati dall’utilizzo di nicotina?
Questo non lo sappiamo ancora. Lo sportivo fumatore non viene attualmente considerato un soggetto a rischio ed è invece assimilato ad altre categorie della popolazione. Questo è un problema che potrebbe portare a sottostimare l’impatto negativo sulla sua salute. Per altro, c’è da considerare che la nicotina stessa, che come detto non ha effetti particolarmente negativi sul fisico, essendo dotata di attività sul cervello potrebbe interferire con il controllo che quest’organo esercita sul movimento. Presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona, stiamo collaborando con la collega Paola Cesari nello studiare la performance psicomotoria di giocatori di basket fumatori durante l’astinenza.
Le ricerche hanno dimostrato che l’impiego di nicotina può migliorare o peggiorare la prestazione sportiva? In che modo?
Lo studio degli effetti della nicotina sulla sfera dell’attenzione e dei tempi di reazione è il nostro principale interesse scientifico, applicativo ed educazionale. I nostri dati comunicano direttamente allo sportivo in modo tangibile che essere tabagista può peggiorare la sua prestazione in campo. Ma, attenzione, distinguiamo gli effetti dell’essere dipendenti dalla sigaretta (tabagismo) dagli effetti della nicotina per se. La nicotina potrebbe addirittura migliorare la performance: i dati psicometrici sono limitati, ma in alcuni sport esiste un largo uso di nicotina ‘non fumata’.