Il torneo Atp di Umago ci sta regalando un Fabio Fognini in grande spolvero. Dopo le due settimane non esaltanti a Stoccarda e ad Amburgo il tennista ligure ha finalmente ingranato la marcia ed è volato senza difficoltà ai quarti di finale del torneo croato su terra battuta.
Nel match di ottavi di finale il numero 38 delle classifiche mondiali si è sbarazzato per 6/4 6/1 di Olivier Rochus nonostante un pessimo avvio di gara. Fabio è infatti partito contratto e già al secondo gioco, dopo aver annullato un breakpoint, ha smarrito il servizio scivolando poi sullo 0/3. Da questo momento il giocatore azzurro ha tuttavia dominato la scena e con cinque games di fila, tra i quali due breaks, si è issato agevolmente sul 5/3. Nel decimo gioco Fognini ha mantenuto ai vantaggi la battuta e archiviato la prima frazione in 40 minuti di gioco.
A seguire avvio di seconda partita ottimo per il taggiasco, bravo a procurarsi due interessantissime palle break nel primo gioco. La prima vanificata da un errore di rovescio la seconda da uno straordinario rovescio lungolinea del belga. Il break è arrivato alla terza opportunità. Sull'1-0, complice anche uno sciagurato doppio fallo sul 30/30, Fabio ha però ceduto il servizio, salvo strapparlo nuovamente nel gioco successivo. Decisamente complicato poi il quarto gioco, nel quale l'allievo di Pablo Martin ha dovuto annullare ben quattro breakpoints, dei quali tre consecutivi sullo 0/40, prima di potersi catapultare sul 6/4 3/1. Scampato il pericolo Fognini ha ancora breccato lo sfidante, nel quinto gioco e nel settimo, e portato a casa la sfida al primo matchpoint. Ora per lui il vincente del match tra Potito Starace e Ignacio Chela(1). Per il ligure anche ottima gestione del servizio, utilizzato spesso e volentieri in kick con il quale ha potuto strategicamente mandare il belga a rispondere da fuori dal campo. Unica pecca di giornata: alcune inspiegabili palle corte morte in rete, soprattutto nell'unico game perso nella seconda frazione, e i soliti falli di piede.
Bella prova anche di Andreas Seppi.
Il tennista di Caldaro ha battuto l'ostico terraiolo Diego Junqueira, classe 1980 e numero 101 del ranking Atp, con il punteggio di 7/5 6/1. A dispetto del punteggio, forse eccessivamente severo con l'argentino, l'azzurro ha dovuto sudare e non poco per aggiudicarsi un primo set che pareva compromesso. L'allievo di Massimo Sartori è stato infatti breccato nel primo game, a 30 e dopo essere scivolato sotto per 0/40, a seguito di un brutto doppio fallo. Seppur a fatica e con svariate palle breaks annullate, addirittura tre di fila nel settimo gioco, Junqueira si è poi portato sul 5/4 a servire per il set, prima di crollare. Nel decimo game Seppi ha a sorpresa strappato la battuta a Diego, che è stato anche a due punti dal successo, per poi replicarsi nel dodicesimo gioco. Il sudamericano ha inevitabilmente accusato il colpo e il risultato ha nettamente evidenziato tutto ciò dato che nel secondo set l'avvio di Seppi è stato fulmineo e senza esitazioni lo ha visto portarsi sul 4/0, prima di chiudere 6/1. Adesso per Andreas ci sarà Marin Cilic, che ha impiegato tre set per vincere le resistenze dell'olandese Robin Haase.
Pazzesca la vittoria di Starace che recupera una svantaggio di due break nel set decisivo, prima di chiudere 6-4 4-6 7-5. Il match si apre con un break per parte e con ritmi di tutto rispetto. Potito ci regala un fantastico colpo dietro la schiena prima di portarsi 2-1. Da qui in poi il punteggio segue i servizi fino al decimo game. Bravo Starace ad alzare il livello del gioco nel momento chiave del primo set. Sul 5 a 4 in proprio favore il campano si procura due importantissime palle break che sono anche due set point. Chela sventa l'occasione ma concede una terza palla del set al nostro Starace che porta a casa la prima frazione dopo 44 minuti ed un ottimo gioco espresso. Chela non ha la pazienza necessaria per sostenere lo scambio con il nostro atleta, e pur mostrando una discreta potenza e un buon tocco deve piegarsi e concedere il primo set col punteggio di 6/4. Il secondo set sembra partire bene. Potito si procura una palla break, ma non la sfrutta. E proprio nel mento in cui ci si aspetta il colpo di grazia all'argentino, e' proprio Chela che alza di due categorie il livello del gioco e piazza il break del 2 a 1. La partita e' diventata più intensa. Da un lato Potito non molla e cerca di rientrare, dall'altro Chela tampona i propri turni di servizio in modo attento e preciso, consapevole che tutto dipende dal portare a casa la battuta, a questo punto. 4 a 2 nel secondo in favore dell'argentino. Nonostante un buon Starace dia sempre la sensazione di poter rispondere agevolmente alle prime di Chela, l'argentino giocando aggressivo in qualche modo ce la fa e porta a casa il servizio del 5 a 3. Avrà una chance di servire per il set sul 5 a 4 in proprio favore. Invece di aggredire Starace e' remissivo e concede 2 set point. Il set se ne va al primo dei due sull'ennesima palla corta che non produce l'effetto sperato. Dopo 1 ora e 40 si va al terzo set. Nel terzo e decisivo parziale Potito perde subito il servizio e lascia all’argentino la possibilità di issarsi subito sul 2-0. Il nostro giocatore sembra essere davvero in confusione e così Chela ne approfitta procurandosi nel terzo game l’occasione, subito sfruttata, per salire 3-0. L’unico colpo che sembra ancora funzionare a dovere per il campano è il drop, che lo tiene a galla nei momenti più difficili e che gli consente di recuperare uno dei due break di ritardo. Il quinto è un gioco molto combattuto, ma merito a Starace di aver servito bene nel momento importante per arrivare sul 2-3. Si seguono i servizi fino al 5-4 Chela, ma è qui che succede l’impensabile. L’argentino spreca un match point e, causa un doppio fallo, regala una palla break che Starace sfrutta a dovere. Il campano è salito tantissimo e (complice anche il pubblico) sale 6-5. Nel game successivo Potito sfrutta la scia positiva e chiude la pratica al primo match point per la soddisfazione dei numerosissimi italiani presenti in tribuna. Ai quarti Starace affronterà Fognini in un derby assolutamente imperdibile!
Doppio
Fognini e Bolelli hanno la meglio su Dodig e Veic col punteggio di 6-4 2-6 17-15.
Avanti anche Bracciali in coppia con Gonzalez che superano agevolmente la coppia Ferreiro-Sa in due set, 6-2 6-4.
da PTNews (n.d.r.) Venerdì ricco di azzurro quello andato in scena sui campi dello Studena Croatia Open In campo in contemporanea il derby italiano tra Fognini e Starace e l'incontro tra il croato Cilic e il nostro Seppi.
Derby non bellissimo, i troppi errori hanno condizionato e non poco lo spettacolo. Nel primo set Poto riesce a centrare il break nel quarto game dopo 14 punti complessivi e migliora il proprio tennis fino a portare a casa il primo set con il punteggio di 6-3. Nella seconda frazione ancora poco spettacolo con Fognini abile a centrare il break nel quarto gioco e ad allungare nel sesto. Starace accorcia sul 53 ma cede il set e il match si prolunga al terzo set. Nel set decisivo gli azzurri hanno regalato qualche sprazzo di bel tennis ma il campano ha palesato tutta la stanchezza accumulata nel match di ieri contro l'argentino Chela e ha ceduto il servizio in ben due occasioni consentendo al ligure Fognini di chiudere il match con il punteggio di 36 - 63 - 61 in 1h e 46 minuti di gioco.
Suo avversario in semifinale sarà Martin Cilic, numero 4 del seeding, che ha battuto Seppi in due set con lo score di 61 - 63 in 1h e 11 minuti. Nel primo set, 87% di punti con la prima per il croato che spiegano un risultato così netto, nel secondo set Seppi ha cercato di restare in partita fino al quinto game quando ha ceduto servizio e partita.
Nell'unico precedente tra Fabio e Marin, rispettivamente numero 31 e 28 al mondo, l'ha spuntata l'Azzurro, che si impose nel 2009 sulla terra battuta di Montecarlo con un secco 60 - 62. Si spera che il pubblico di casa non faccia la differenza.
A. Dolgopolov (Ukr) d. J. C. Ferrero (Esp) 64 - 64
da PTNews (n.d.r.)
Fognini non centra l'ingresso in finale. Il ligure è stato sconfitto con un netto 62 - 62 in 1 ora e 13 minuti di gioco dal croato Marin Cilic, numero 4 del tabellone. Nonostante il pronostico fosse dalla parte del padrone di casa, l'unico precedente faceva ben sperare: vittoria di Fognini in due set a Montecarlo nel 2009. Oggi, invece, è stata tutt'altra partita con Fognini molto falloso e con un Cilic superbo al servizio con oltre il 73% di punti vincenti con la prima. Nel primo set, l'azzurro ha tenuto botta fino al quarto game, quando ha ceduto il servizio all'avversario dopo essere stato avanti 40-0. Cilic ha poi bissato il vantaggio nell'ottavo gioco chiudendo il set con il punteggio di 6-2. A nulla è valsa nemmeno la partenza sprint nel secondo set con l'azzurro capace di brekkare Cilic nel primo game e salire sul 2-0. Da questo momento black-out totale e sei punti consecutivi di marca croata e match chiuso.
Colpaccio di Bolelli e Fognini Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno conquistato ad Umago il primo titolo Atp di doppio in coppia grazie alla vittoria ottenuta sui padroni di casa e favoritissimi Marin Cilic and Lovro Zovko. Per gli azzurri un successo sofferto, lottato, portato a casa con le unghie e con i denti al match tiebreak, nel quale dopo una iniziale fase di stallo sono stati proprio i nostri atleti a spiccare il volo e a passare dal 7-7 al 10-7 conclusivo. Tra l'altro Fabio e Simone già nel secondo set sono stati ad un passo dal trionfo, quando sul 5/4 in proprio favore si sono issati sul 15/40, servizio Cilic, vanificando tre palle match consecutive, seppure in risposta. A fine gara Fognini ha dichiarato: "Nel match tiebreak abbiamo giocato in modo incredibile! Soprattutto sull'8 a 7 Simone ha fatto un passante vincente pazzesco. Poi io ho chiuso con una bella vollèe e abbiamo portato a casa il nostro primo titolo insieme." Se per Fabio questo successo allo Studena Open è anche il primo titolo Atp in carriera non è così per Simone, già vittorioso in quel di Monaco di Baviera in questa stagione. "Sono molto contento. - ha detto Bolelli - Abbiamo lottato molto e portato a casa ben tre vittorie al match tiebreak. Quest'anno il doppio mi sta regalando molte soddisfazioni, e mi aiuta a migliorare anche nel singolare."
Il torneo Atp di Umago ha regalato ad Alexander Dolgopolov il primo titolo Atp in carriera. Il giocatore di Kiev ha portato a casa la finale in tre lottati set, 6-4 3-6 6-3, su Marin Cilic, numero quattro del seeding.
Avvio fulmineo del giocatore ucraino, abilissimo a concretizzare una palla break su due nel primo game e a portarsi poi comodamente sul 2 a 0 grazie ad un game di battuta magistrale, con addirittura tre aces messi a referto. Senza concedere la benchè minima occasione di rimonta Dolgopolov ha amministrato in scioltezza il vantaggio acquisito e chiuso con un eloquente 6/4 la prima frazione.
Nel secondo set i ruoli si sono invertiti ed è stato Cilic a concedere le briciole con il servizio, e zero breakpoints, prima di riequilibrare le sorti della finalissima grazie al 6/3 conclusivo, frutto di un solo break di distanza.
Esattamente come in avvio di partita anche nella terza frazione è stato Alexander ad avvantaggiarsi per primo nel punteggio e ad issarsi sul 3 a 0, frutto del break ottenuto nel secondo gioco, salvo poi farsi immediatamente rimontare dal tennista di casa. Sul 4/3 l'ucraino ha piazzato la stoccata decisiva, strappando a Cilic la battuta dopo essersi catapultato sullo 0/40. Nel gioco successivo Dolgopolov è poi volato sul 40/0 e senza troppe difficoltà ha fatto suo game, set, match e titolo.