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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


L' Italia pesca l' Ukraina


FED CUP 2012 - First Round  Home_p10


da TWI (n.d.r.)

Si è svolto oggi (nella mattinata italiana) il sorteggio degli accoppiamenti per l'edizione 2012 della Fed Cup.

Nel World Group, questi gli accoppiamenti:

Russia-Spagna
Belgio-Serbia
Italia-Ucraina
Germania-Rep.Ceca

L'incontro si disputerà il 4 e 5 Febbraio 2012 in terra italiana, ed ora starà alla Federazione scegliere una sede opportuna.
La vincente incontrerà una tra Germania e Rep. Ceca.
La nazionale di Corrado Barazzuti sarà così opposta all'Ucraina, squadra giovane , che in passato è stata incontrata tre volte (bilancio 3-0 pro Italia).
Nel 1997, al T.C. di Bari, sulla terra, con netto successo (3-0) firmato Lubiani, Silvia Farina e dal doppio Casoni Pizzichini, lasciando alle malcapitate avversaria 13 giochi in 3 match.
Leggermente piiù combattuti gli scontri recenti: ad Olbia nel 2008 finì 3-2, anche se il punto decisivo arrivò con l'ultimo singolare, giocato da Sara Errani contro Ktryna Bondarenko.
In terra ucraina (cemento indoor), nel 2010, dopo la sorprendente debacle in apertura della Schiavone contro Alona Bondarenko, le azzurre dilagarono, chiudendo per 4-1 grazie tra l'altro a due belle vittorie di Flavia Pennetta.
L'Ucraina è entrata nel World Group dopo aver battuto prima la Svezia, e poi nei play off l'Australia, entrambe col punteggio di 3-2. Nel ranking, dominato dall'Italia, la nazionale dell'est occupa l'ottava posizione.
Nella gara di Aprile, disputata a Melbourne, la squadra di capitan Igor Dernovski era composta da Lesia Tsurenko (numero 126), Olga Savchuk (133), Yuliya Beygelzimer (158) e Viktoria Kutuzova (810). La sensazione è che per l'incontro con le azzurre possano rientrare in squadra le due sorelle Bondarenko (Alona e Katryna), che nell'ultimo periodo stanno dando qualche segnale di risveglio dopo delle annate non troppo positive.
Inutile girarci intorno, la squadra azzurra parte nettamente favorita, e sarebbe una sorpresa piuttosto clamorosa non ritrovarla in semifinale: abbiamo forse pescata l'avversaria migliore che potesse capitarci.


Ultima modifica di errex il Mer 8 Feb 2012 - 16:04 - modificato 1 volta.

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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


Italia vs Ucraina


La rincorsa alla Fed Cup è iniziata.
All’appuntamento con i quarti di finale tra Italia e Ucraina in programma al Lauretana Forum di Biella il 4 e 5 febbraio 2012 mancano ancora 3 mesi, ma da ieri è possibile acquistare on line i tagliandi su TicketOne e BestUnion.
Il palazzetto di Biella è stato diviso in tre livelli: il primo è messo in vendita a 40 euro (pacchetto comprensivo di tutti e 5 i match, 2 sabato 4 e 3 domenica 5 febbraio); il 2° a 20 euro, mentre circa 1500 posti saranno a disposizione soprattutto dei ragazzi e venduto a soli 5 euro. Chi acquisterà i biglietti entro il 31 dicembre potrà inoltre usufruire di uno sconto del 10% sull’acquisto dei tagliandi di primo e secondo livello.
Maggiori informazioni si possono avere nei punti vendita dei biglietti dislocati nel negozio Robe di Kappa presso il centro commerciale gli “Orsi” e al circolo i Faggi in via Ramella Germanin.
L’organizzazione ha inoltre concluso un rapporto di collaborazione con la Fit regionale per una massiccia opera di divulgazione del match di Fed Cup da effettuarsi in tutti i circoli di Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta.
LT.it (n.d.r.)

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Italia vs Ucraina

Biella, 4 - 5 febbraio 2012
Indoor
Terra rossa


Nessuna sorpresa sulle convocazioni di Capitan Barazzutti:

Sara Errani
Flavia Pennetta
Francesca Schiavone
Roberta Vinci

Igor Dernovskyi, Capitano Ucraino ha invece convocato:

Yulita Beygelzimer
Kateryna Bondarenko
Olga Savchuk
Lesia Tsurenko

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Italia vs Ucraina


Sabato 4 febbraio

S. Errani vs K. Bondarenko
F. Schiavone vs L. Tsurenko

Domenica 5 febbraio

F. Schiavone vs K. Bondarenko
S. Errani vs L. Tsurenko

Errani-Vinci vs Beygelzimer-Savchuk

Russia vs Spagna
Mosca - cemento - indoor


M. Sharapova v S. Soler-Espinosa
S. Kuznetsova v C. Suarez Navarro
M. Sharapova v C. Suarez Navarro
S. Kuznetsova v S. Soler-Espinosa
E. MAKAROVA / N. PETROVA v N. LLAGOSTERA VIVES / A. PARRA-SANTONJA

Belgio vs Serbia
Charleroi - cemento - indoor

K. Flipkens v J. Jankovic
Y. Wickmayer v B. Jovanovski
Y. Wickmayer v J. Jankovic
K. Flipkens v B. Jovanovki
T. HENDLER A. / VAN UYTVANCK v J. JANKOVIC / A. KRUNIC

Germania vs Rep. Ceca
Stoccarda - cemento - indoor

S. Lisicki v I. Benesova
J. Goerges v P. Kvitova
S. Lisicki v P. Kvitova
J. Goerges v I. Benesova
R5A. GROENEFELD / A. KERBER v L. HRADECKA / B. ZAHLAVOVA STRYCOVA

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Italia vs Ucraina

1 - 1

S. Errani d. K. Bondarenko 62 - 63


FED CUP 2012 - First Round  Errani13
(photo by Fed Cup off site)

Nel primo match della sfida Italia-Ucraina, valevole per i quarti di finale della Fed Cup 2012, Sara Errani liquida in due rapidi set Kateryna Bondarenko e regala alle azzurre il primo punto. Prosegue, dunque, il momento d’oro di “Sarita” che, reduce dalla splendida cavalcata agli Australian Open, ha rispettato i favori del pronostico dominando la sua avversaria dal primo all’ultimo scambio. Partita mai in discussione e chiusa in appena un’ora e quattordici minuti. Da sottolineare che la Errani, preferita in singolare alla Pennetta, non ha mai concesso palle break nel corso dell’incontro.
Primo set. Dopo una breve cerimonia d’apertura di fronte ad una bella cornice di pubblico, Errani e Bondarenko hanno aperto le danze alle 15:09. L’inizio del match è subito in discesa per l’azzurra, che nel game d’apertura risale da 40-15 e ottiene il break grazie ad un passante di dritto. Il leitmotiv è presto palese: la Bondarenko, dotata di colpi abbastanza piatti, prova a “fare la partita” mentre la Errani – alle prese con il cambio di superficie e di temperatura – tenta di “sporcare” lo scambio con traiettorie alte e rovesci in back. Sono queste armi che consentono all’azzurra di prendere campo e poi chiudere – al momento opportuno – con l’accelerazione vincente. Sara ottiene un altro break nel settimo gioco e va a servire per il set sul 5-2: un rovescio lungo della Bondarenko archivia il parziale in 34 minuti (6-2). L’ucraina, giocatrice prettamente da cemento, fatica a sfondare il muro Errani e finisce per andare spesso fuori giri. La romagnola si conferma un osso durissimo: cresciuta al servizio (alterna la botta piatta al kick), caparbia in difesa e prontissima a contrattaccare. Se a questi fattori si aggiunge un’attenzione certosina su ogni singolo punto, il quadro che emerge è quello di una tennista davvero tosta da battere. E non solo per la Bondarenko.
Secondo set. Come nel primo parziale, la Errani ottiene il break anche nel primo game del secondo set. Sara riesce ad aggredire sin da subito la seconda palla dell’avversaria, colpo davvero troppo debole. Fallita una palla break per il 3-0, l’azzurra si trova a gestire un solo piccolissimo momento di difficoltà sul 3-2, quando è brava a risalire da 15-30. La Bondarenko, reduce da un momento poco brillante (ha perso al primo turno contro Vania King a Melbourne), riesce a rimanere quantomeno attaccata al punteggio in questo secondo set, ma il break concesso nel primo game pesa come un macigno. L’ucraina prova a sottrarsi ai topponi di dritto dell’azzurra e inizia a insistere sulla diagonale di rovescio. Ma ogni suo tentativo è vano. E così, sull’ultimo rovescio dell’ucraina finito largo, Sara Errani può finalmente gioire.
Tit (n.d.r.)



L. Tsurenko d. F. Schiavone 61 - 62

Match da dimenticare quello di Francesca, praticamente mai in partita.
Un 1° set senza storia con la Tsurenko, numero 121 del ranking Wta, subito sul 5-0. Nel 2° set l’azzurra ha avuto una fiammata sotto 2-1 quando ha avuto una palla del 2-2, poi però ha ceduto nel finale lasciando via libera alla rivale che ha centrato il secondo break nel settimo game per poi chiudere 62 dopo un’ora e 11 minuti.
Federtennis (n.d.r.)


Rep. Ceca - Germania

2 – 0

I. Benesova d. S. Lisicki 26 – 64 – 62
P. Kvitova d. J. Goerges 36 – 63 – 10/8

Russia - Spagna

2 – 0

S. Kuznetsova d. C. Suarez Navarro 63 – 61
M. Sharapova d. S. Soler Espinosa 62 – 61

Belgio - Serbia

1 - 1

J. Jankovic d. K. Flipkens 75 – 75
Y. Wickmayer d. B. Jovanovski 64 – 64

descriptionFED CUP 2012 - First Round  EmptyFED CUP 2012-Biella

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Ma nessuno ne parla? Qualcuno ieri c'era o ci va oggi? Io faccio il bis Smile

Schiavone giù di tono, per me non sta bene. Ma ha trovato una Tsurenko solida, e se gioca così la vedremo presto tra le prime 20 al mondo.

Brava invece la Errani.

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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


Italia vs Ucraina

3 - 2


FED CUP 2012 - First Round  Davis-16
(photo by fed Cup off site)

F. Schiavone d. K. Bondarenko 67(68) - 75 - 64
E’ una vera e propria impresa quella compiuta da Francesca Schiavone nel terzo incontro della sfida tra Italia e Ucraina. La tennista milanese ha recuperato uno svantaggio di 6-7 1-5 prima di imporsi su Kateryna Bondarenko, regalando all’Italia il punto del 2-1.
Primo set. Avvio sprint della ‘Leonessa’, volata subito sul 2-0, e apparentemente dimenticatasi in fretta della bruciante sconfitta subita per mano di Lesia Tsurenko nella prima giornata. L’ucraina, dopo due games di studio, ha però messo la freccia e si è aggiudicata i successivi quattro giochi, portandosi sul 4-2 in suo favore, e successivamente sul 5-3. Francesca è riuscita a recuperare sul 5-5, e un nuovo break della Bondarenko ha permesso alla numero 91 del mondo di andare a servire per il set una seconda volta. Sprecata anche la seconda occasione, è stato quindi il tie-break a decidere la prima frazione. Il gioco decisivo ha confermato l’altalena di emozioni che ha caratterizzato tutto il primo parziale: una serie di mini-break hanno portato il punteggio sul 6-4 in favore dell’ucraina, che ha poi chiuso per 8-6 al terzo set-point.
Secondo set. Anche nella seconda frazione Kateryna è partita a rilento, subendo l’iniziale break dell’italiana. In questo caso però è stato ancor più veloce il rientro dell’ucraina, che dallo 0-1 ha infilato una serie di cinque giochi consecutivi, ed ha potuto servire per il match sul 5-1 in suo favore. Da quel momento in poi si è oscurata la luce della tennista dell’est Europa: Francesca ha vinto 10 punti consecutivi, riavvicinandosi sul 5-3 e 0-30 sul servizio dell’ucraina. Interrotta la serie di punti persi, la Bondarenko non è riuscita comunque a placare il ritorno dell’italiana, la cui serie di 6 games di fila le ha permesso di portare a casa il set per 7-5.
Terzo set. La terza manche si è aperta finalmente con un turno di battuta tenuto agevolmente dall’ucraina. Francesca ha poi pareggiato i conti, e nel terzo gioco ha trovato un break che sembrava potesse essere decisivo. Ma Kateryna non è rimasta a guardare, ed ha operato immediatamente il contro-break, prima di sorprendere ancora l’azzurra nel sesto gioco, con il break del 4-2 Ucraina. Il settimo game è in questo modo diventato decisivo: entrambe le giocatrici hanno capito che il momento era importante, hanno dato il massimo, ma alla fine è stata Francesca, alla quarta palla-break, ad aggiudicarsi il gioco del 4-3. La Bondarenko, frustrata dalle tantissime occasioni sprecate, non è più riuscita a reagire, e la “nostra” ha portato a casa il match.
T.it (n.d.r.)



L. Tsurenko d. S. Errani 61 – 30 (ritiro - infortunio ginocchio dx)

Se la Schiavone conquista un punto di puro carattere, Sara Errani viceversa si arrende praticamente senza combattere. Lesia Tsurenko, infatti, si conferma l’incubo di questa Italia travolgendo la bolognese e annullando dunque il match-point azzurro. L’ucraina numero 121 del mondo domina la partita aggiudicandosi il primo set 6-1 a scappando 3-0 anche nel secondo parziale, con la Errani costretta al ritiro a causa di un problema a un ginocchio che evidentemente ha condizionato tutto l’andamento del match e che costringe Bazazzutti a rivedere anche i programmi in vista del doppio decisivo, inserendo all’ultimo momento Flavia Pennetta.
Yahoo/eurosport (n.d.r.)


F. Pennetta/R. Vinci d. L. Tsurenko/O. Savchuk 75 – 06 – 61


FED CUP 2012 - First Round  Davis-17
(photo by FC off site)


Non importa come, ma interessa la sostanza. Sembra essere lo slogan di questi due giorni di Fed Cup per l'Italtennis in gonnella. Un match sulla carta (e non) nettamente alla portata per le nostre ragazze si è trasformato in un incontro thriller deciso solamente al doppio decisivo. Un'Italia incerottata, stanca e appannata ma comunque vincente, capace di spegnere le speranze delle combattive atlete dell'Ucraina per 3-2, strappando il pass per l'ennesima semifinale.
Il doppio azzurro vedeva scendere in campo Flavia Pennetta e Roberta Vinci, entrambe non utilizzate nei singolari per motivi diversi: la brindisina per i problemi alla schiena avuti in apertura di stagione non ancora risolti del tutto, la tarantina per uno stato di forma non proprio esaltante. Dall'altra parte Tsurenko, capace di strappare due punti alla nostra compagine, e Savchuk hanno lottato e addirittura conquistato il secondo set con un sonoro bagel, ma il team tutto pugliese alla fine ha prevalso per 7-5 0-6 6-1. Qualche brivido di troppo per una coppia non troppo rodata, ma la nostra Robertina ha saputo prendersi la responsabilità su una Pennetta contratta e fallosa, incapace di tenere il proprio turno di servizio per due set interi, a suon di pregevolissime volee. La Vinci rimane dunque una sorta di amuleto per la nostra nazionale, mai battuta in doppio nella Fed Cup.

L'evolversi del punteggio del primo set vede le nostre ragazze prendere più volte un break di vantaggio: nel gioco d'apertura, sul 2-1 e sul 4-3. Il doppio italiano ha dunque la chance di chiudere col servizio al decimo game ma viene raggiunto sul 5-5. Tuttavia l'ennesimo break consegna una seconda occasione al team azzurro che questa volta, con la Vinci alla battuta, non si fa pregare e chiude sul 7-5.
Ma nel secondo set il vuoto: Pennetta e Vinci perdono completamente ogni schema, le azzurre vengono colte spesso in zone morte del campo, gli errori da fondo fioccano e le avversarie acquistano fiducia. La morale della favola è un pesantissimo 6-0 messo a segno dall'Ucraina in 27 minuti in un'atmosfera surreale.
Per fortuna il terzo set ha un copione opposto. Dopo il primo gioco conquistato dalle Ucraine, si assiste all'assolo azzurro che piazza un parziale di 6 games a 0, archiviando finalmente il passaggio del turno.
TWI (n.d.r.)


Rep. Ceca - Germania

4-1

P. Kvitova d. S. Lisicki 67(27) – 64 – 61
A. Kerber d. L. Hradecka 64 – 64
B. Zahlavova S./ I. Benesova d. A-L- Groenenfeld/J. Goerges 63 – 76(74)

Russia - Spagna

3 - 2

C. Suarez Navarro d. N. Petrova 60 - 63
S. Kuznetsova d. S. Soler Espinosa 62 – 46 – 63
N. Llagostena V./ A. Parra S. d. N. Petrova/S. Kuznetsova 63 - 00


Serbia - Belgio

3 - 2

Y. Wickmayer d. A. Krunic 61 – 60
B. Jovanovski d. K. Flipkens 62 – 64
A. Krunic/B. Jovanovski d. A. Van Uytvanck/Y. Wickmayer 76(72) – 46 – 61


Ultima modifica di errex il Lun 6 Feb 2012 - 14:56 - modificato 1 volta.

descriptionFED CUP 2012 - First Round  EmptyRe: FED CUP 2012 - First Round

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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


FED CUP 2012 - First Round  Interv20


Flavia Pennetta è sorridente, al termine del doppio che ha regalato il passaggio del turno alle azzurre: "Sicuramente non era l'ideale giocare così "a sorpresa", tra l'altro era la mia prima partita dopo l'Australia. In situazioni del genere bisogna però dare sempre il massimo, e per fortuna è andata bene, se si esclude il black out del secondo set. Con Roberta giocavamo assieme da piccoline, poi lei mi ha abbandonato, forse perchè ero troppo scarsa (ride)". Ed eccola la Vinci, che ammette: "All'inizio ero molto tesa, poi pian piano mi sono sciolta, giocando sempre meglio. Merito anche di Flavia, che mi ha tirato su nei momenti peggiori. Cosa mi diceva? Stai tranquilla, non fa niente, continua, continua! Ci ripetevamo sempre le stesse cose". Ragazze, cosa farete questa sera? "Non abbiamo organizzato niente, adesso vediamo, sicuramente festeggeremo in qualche modo".


Francesca Schiavone è stata prontamente intervista da Rita Grande ai microfoni di Rai Sport. Queste le sue parole: " Sinceramente non so come si fa a vincere una partita del genere. Tante cose durante il match sono girate in mio favore. Ad un certo punto giocavo talmente male che potevo soltanto migliorare e non fare peggio e quindi ho cercato di fare qualcosa in più. Sono contenta di essere riuscita a vincere ma se devo essere sincera in campo non ho la giusta confidenza, tatticamente non ho giocato per niente bene, è stata più una lotta di nervi e dovrò allernarmi parecchio per migliorare alcuni aspetti del mio gioco."

Kateryna Bondarenko: " Ho giocato bene per tutta la durata del match ma non ho fatto altrettanto nei finali di set. In quei momenti la tensione sale perchè non sei in un torneo normale ma giochi per il tuo Paese ed è molto più complicato. Anche da questa sconfitta imparerò molte cose, ad esempio che avversarie come la Schiavone non mollano mai perchè è stata una top 10 e in qualsiasi momento può dare la zampata della campionessa."

Queste le parole di Sara Errani, costretta al ritiro ad inizio secondo parziale: "Verso la fine del primo set ho sentito una forte fitta al ginocchio destro. Già in avvio di match non avevo i giusti appoggi, credo l'infortunio sia nato su uno spostamento laterale. Sentivo un alternanze di fitte e dolore, impossibile continuare. Si tratta di una compressione del disco meniscale del ginocchio destro. Domani ho la risonanza magnetica, non aveva senso provare a insistere, potevo procurarmi danni ancora peggiori". Che conseguenze avrà? "Il medico mi rassicura, ma sono un pò preoccupata". Sulla partita: " La Tsurenko ha giocato bene, mi ha sorpreso, colpisce forte e vicino alle righe. Credo meriti di più dell'attuale classifica (è 120, ndr), per quanto fatto vederer ieri contro Francesca e oggi".
TWI (n.d.r.)

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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


sintesi



FED CUP 2012 - First Round  Wg10


FED CUP 2012 - First Round  Wg_ii10
(source: Fed Cup off site)

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FED CUP 2012 - First Round  Fedcup10


Capitano non mi hai convinto


Evitata con un po' di bravura e molta fortuna una sconfitta con l'Ucraina, adesso in vista delle due difficili trasferte nella Repubblica Ceca in Fed e in Davis Cup, bisogna che Barazzutti dimostri di saper valutare meglio che a Biella lo stato di forma dei suoi giocatori/trici per sperare nel miglior risultato possibile.

Siamo stati a un game dalla sconfitta casalinga, per 3-1, con l’Ucraina. Sebbene Francesca Schiavone avesse in Australia, a suo dire, il peggior Slam della sua vita, per aver perso in due set da Romina Oprandi (dichiarazione che certamente Romina, da ex connazionale, avrà molto apprezzato), nessuno si aspettava di ritrovarla a Biella in condizioni così disastrose.

Avrei scritto certamente in condizioni fisiche, tecniche e MENTALI così disastrose… se Francesca avesse perso il secondo set con la tremebonda Katerina Bondarenko 6-1, o anche 6-3. Perché dopo aver fatto 3 games appena con la Tsurenko, certo più brava della sua classifica (n.121), ma non ancora un fenomeno, se ne avesse fatti 7 o 9 con la Bondarenko sarebbe stato giusto scrivere di stato mentale confusionale.

Ma la “Schiavo” che non aveva saputo minimamente reagire contro la Tsurenko, ha invece trovato l’orgoglio per reagire contro la più piccola delle sorelle Bondarenko e alla fine ha portato a casa un incontro che definire compromesso era un eufemismo. Quindi l’aggettivo “mentale” usato sopra lo ripongo.

La Bondarenko l’ha certo aiutata più di quanto non avrebbe fatto la Tsurenko, che ha mostrato maggior personalità, ma resta il fatto che la squadra italiana ha finito per vincere dimostrandosi _ appunto _ più squadra.

Non è facile, infatti, sopperire ad una n.1 giù di forma, fisica e nervosa, ad una n.2 infortunata, ad una n.3 che si fa male, ad una n.4 che forse è la n.3 ma che non stava bene neppur lei, e riuscire a vincere ugualmente.

I tre punti del successo, di cui fra qualche tempo nessuno ricorderà più le angoscie e le difficoltà, sono stati conquistati da tutte e quattro le ragazze. Non si tratta davvero di un exploit esaltante, in fondo si giocava contro la n.121 e la n.89 del mondo, e noi abbiamo attualmente 4 tenniste fra le prime 34, però resta la conferma dell’esistenza di una squadra che senza essere la più forte del mondo (non lo era nemmeno quando ha vinto le 3 Fed Cup, pur valendo una delle prime quattro o cinque) vale un posto fra le migliori proprio perché omogenea, più che discreta nei singolari, eccellente nei doppi potendo in caso di necessità formare più coppie intercambiabili e di ottimo livello.

L’Italia non sarà favorita il 21-22 aprile in Cechia, dove oltre alla n.2 del mondo Kvitova, c’è una squadra abbastanza omogenea anch’essa, con la Benesova battibile nei suoi singolari (anche se ha battuto la Lisicki), e un doppio di buon livello sia che giochino Hradecka-Strykova (più probabilmente), sia Strykova-Benesova. Però non partirà più battuta di come sembrava dovesse essere l’Ucraina a Biella.

La Kvitova che vince soltanto 9-7 al terzo con la Goerges e ancora al terzo con la Lisicki, giocherà da superfavorita i suoi due singolari, però non è ancora una tennista dalla solidità garantita. Eppoi se anche facesse i suoi due punti, sugli altri tre l’Italia giocherà ad armi pari….sempre che le azzurre si presentino stavolta in condizioni dignitose di forma fisica e nervosa.

Mancano più di due mesi e nessuno può prevederlo. Semmai quel che mi preoccupa è che mi è parso proprio che nemmeno Corrado Barazzutti sia in grado di prevederlo, nemmeno standoci a contatto per tutti i giorni della vigilia di un match. Per un capitano dovrebbe essere diverso.

Se Barazzutti si fosse reso conto dello stato in cui versava Francesca l’avrebbe schierata il primo giorno? E anche il secondo, quando _ ribadisco senza nulla togliere ai meriti di Francesca _ alla Bondarenko si dovrebbe fare un monumento e nominarla benefattrice del tennis italiano ad honorem?

A mio avviso lui non ne aveva idea. Ma allora un capitano-coach- allenatore che non si rende conto di come stanno le proprie giocatrici, che garanzie dà? Sperare che la nostra miglior giocatrice possa giocar da par suo, per carità, è una speranza che si basa sulla sua storia, sul suo passato. Ma allora che il capitano si chiami Pinco oppure Pallino è la stessa cosa. Un capitano deve o dovrebbe sapere, più che sperare come fa magari il tifoso.

E questo un po’ preoccupa, in prospettiva, perché francamente non è probabile attendersi che Schiavone, 32 anni il 23 giugno, e Pennetta, 30 anni il 25 febbraio (auguri anticipati!!!), siano in fase ascendente e in costante progresso. Anche se non accusassero acciacchi di sorta, è inevitabile attendersi con il passare del tempo, dei mesi e degli anni, più giornate negative che positive. E allora avremo bisogno di un capitano che in qualche modo le preveda con un po’ di anticipo, evitando a loro stesse e alla squadra passi falsi evitabili.

E’ evidente che se le riserve delle due “regine” fossero proprio scarse allora questa preoccupazione, questo discorso, non avrebbero motivo di venir palesati. Ma Vinci e Errani, senza oggi (e forse neppure domani) avere le punte di rendimento delle migliori giornate di Schiavone e Pennetta, non sono così scarse da dover essere perennemente relegate ad un ruolo di riserva sempre e comunque, a prescindere.

Il capitano dovrà, contrariamente a quanto accaduto a Biella, rendersi conto dello stato di forma delle quattro tenniste a disposizione per far scendere in campo le più in forma (anche quando una, come la Pennetta, non si tiri indietro da sola).

UbiTennis - articolo di Ubaldo Scanagatta

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C’ero anch’io.

La Tsurenko mi è proprio piaciuta, anch’io scommetterei su un imminente salto in classifica.

Delusione invece dalle due che avevo più voglia di vedere dal vivo per la prima volta: oltre alla Schiavone, anche la Pennetta nel doppio non mi ha entusiasmato… tanti errori gratuiti, tante risposte comode per l’avversaria a rete… sarà stato a causa dell’infortunio, ma mi è quasi sembrato che a volte si limitasse al compitino, e lasciasse alla Vinci il compito far variare gli scambi.

Comunque ho deciso di cominciare ad andare a vedere più spesso i pro dal vivo: si notano un sacco di cose che sfuggono dalla tv, come i tempi e i modi con cui cambiano impugnature, come si muovono mentre la palla è dall’altra parte del campo ecc…
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