Curiosport - Philippoussis, la caduta di un gigante
Eurosport -
sab, 01 ago 21:06:00 2009
L'ex tennista, in gravi difficoltà economiche, rischia di trovarsi, addirittura, senza un tetto. "I miei soldi sono volati via, la vita è dura", ha rivelato in un'intervista all'Herald Sun
C'è passato Bjon Borg, ora tocca a Mark Anthony Philippoussis che, pur non avendo vinto gli slam dello svedese, ha comunque detto la sua nel tennis mondiale, raggiungendo le prime posizioni del ranking atp e, come capitato all'ex fuoriclasse svedese, è ora costretto a fare i conti con i problemi economici. Lui, stella del tennis australiano, bello, ricco e famoso, è finito in povertà e rischia, addirittura, di trovarsi senza un tetto sopra la testa. Tra premi e
contratti, Philippoussis ha guadagnato nel corso della sua carriera almeno 15 milioni di dollari, eppure, ora, a soli 32 anni, si trova sul lastrico. Una carriera che non è sempre stata rose e fiori, spesso fastidiosi problemi alle ginocchia l'hanno costretto allo stop. Il suo talento tennistico ha dovuto più volte fare i conti con quei fastidiosi infortuni che l'hanno costretto a ricorrere agli interventi del chirurgo. Un gigante (è alto 1,95 m) fragile che si mette a nudo e,
semplicemente, rivela in una clamorosa intervista rilasciata all'australiano Herald Sun: "I miei soldi sono volati via, la vita è dura". Philippoussis, soprannominato 'Scud' per il suo gioco potente, avrebbe investito gran parte dei suoi guadagni in investimenti economici sbagliati che l'avrebbero portato sul lastrico, costringendolo a ipotecare persino la sua lussuosa abitazione di Williamston. 'Scud', che non si è mai fatto mancare nulla, amante delle belle macchine, Ferrari e Lamborghini in primis, e delle belle donne, sono numerose le modelle che hanno ceduto al fascino dell'australiano, ha giocato con la vita come sul campo, rischiando, senza prudenza, sempre al limite e ora è finito nel baratro della depressione, come ha spiegato lui stesso: "In questo periodo mi sono chiuso in me, in certi periodi sono rimasto a lungo da solo nella mia stanza, senza neppure volermi alzare dal letto. Guardavo film in
continuazione". Philippoussis non ha mai detto di volersi ritirare, non ha mai appeso la racchetta al chiodo, almeno in maniera definitiva, e non è escluso un suo ritorno sul campo, almeno così dichiara, cercando di alimentare una speranza, una possibilità che, attualmente, sembra remota. "Spero di tornare in campo nel circuito
delle Leggende del tennis, sarei felice di confrontarmi ancora con John McEnroe, Jim Courier, Pat Cash
- ha rivelato -. Il tennis è uno sport dove se non giochi non guadagni e io sono fermo da quasi tre anni". I tornei degli ex campioni offrono anche discreti montepremi che, di sicuro, a Philippoussis farebbero comodo.
Per ora, comunque, nulla è sicuro. Lui, che ha giocato con gente del calibro di Andre Agassi, che ha battuto Pete Sampras, che in finale a Wimbledon nel 2003 ha affrontato il giovane astro nascente del tennis mondiale, Roger Federer, lui, campione Coppa Davis, si trova ora, forse, ad affrontare la sua partita più importante. Buona fortuna Mark.
Eurosport
certo che riuscire a finire tutti quei soldi
a volte i troppi soldi danno alla testa
Eurosport -
sab, 01 ago 21:06:00 2009
L'ex tennista, in gravi difficoltà economiche, rischia di trovarsi, addirittura, senza un tetto. "I miei soldi sono volati via, la vita è dura", ha rivelato in un'intervista all'Herald Sun
C'è passato Bjon Borg, ora tocca a Mark Anthony Philippoussis che, pur non avendo vinto gli slam dello svedese, ha comunque detto la sua nel tennis mondiale, raggiungendo le prime posizioni del ranking atp e, come capitato all'ex fuoriclasse svedese, è ora costretto a fare i conti con i problemi economici. Lui, stella del tennis australiano, bello, ricco e famoso, è finito in povertà e rischia, addirittura, di trovarsi senza un tetto sopra la testa. Tra premi e
contratti, Philippoussis ha guadagnato nel corso della sua carriera almeno 15 milioni di dollari, eppure, ora, a soli 32 anni, si trova sul lastrico. Una carriera che non è sempre stata rose e fiori, spesso fastidiosi problemi alle ginocchia l'hanno costretto allo stop. Il suo talento tennistico ha dovuto più volte fare i conti con quei fastidiosi infortuni che l'hanno costretto a ricorrere agli interventi del chirurgo. Un gigante (è alto 1,95 m) fragile che si mette a nudo e,
semplicemente, rivela in una clamorosa intervista rilasciata all'australiano Herald Sun: "I miei soldi sono volati via, la vita è dura". Philippoussis, soprannominato 'Scud' per il suo gioco potente, avrebbe investito gran parte dei suoi guadagni in investimenti economici sbagliati che l'avrebbero portato sul lastrico, costringendolo a ipotecare persino la sua lussuosa abitazione di Williamston. 'Scud', che non si è mai fatto mancare nulla, amante delle belle macchine, Ferrari e Lamborghini in primis, e delle belle donne, sono numerose le modelle che hanno ceduto al fascino dell'australiano, ha giocato con la vita come sul campo, rischiando, senza prudenza, sempre al limite e ora è finito nel baratro della depressione, come ha spiegato lui stesso: "In questo periodo mi sono chiuso in me, in certi periodi sono rimasto a lungo da solo nella mia stanza, senza neppure volermi alzare dal letto. Guardavo film in
continuazione". Philippoussis non ha mai detto di volersi ritirare, non ha mai appeso la racchetta al chiodo, almeno in maniera definitiva, e non è escluso un suo ritorno sul campo, almeno così dichiara, cercando di alimentare una speranza, una possibilità che, attualmente, sembra remota. "Spero di tornare in campo nel circuito
delle Leggende del tennis, sarei felice di confrontarmi ancora con John McEnroe, Jim Courier, Pat Cash
- ha rivelato -. Il tennis è uno sport dove se non giochi non guadagni e io sono fermo da quasi tre anni". I tornei degli ex campioni offrono anche discreti montepremi che, di sicuro, a Philippoussis farebbero comodo.
Per ora, comunque, nulla è sicuro. Lui, che ha giocato con gente del calibro di Andre Agassi, che ha battuto Pete Sampras, che in finale a Wimbledon nel 2003 ha affrontato il giovane astro nascente del tennis mondiale, Roger Federer, lui, campione Coppa Davis, si trova ora, forse, ad affrontare la sua partita più importante. Buona fortuna Mark.
Eurosport
certo che riuscire a finire tutti quei soldi
a volte i troppi soldi danno alla testa