ciao a tutti e auguri a tutti!
Vorrei fare una piccola recensione sulla radical flexpoint os, usata solo 3 ore ma che mi sta dando enormi soddisfazioni.
Ho ricominciato a giocare dopo 15 anni di stop, sono un ex 2.4 e gioco con gente tra la seconda alta e la terza bassa.
come racchette ho quelle con cui giocavo una volta, tra cui i.prestige mp con silicone nel manico (350 grammi totali), pure drive 2002 anche lei con silicone e piombo (340 grammi), e major x-one stock (355 grammi totali)…ho avuto modo poi di provare abbastanza bene una blade 98 18x20.
meno di una settimana fa sono entrato in possesso di una coppia di radical flexpoint os made in cz, sulle quali dopo la prima ora ho aggiunto 6 grammi a ore 3 e 9 (esattamente tra i ridges), e successivamente 12 grammi di silicone al manico, portandola a 340 grammi finita.
Gia da stock, gioca più pesante dei 295 grammi sia come sensazione che come uscita di palla ma con l’aggiunta di peso è diventata un’altra racchetta…
cosi come le mp di quegli anni, sono dei telai che per rendere necessitano di essere appesantiti, come se fossero delle “basi” da personalizzare a piacimento.
Ora, la parte più interessante, il confronto con due telai tra i più conosciuti e apprezzati, i.prestige e pure drive , pur se non di serie (tralascio le major perchè sono poco conosciute).
come corde, signum poly plasma 1.28 a 23/24 sulla radical, alu power 23 sulla pure drive, e sempre alu power ma 21/22 sulla prestige.
Il mio gioco non è mai stato di potenza e attacco, ma tendenzialmente difensivo con molte variazioni di ritmo…all’epoca, per provare a fare uno step in più e guadagnare incisività, ero passato dalle prestige alla pure drive, ma a conti fatti il gioco era peggiorato tanto è che poco prima di smettere ero tornato alle prestige.
Ovviamente, attualmente il gioco non è cambiato, ma solo peggiorato in tutti gli aspetti.
POTENZA: in palleggio lento e medio, livemente meno della pure drive e molto più potente delle prestige. Andando ad aumentare il ritmo, se le altre aumentano a loro volta la potenza (soprattutto la prestige, che sotto certi ritmi è morta), la radical sembra fermarsi li, come se più di un tot non riesca a spingere…aspetto migliorato tantissimo andando ad appesantire, ma sugli scambi intensi resta la meno potente delle 3.
La sensazione è di avere spinta dalle corde più che dal telaio.
SPIN: qui la radical mi piace da morire, nel senso che si riesce benissimo a modulare lo spin senza sorprese, rendendola ideale per variare i colpi e le traiettorie.
Come punte di spin la pure drive è superiore, ma parlerei più di spin “diverso”, meno cattivo sulla radical ma meno incisivo sulla pure drive.
Ad esempio, volendo angolare da fondo un colpo di costruzione ma non di chiusura (classica palla che passa almeno 1 metro sopra la rete e atterra a 1 metro dal fondo), quindi non certo a tutto braccio, con la radical la palla esce più morbida, lenta e alta, poco pesante ma molto complessa e difficile da attaccare, mentre con la pure drive esce più tesa e veloce, quasi come fosse più una chiusura, con però meno prevedibilità di spin e il rischio che o la palla vada lunga, o che esca corta e facile da attaccare.
In caso contrario, dove si ricerca il massimo spin la pure drive è superiore perchè riesce a dare quello spin in più che tiene la palla in campo, oltre a far uscire la palla più veloce (esempi palla bassa con i piedi dentro il campo, o una chiusura a tutto braccio).
La prestige invece si comporta come la radical, ma con meno spin e uscita di palla più piatta in ogni condizione, necessita di maggior spinta per rendere al meglio in questo aspetto.
RECUPERI: qua è dove la radical da il meglio, e dove ti ricorda che ha un piatto grande, ottimo soprattutto in quei frangenti dove si è sotto pressione ma ancora si può riequilibrare lo scambio, perchè permette il recupero difensivo, d’attacco, piatto o con spin, insomma in recupero fa tutto e bene.
La pure drive permette maggiormente di passare dalla difesa all’attacco in un solo colpo, ma a fronte di maggiori rischi di sbagliare soprattutto se si arriva male sulla palla.
Al contrario con la prestige è più facile il semplice rivuttare di la, ma resta una palla facilmente attaccabile.
FEELING DI IMPATTO: giudizio molto di parte perchè ho sempre odiato il feeling secco della pure drive, per cui il risultato è scontato, ma la radical si avvicina e di parecchio alla prestige, molto confortevole e pastosa, e direi anche solida una volta appesantita, manca solo quella sensazione di contatto “diretto” con la palla ma è un difetto intrinseco del piatto corde grande.
TOCCO E GIOCO A RETE: qua non mi esprimo perchè la questione è troppo soggettiva, cosí come per il back, ci sono troppe variabili per fare un confronto, e io stesso seppure le senta diverse, come risultato è una questione di abitudine.
Forse ecco la prestige permette qualcosina in più nel back d’attacco, ma è un colpo che io non gioco praticamente mai.
In definitiva, penso che la radical os (almeno le mie flexpoint) siano delle racchette molto versatili e adatte a tanti stili e livelli di gioco, esclusi solo i grandi picchiatori e gli arrotini monocolpo, più giocabili rispetto alle profilate, più permissive delle classiche vere ma mantenendone le caratteristiche, inclusa quella del grande confort sul braccio.
Non è certamente una “radical per chi non prende la palla in mezzo”, bensí una categoria che su certi aspetti è superiore a tutte le altre.
Se devo trovare la categoria ideale, direi sia coloro che vorrebbero una classica con più potenza gratuita e accesso alle rotazioni, ma anche (anzi soprattutto), coloro che giocano una profilata da 100 ma vogliono più versatilità perchè non giocano sempre a tutto braccio ricercando il massimo spin.
Personalmente, per il momento sono estremamente soddisfatto per quel poco che le ho usate, sicuramente le terrò fino a primavera, poi vedremo fuori dai palloni dove la palla viaggia di più come si comporteranno.
Vorrei fare una piccola recensione sulla radical flexpoint os, usata solo 3 ore ma che mi sta dando enormi soddisfazioni.
Ho ricominciato a giocare dopo 15 anni di stop, sono un ex 2.4 e gioco con gente tra la seconda alta e la terza bassa.
come racchette ho quelle con cui giocavo una volta, tra cui i.prestige mp con silicone nel manico (350 grammi totali), pure drive 2002 anche lei con silicone e piombo (340 grammi), e major x-one stock (355 grammi totali)…ho avuto modo poi di provare abbastanza bene una blade 98 18x20.
meno di una settimana fa sono entrato in possesso di una coppia di radical flexpoint os made in cz, sulle quali dopo la prima ora ho aggiunto 6 grammi a ore 3 e 9 (esattamente tra i ridges), e successivamente 12 grammi di silicone al manico, portandola a 340 grammi finita.
Gia da stock, gioca più pesante dei 295 grammi sia come sensazione che come uscita di palla ma con l’aggiunta di peso è diventata un’altra racchetta…
cosi come le mp di quegli anni, sono dei telai che per rendere necessitano di essere appesantiti, come se fossero delle “basi” da personalizzare a piacimento.
Ora, la parte più interessante, il confronto con due telai tra i più conosciuti e apprezzati, i.prestige e pure drive , pur se non di serie (tralascio le major perchè sono poco conosciute).
come corde, signum poly plasma 1.28 a 23/24 sulla radical, alu power 23 sulla pure drive, e sempre alu power ma 21/22 sulla prestige.
Il mio gioco non è mai stato di potenza e attacco, ma tendenzialmente difensivo con molte variazioni di ritmo…all’epoca, per provare a fare uno step in più e guadagnare incisività, ero passato dalle prestige alla pure drive, ma a conti fatti il gioco era peggiorato tanto è che poco prima di smettere ero tornato alle prestige.
Ovviamente, attualmente il gioco non è cambiato, ma solo peggiorato in tutti gli aspetti.
POTENZA: in palleggio lento e medio, livemente meno della pure drive e molto più potente delle prestige. Andando ad aumentare il ritmo, se le altre aumentano a loro volta la potenza (soprattutto la prestige, che sotto certi ritmi è morta), la radical sembra fermarsi li, come se più di un tot non riesca a spingere…aspetto migliorato tantissimo andando ad appesantire, ma sugli scambi intensi resta la meno potente delle 3.
La sensazione è di avere spinta dalle corde più che dal telaio.
SPIN: qui la radical mi piace da morire, nel senso che si riesce benissimo a modulare lo spin senza sorprese, rendendola ideale per variare i colpi e le traiettorie.
Come punte di spin la pure drive è superiore, ma parlerei più di spin “diverso”, meno cattivo sulla radical ma meno incisivo sulla pure drive.
Ad esempio, volendo angolare da fondo un colpo di costruzione ma non di chiusura (classica palla che passa almeno 1 metro sopra la rete e atterra a 1 metro dal fondo), quindi non certo a tutto braccio, con la radical la palla esce più morbida, lenta e alta, poco pesante ma molto complessa e difficile da attaccare, mentre con la pure drive esce più tesa e veloce, quasi come fosse più una chiusura, con però meno prevedibilità di spin e il rischio che o la palla vada lunga, o che esca corta e facile da attaccare.
In caso contrario, dove si ricerca il massimo spin la pure drive è superiore perchè riesce a dare quello spin in più che tiene la palla in campo, oltre a far uscire la palla più veloce (esempi palla bassa con i piedi dentro il campo, o una chiusura a tutto braccio).
La prestige invece si comporta come la radical, ma con meno spin e uscita di palla più piatta in ogni condizione, necessita di maggior spinta per rendere al meglio in questo aspetto.
RECUPERI: qua è dove la radical da il meglio, e dove ti ricorda che ha un piatto grande, ottimo soprattutto in quei frangenti dove si è sotto pressione ma ancora si può riequilibrare lo scambio, perchè permette il recupero difensivo, d’attacco, piatto o con spin, insomma in recupero fa tutto e bene.
La pure drive permette maggiormente di passare dalla difesa all’attacco in un solo colpo, ma a fronte di maggiori rischi di sbagliare soprattutto se si arriva male sulla palla.
Al contrario con la prestige è più facile il semplice rivuttare di la, ma resta una palla facilmente attaccabile.
FEELING DI IMPATTO: giudizio molto di parte perchè ho sempre odiato il feeling secco della pure drive, per cui il risultato è scontato, ma la radical si avvicina e di parecchio alla prestige, molto confortevole e pastosa, e direi anche solida una volta appesantita, manca solo quella sensazione di contatto “diretto” con la palla ma è un difetto intrinseco del piatto corde grande.
TOCCO E GIOCO A RETE: qua non mi esprimo perchè la questione è troppo soggettiva, cosí come per il back, ci sono troppe variabili per fare un confronto, e io stesso seppure le senta diverse, come risultato è una questione di abitudine.
Forse ecco la prestige permette qualcosina in più nel back d’attacco, ma è un colpo che io non gioco praticamente mai.
In definitiva, penso che la radical os (almeno le mie flexpoint) siano delle racchette molto versatili e adatte a tanti stili e livelli di gioco, esclusi solo i grandi picchiatori e gli arrotini monocolpo, più giocabili rispetto alle profilate, più permissive delle classiche vere ma mantenendone le caratteristiche, inclusa quella del grande confort sul braccio.
Non è certamente una “radical per chi non prende la palla in mezzo”, bensí una categoria che su certi aspetti è superiore a tutte le altre.
Se devo trovare la categoria ideale, direi sia coloro che vorrebbero una classica con più potenza gratuita e accesso alle rotazioni, ma anche (anzi soprattutto), coloro che giocano una profilata da 100 ma vogliono più versatilità perchè non giocano sempre a tutto braccio ricercando il massimo spin.
Personalmente, per il momento sono estremamente soddisfatto per quel poco che le ho usate, sicuramente le terrò fino a primavera, poi vedremo fuori dai palloni dove la palla viaggia di più come si comporteranno.