Promemoria primo messaggio :
Saltellando qua e là sul forum per leggere interessanti disquisizioni sul tema dell'incordatura, ho letto alcuni post in cui si dice, ad esempio, che tensioni di 25/26 kg sono "assurde". Mi sono incuriosito, ho fatto qualche ricerca e ho letto anche degli articoli a tal proposito in cui si parla della tendenza di alcuni giocatori professionisti (alcuni, e non è nulla di inedito perché per es. Volandri incordava a 13 kg anche vent'anni fa) ad abbassare le tensioni e ci si chiede se le motivazioni siano solo legati alla moda (magari allo stile di gioco o alle diverse esigenze del giocatore, contingenti o definitive), oppure se tutto nasca dall'evoluzione tecnologica di corde e telai e quindi che diventi una necessità di ognuno che li utilizzi (e quindi anche noi) rivalutare la tensione delle corde.
Leggendo il forum, sembrerebbe quest'ultima cosa, anche perché l'intera discussione è un coro di utenti che accolgono tensioni basse come se fossero l'opzione migliore, e screditano duramente tensioni più elevate.
La mia domanda è molto semplice: ma se la motivazione è l'evoluzione tecnologica, come mai il range di tensione delle corde riportato sui telai contemporanei non è cambiato?
Su un telaio del 2021 mi aspetterei di leggere range del tipo 16-23, e invece (facendo ricerche casuali su un sito specializzato) osservo che i range sono sempre 21-26, 24-28, 20-29 (e simili, non sto a citare tutti quelli che ho guardato)
Dato che presumo che questo range venga individuato da alcuni validi test, fatti magari con il tipo di corda che meglio si adatta al telaio, e che (il range) indichi la miglior resa del telaio, come mai - anche a livello di discussioni di forum - non c'è nessun problema se uno incorda molto sotto il range, mentre incordature "alte" ma comunque nel range, ossia 25-26 o 27 vengono ritenute "assurde" e "improponibili"?
Ovviamente la mia domanda esula dal discorso sui tennisti professionisti, e verte più sulle incordature dei comuni mortali che non hanno l'incordatore a disposizione che gli fa avere la racchetta incordata 20 minuti prima di entrare in campo a ogni partita, e che devono quindi affidarsi a buoni compromessi che consentano di giocare "bene" per tutta la durata di una corda, e che quindi non sia buona solo per la prima ora ma, magari, dopo qualche giorno che è stata incordata e magari una o due ore di gioco, si assesti su un valore di tensione che dura un tot e entro il quale chi la utilizza si senta sufficientemente comodo da poter esprimere un buon gioco.
E naturalmente non voglio nemmeno addentrarmi nel soggettivo (argomenti del tipo: "io ho provato a incordare a tensioni più basse e mi sono trovato benissimo") perché la cosa è estremamente soggettiva e legata a sensazioni, tecnica, stile, livello di ogni giocatore, che via forum è incomunicabile.
Chiedo scusa se ho scritto troppo, comunque la domanda (in grassetto) è ben concisa e chiara, ed è a partire da quella che vorrei che si sviluppassero eventuali risposte.
Grazie.
Saltellando qua e là sul forum per leggere interessanti disquisizioni sul tema dell'incordatura, ho letto alcuni post in cui si dice, ad esempio, che tensioni di 25/26 kg sono "assurde". Mi sono incuriosito, ho fatto qualche ricerca e ho letto anche degli articoli a tal proposito in cui si parla della tendenza di alcuni giocatori professionisti (alcuni, e non è nulla di inedito perché per es. Volandri incordava a 13 kg anche vent'anni fa) ad abbassare le tensioni e ci si chiede se le motivazioni siano solo legati alla moda (magari allo stile di gioco o alle diverse esigenze del giocatore, contingenti o definitive), oppure se tutto nasca dall'evoluzione tecnologica di corde e telai e quindi che diventi una necessità di ognuno che li utilizzi (e quindi anche noi) rivalutare la tensione delle corde.
Leggendo il forum, sembrerebbe quest'ultima cosa, anche perché l'intera discussione è un coro di utenti che accolgono tensioni basse come se fossero l'opzione migliore, e screditano duramente tensioni più elevate.
La mia domanda è molto semplice: ma se la motivazione è l'evoluzione tecnologica, come mai il range di tensione delle corde riportato sui telai contemporanei non è cambiato?
Su un telaio del 2021 mi aspetterei di leggere range del tipo 16-23, e invece (facendo ricerche casuali su un sito specializzato) osservo che i range sono sempre 21-26, 24-28, 20-29 (e simili, non sto a citare tutti quelli che ho guardato)
Dato che presumo che questo range venga individuato da alcuni validi test, fatti magari con il tipo di corda che meglio si adatta al telaio, e che (il range) indichi la miglior resa del telaio, come mai - anche a livello di discussioni di forum - non c'è nessun problema se uno incorda molto sotto il range, mentre incordature "alte" ma comunque nel range, ossia 25-26 o 27 vengono ritenute "assurde" e "improponibili"?
Ovviamente la mia domanda esula dal discorso sui tennisti professionisti, e verte più sulle incordature dei comuni mortali che non hanno l'incordatore a disposizione che gli fa avere la racchetta incordata 20 minuti prima di entrare in campo a ogni partita, e che devono quindi affidarsi a buoni compromessi che consentano di giocare "bene" per tutta la durata di una corda, e che quindi non sia buona solo per la prima ora ma, magari, dopo qualche giorno che è stata incordata e magari una o due ore di gioco, si assesti su un valore di tensione che dura un tot e entro il quale chi la utilizza si senta sufficientemente comodo da poter esprimere un buon gioco.
E naturalmente non voglio nemmeno addentrarmi nel soggettivo (argomenti del tipo: "io ho provato a incordare a tensioni più basse e mi sono trovato benissimo") perché la cosa è estremamente soggettiva e legata a sensazioni, tecnica, stile, livello di ogni giocatore, che via forum è incomunicabile.
Chiedo scusa se ho scritto troppo, comunque la domanda (in grassetto) è ben concisa e chiara, ed è a partire da quella che vorrei che si sviluppassero eventuali risposte.
Grazie.