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Ciao a tutti, apro un argomento probabilmente per alcuni banale, ma credo ai più molto interessante. 

A me non è chiaro cosa esattamente distingua la racchetta di un professionista da una sua analoga commercializzata.

Più precisamente e a titolo di esempio, la Tour 100P utilizzata da Pouille si differenzia solo per customizzazioni sul peso o cambiano proprio i materiali del telaio?
Insomma, le racchette dei professionisti rispetto alle versioni commercializzate hanno solo la stessa forma e gli stessi colori o il telaio è uguale anche nei materiali?

Grazie

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Dipende dal giocatore.
Djokovic ha un telaio che probabilmente non potrai mai neppure prendere in mano. Molti giocatori che giocano con Blade hanno versioni precedenti pittate, altri versioni speciali con stampo uguale ma composizione diversa, altri ancora stampo speciale ma composizione standard, più o meno appesantite.
Puoille ed altri giocano con telai di serie personalizzati nel peso, e talvolta, nella forma del manico...

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La curiosità è nata dal fatto che nei top player spopolano Head, Babolat e Wilson, mentre alcuni brand molto apprezzati nei forum e nelle recensioni hanno pochissima rappresentanza nella classifica ATP, es. Prince e Donnay. 

Di conseguenza, ragionavo sul fatto che se le racchette dei pro fossero solo customizzate, avrebbe senso pensare che Babolat, Head e Wilson siano migliori, viceversa se le racchette fossero completamente altre, allora questo ragionamento verrebbe completamente meno.

scratch

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Lascia perdere il ragionare che ti viene il mal di testa poi. Rolling Eyes

I giocatori giocano o con quello di cui si fidano (molti con modelli di 20 anni fa pittati introvabili sul mercato e spesso di marche diverse) o con quello che li paga di più.

La qualità spesso non conta un caxxo, visto che c'è chi cambia 120 racchette l'anno (Williams), chi se "la cava" con una cinquantina (Federer) e chi ci va avanti con una dozzina di un modello di 25 anni fa finchè non sono completamente sfibrate (Del Potro).
Stesso marchio, Wilson.
La prima gioca con racchette praticamente di serie solo straappesantite ed a tensioni da controllo antidoping, il secondo con una "quasi" di serie (ma di 4 anni fa e non più prodotta così, col manica sagomato a misura ed altri particolari non di serie ed il terzo con un remake su misura e dipinto ad hoc.

Evita elucubrazioni su fatti che non conosci, specie considerazioni qualitative...

Per inciso:

ATP
1  Djokovic PT 113B (mix tra Radical Tour Twin Tube e Radical Tour Microgel con foratura speciale)
2 Nadal AeroPro Drive prima serie
3 Federer (vedi sopra)
4 Medvedev TF TFight 305 custom
5 Thiem Pure Strike 98 prima serie custom
6 Tsitsipas H22 con i materiali della 98CV
7 Zverev TGK 263 prostock (basata sulla vecchia Speed prima serie)
8 Berrettini TGK 219 o 85 secondo le superfici, ma ultimamente più la seconda.
9 Bautista Agut ProStaff Six-One prostock
10 Monfils H19 prostock

..e via discorrendo.

Caxxo c'entrano le retail?

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Bene, tu hai detto che i giocatori usano racchetta di cui si fidano oppure quelle che li pagano di più. 
Concentrandoci sul primo aspetto, costumizzate o pittate che siano, come base la maggior parte dei giocatori ha scelto Head seguita da Wilson e Babolat..
Per i brand meno diffusi, voglio sperare che la scelta sia derivata da aspetti economici, altrimenti la fiducia verso quei tre brand sarebbe schiacciante. 

Cambiando ragionamento, mi sai dire qualche nome di pro che, piccole personalizzazioni a parte, utilizzano sostanzialmente racchette di serie e la loro rispettiva racchetta?

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Quasi tutti quelli dei "brand meno noti", cosa che succede di rado nei big brands, visto che anche un Tung-Lin Wu (Taipei, 229 al mondo) ha accesso alla sua bella Wilson H22 mentre tanto per non far nomi, Isner e Pouille usano telai di serie, come Medvedev, Chardy, Istomin e Millman, o Andersson.

In quanto alle (reiterate) considerazioni su qualità e fiducia del marchio sei perlomeno prevenuto o peggio con il paraocchi, in quanto è vero il contrario, ovvero con i big brands il fattore più importante è la "vile pecunia" oppure i giocatori userebbero, come i loro colleghi, gli stessi oggetti (personalizzati) disponibili al pubblico, quando non addirittura modelli di altre marche pittati con il colore del modello che si vuol vendere o "full black" (Rublev il primo che mi viene in mente).

Ti pregherei un'ultima volta di non fare considerazioni su qualità e fiducia nel marchio su cose di cui non conosci veramente nulla...  Rolling Eyes

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Ti sbagli a rispondermi così. 
Non sono prevenuto e, al contrario, questa discussione è servita a far emergere il valore dei brand meno diffusi. 
Credo che chi leggerà questi post sarà molto motivato ad orientarsi verso i vari Prince, Donnay ecc.
Io per primo lo farò..
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