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Racchette Moderne Vs. Racchette Classiche: Guerre Stellari???

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descriptionRacchette Moderne Vs. Racchette Classiche: Guerre Stellari??? - Pagina 4 EmptyRacchette Moderne Vs. Racchette Classiche: Guerre Stellari???

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Promemoria primo messaggio :

Apro questo thread per raccontarvi alcune cose in merito.
Negli ultimi due anni avevo deciso di passare al lato oscuro della forza, e contrariamente a quello che il mio stile di gioco suggeriva, avevo deciso di imbracciare la moderna spada laser di Babolat, la Aero Pro.
L’avevo presa in versione Wimbledon Team da 280 grammi e me la ero sistemata con silicone nel manico ed overgrip pesante 10 grammi fino a portarla a 315 grammi nuda.
Con le corde c’era poco da scegliere e quindi avevo optato per le black code 1,18 a 22 kili.
Rispetto alle mazze che avevo utilizzato in precedenza, quasi sempre con profilo sottile e pesantucce, questa mi sembrava davvero il sacro graal.
Pregi e difetti come tutte, per carità, niente nasce perfetto per lo stile di gioco imperfetto che abbiamo a questo livello, però era veramente easy, e mi consentiva tantissime soluzioni.
Soprattutto di governare con facilità situazioni difficili e di ribaltare il gioco da difensivo a gioco di attacco in pochi scambi.
Come prototipo massimo della racchetta moderna mi ha lasciato davvero stupito in senso positivo.
Tra i difetti maggiori che le posso imputare e’ che effettivamente c’è un qualcosa di intrinsecamente incontrollabile in questa racchetta, proprio come il lato oscuro della forza……
In cosa consiste questa attitudine un po’ scontrosa?
Nel fatto che i colpi vanno oltre il tuo pensiero ed il tuo movimento.
Ha un extra in tutto, nella rotazione che tu vuoi imprimere, nell’altezza del colpo sopra la rete, nella profondità, e nella direzionalità.
Queste caratteristiche si possono leggere con la logica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, e questo dipende dalla soggettività di ognuno di noi e dalla capacità tecnica di generare rotazione, profondità e direzionalità che ognuno di noi ha e quindi cerca oppure no nel suo attrezzo.
Io alla lunga ho trovato fastidioso il complesso di questi extra offerti dalla racchetta.
Nella mia testa infatti ho già molte soluzioni possibili su ogni colpo, se poi quella che riesco a scegliere in quei pochi istanti prima di colpire la pallina viene trasformata in qualcos’altro dal mio attrezzo, allora un po’ mi infastidisco, anche se l’esito del colpo poi è positivo.
Ma non è nemmeno questa la caratteristica che più mi ha innervosito di questo attrezzo (cosa che anche molti anni fa mi capito imbracciando al PD swirly).
Alla lunga infatti ho notato che per gestire proprio tutti questi extra offerti gratuitamente dall’attrezzo, ho dovuto modificare la tecnica dei colpi, in particolare per gestire la profondità.
Come con altre tipologie di racchette moderne, profilate 100x300, con cui ho provato a giocare, la difficoltà maggiore sta nel trovare con regolarità la giusta profondità dei colpi sullo scambio lungo e lavorato.
Se colpisci male o con poca convinzione rimani troppo corto, se ci vai con troppa foga senza troppo giro, finisci lungo.
Risultato finale: sul dritto strappavo il colpo, sul rovescio invece del backspin giocavo un underspin meno efficace, quando tiravo il rovescio in top a tutto braccio chiudevo gli occhi e pregavo.
Alla fine la resa era comunque buona, mi sono divertito, e mi sono tolto le mie soddisfazioni vincendo con chi dovevo vincere e perdendo comunque con chi dovevo perdere. 
Ma questa sensazione continua di sfarfallamento dei colpi e di continuo impegno tecnico per gestirli mi ha estenuato, fino a che a settembre, in uno stato di forma fisico non buono, e quindi da gestire essenzialmente con la tecnica, ho giocato alcune partite rendendomi conto di quanto tecnicamente fossi tornato indietro.
All’ennesimo disastro, invece di spaccare la racchetta sul paletto della rete, ho deciso il giorno stesso di mettere in vendita tutto e di ribellarmi al lato oscuro della forza.
Ed ecco il ritorno dello Jedi…..mica tanto facile.
Scorrendo sulle racchette in vendita su TW, praticamente tutte, alla ricerca di qualcosa di classico, tolta la solita Prestige con la quale non mi sono mai trovato, ed esclusa la nuova RF per la sua rigidità, non è che abbia trovato ampi margini di scelta, alla fine ero indeciso tra la Yonex di Wawrinka, la Yonex F, oppure il ritorno al buon vecchio e caro POG.
Invece mi sono imbattuto nell’offerta delle nuove (vecchie) Pro Staff 85 con le quali avevo giocato per 4 anni (record per me) in gioventu’ e non ho resistito, piu’ per emozione che per ragione, perché la ragione mi diceva la Yonex 330 grammi (ma l’arancione è l’unico colore che mi fa vomitare su una racchetta, tutti abbiamo le nostre debolezze).
Ho visto la videoreview su TW e siccome mi fido solo di Granville nelle loro recensioni, ho cliccato ed ho preso una coppia matched pair (servizio che si paga 15 euri in più).
Dopo tre mesi di gioco posso dirvi qualcosa in merito.
Passando dal top della modernità, al top delle classiche, il primo risultato visibile è stato che i risultati non sono cambiati, cioè continuo a vincere con chi di solito vincevo e più o meno con lo stesso score, e continuo a perdere con chi perdevo con degli score a volte migliori.
In quanto ai colpi, beh devo confessarvi che a parte la goduria dell’impatto, le prime settimane sono state un po’ combattute, l’effetto della Babolat si faceva sentire e con i colpi così strozzati come impostati con la APD con questa diventava tutto più complicato, al di là del risultato dei match.
Ho dovuto fare un paio di sessioni di messa a punto col maestro per ritrovare la giusta fuidità e correggere i movimenti.
Questa racchetta ti fa sentire quanto sei sega.
Non c’è altra racchetta che ti possa far rendere conto di quanto tecnicamente sei scarso.
Ed uno si può domandare: allora perché dovrei usarla? Per smettere di giocare a tennis?
No, semplicemente perché è terapeutica.
Con questo Stradivari del tennis (lascio perdere se sia meglio o peggio di quelle vecchie, se la grafite è meglio o peggio ed altre menate sul tema) hai la esatta percezione di dove sbagli i movimenti.
Non ci sono né santi né madonne da imprecare, lei ti dice: sei tu una pippa, se non finisci il movimento io non la metto dove vuoi tu, se la prendi dietro te la sparo sulla rete di fondo campo, se abbassi le spalle invece delle gambe te la tiro in mezzo alla rete, se arrivi tardi la prendo con il PWS e non con le corde.
Insomma è davvero impietosa e cattiva dove la APD perdonava ed era generosa.
Sono due modi di educare differenti, una è severa l’altra è comprensiva.
Cosa è meglio?
Al momento non lo so, non ho ancora deciso, non ho deciso se la PS85 sia la scelta finale o la transizione terapeutica per poi passare a qualcosa di permissivo e moderno, magari aspetto la nuova Yonex Dual G 330 grammi non so, però ci sono aspetti di questo super classico che inizio ad apprezzare.
Innanzitutto la sincerità dell’attrezzo, che è una grande dote.
Indirizza esattamente la pallina dove vuoi, sempre che tu abbia portato il colpo correttamente, e ti costringe a farlo perché altrimenti col cavolo che va comunque dentro.
La palla gira che è una meraviglia ma esattamente per quanti giri gli vuoi e gli sai far fare.
Il servizio è micidiale, manco con un cannone come la APD.
Ti costringe a piantare bene i piedi ed a dosare il peso del corpo, perché come vai indietro o scappi dalla pallina mentre colpisci rimani corto oppure non passi la rete.
Ti costringe alla fluidità, è vero che è pesante ma è anche piccola e maneggevole, e se imposti bene il colpo, lei fa il resto trascinandoti il braccio via fino alla fine donando ai tuoi colpi un efficacia dimenticata.
Al contrario, se strappi o sei scomposto, quello che con la APD entrava comunque, qui va dritto due metri fuori dal campo, perché di potenza ne ha tantissima dato il peso e ti stupisci di quanto possa tirare forte soprattutto quando vai fuori controllo.
Stesso discorso nel gioco a rete, dove la APD era molto permissiva qui siamo alla severità assoluta, si passa dal missile perfetto alla cagata mostruosa in relazione a come arrivi sulla palla.
Certo che con la PS85 adottare un gioco di difesa e di pigrizia è un suicidio, cosa che si può invece fare con serenità con una APD, il piatto da 85 rischia di ridicolizzare i tuoi sforzi di correre da una parte all’altra del campo per rincorrere le palline del tuo avversario.
Inoltre ti fa anche rendere conto del perché un certo RF preferisse giocare di anticipo in mezza volata da fondo campo piuttosto che stare due metri fuori da campo e randellare alla spagnola soprattutto sul rovescio.
D’incontro infatti il punch di questa racchetta è mostruoso, dove invece pecca di pienezza la APD.
Mentre la APD sotto pressione ti dice “non ti preoccupare, in qualche modo di là la ributtiamo”, la PS85 ti dice “ma ndo caxxo vai? Guarda che se non prendi il gioco in mano qui finisce male”.
Ora tornando alla premessa iniziale sui risultati, con quelli con cui vincevo, continuo a vincere con la PS85 divertendomi ma stando sempre molto attento e concentrato sui colpi e sul creare gioco senza subirlo.
Ma in questo caso parliamo di un livello di gioco “normale” di quarta categoria, dove c’è tempo e spazio per impostare bene i colpi e per gestire le difficoltà tecniche che una PS85 ti impone.
Quando passo a giocare al livello superiore invece, e parlo di terza categoria anche al top di gamma, sia bombardieri che regolaristi, il discorso cambia.
Nel senso che la APD ti garantiva grandi difese ma anche grandi perdite di controllo sul ritmo più elevato imposto da questi giocatori e sulla velocità di palla più elevata, mentre la PS85 ti garantisce meno spazi difensivi ma molta più solidità nella gestione dello scambio dritto per dritto, e come mi girano sul dritto riesco a prendere in mano l’inerzia del punto mettendoli in difficoltà.
In questo senso la APD era molto più erratica e naturalmente capace di colpi meno “pesanti”.
Ripeto, con chi facevo due games, spesso faccio ancora due games, ma qualche volta con la PS85 riesco a farne pure 5, mi è capitato di vincere anche dei set (non il match), laddove con la APD facevo fatica a schiodarmi dal punteggio standard.
Paragonare due racchette così diverse non era lo scopo di questo racconto, ma volevo fare il punto su un argomento classico dei forum, cioè il paragonare la giocabilità di un attrezzo moderno con la tecnicità di un attrezzo classico al nostro livello di gioco.
Sono meravigliato del fatto che ancora oggi è difficile fare una scelta.
Non pensavo di poter essere ancora così efficace con in mano una PS85.
Con questo attrezzo capisci la differenza tra il piacere di essere un giocatore di tennis e l’essere un giocatore per il piacere di giocare a tennis. Puoi affermare:
1) Io sono un giocatore di tennis.
2) A me piace giocare a tennis.
Mentre con la APD potresti affermare le due cose contemporaneamente con una discreta possibilità di essere credibile, con la PS85 fai fatica a credere alle due cose separatamente, figurati a coniugarle insieme.
Ma è giusto, essere un Jedi implica controllo, disciplina, allenamento e conoscenza, mentre il lato oscuro della forza è più permissivo, emozionale, facile come percorso.
Certo dopo aver provato i due estremi, forse una via di mezzo sarebbe ancora la scelta migliore e più intelligente, ammesso che esista. 


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Questi paragoni li ho fatti già decine di volte:

Le profilate top di oggi, quali PD, APD, Ai 100 non possono neppure avvicinarsi ad una Legend Classic Estusa, una Head Ventoris o una Volkl Speed 35.

Una Prestige odierna, una Pure Stile o una Blade è SPAZZATURA rispetto ad una Pro Tour, un POG Mid, o una Black Ace 98 (quella vera).

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IPSE DIXIT

con la Pure Strike Tour, tanto per fare un esempio, batti 20 km più veloce rispetto alla Pro Tour... (ed io con la Pro Tour ho vinto il mio primo torneo di serie C...)
e, tanto per dirne un'altra, dire che Kuerten ha vinto Roland Garros perché era l'unico che giocava con le Luxilon è veramente una bestemmia... speriamo che Guga non ti legga...
già all'epoca, di monofilamenti in poliestere che non facevano uscire la palla era pieno il mercato...

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penso che si stia perdendo di vista il tema iniziale e cioè l'ottenere più o meno gli stessi risultati nonostante due telai agli antipodi (nello specifico migliori con un telaio classico e poco permissivo) e non confrontare racchette vecchie con racchette nuove delle quali purtroppo è assodata la scarsa qualità dei materiali e di cui se ne è parlato tanto. Credo che l'intento della discussione sia quello di condividere un percorso di un giocatore confrontandolo con quello degli altri.

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gabr179 ha scritto:
penso che si stia perdendo di vista il tema iniziale e cioè l'ottenere più o meno gli stessi risultati nonostante due telai agli antipodi (nello specifico migliori con un telaio classico e poco permissivo) e non confrontare racchette vecchie con racchette nuove delle quali purtroppo è assodata la scarsa qualità dei materiali e di cui se ne è parlato tanto. Credo che l'intento della discussione sia quello di condividere un percorso di un giocatore confrontandolo con quello degli altri.



È proprio così.

Rientrano in topic, è molto meglio.

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Rientriamo

Oggi il T9 scrive quello che vuole lui!

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Oh finalmente.

A parte tutti gli scontri e molte ovvieta' che davo per scontate in risposta al mio post, non c'e' stato nessuno con un minimo di curiosita' che mi abbia fatto delle domande circa questa transizione, a livello di corde utilizzate e tensioni sulla nuova ps85, a livello di tecnica e sensazioni, o semplicemente come mi trovo nei recuperi oppure a rete.
Nessuno che mi abbia chiesto le % di steccate, visto che molti illuminati forumisti consigliavano a RF di abbandonarla proprio per questo motivo etc...

Nessuno che mi abbia chiesto come mai con la ps85 sto piu' in difficolta' con i giocatori piu' deboli che con quelli piu' forti rispetto alla APD.

Insomma tra le righe di argomenti ce n'erano per sviluppare questa discussione.

A Felipe sarei tentato di chiedere come mai lui si e' trovato tanto bene con la Pure Strike tour quando la Babolat le sta regalando perche' non ne hanno vendute 10 in tutto il mondo, ma non mi interessa, bene per lui se cambiando racchetta serve 20 km/h piu' veloce, cosa impossibile pure per un professionista affermato, e dimostrato anche dai test fatti paragonando al velocita' del servizio di un giocatore nel passaggio tra una racchetta di legno ed una in grafite moderna.

Dopo che Kuerten vinse il RG con le Luxilon le vollero far provare ad Agassi, proprio perche' sapevano del grande vantaggio che ne aveva ricavato Guga, ed Agassi provandole chiese se fossero legali e da quel giorno non le adotto' pure lui....questa e' storia.

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Sonny Liston ha scritto:
kingkongy ha scritto:
Sonny, quanto pesa la racchetta di una ragazza oggigiorno? 405 grammi? Dai, il calendario gira...


Hantuchova: 340 nuda
Schiavone: 340 nuda

340 euri li darei per la Pliskova nuda...

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Gia' mi piaceva ma poi dopo averla vista ad un metro, voto Hantuchova.

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Comunque vi siete dimenticati di citare la mitica Dunlop Max 200G, il ponte ideale tra le racchette in legno e quelle in grafite (oltre a McEnroe e Graf l'hanno usata molti pro italiani come Canè, Nargiso, Camporese, Pozzi, etc. e mi pare pure alcuni giocatori dell'India negli anni '80).

Io ogni tanto ci gioco e una volta fatta l'abitudine regala sicuramente delle sensazioni uniche, che non ho trovato in nessun'altro telaio. In generale la trovo più "facile" della PS85, anche se hanno più o meno lo stesso piatto corde come dimensioni, ma la max 200G ha il fusto più spesso, quindi dovrebbe essere un po' più potente della wilson (più votata al controllo).

Sui telai moderni dico solo che essendo più rigidi permettono di "ributtare" la pallina con più facilità, anche se ogni tanto capita la racchetta ciofeca!

Sul fatto che i telai venduti nei negozi negli anni '80 fossero esattamente quelli usati dai giocatori ATP e dalle giocatrici WTA, ho qualche dubbio. Vedendo foto e filmati non mi sembrano proprio gli stessi, es. se vedete la max 200G di McEnroe spesso ha il tappo dell'impugnatura bianco o comunque diverso da quello delle dunlop da negozio, anche il grip non è sempre dello stesso tipo, etc. oppure la Yonex RQ 380 usata dalla Seles aveva una impugnatura da bimane a differenza di quella retail più corta, probabilmente stessa cosa per la POG di Chang nell'89.
Comunque quelle racchette erano più vicine a quelle che si potevano comprare nei negozi, rispetto ad adesso e mi pare ovvio. Tuttavia oggi anche in 4° categoria, grazie ai nuovi materiali, un passante viene tirato più forte e preciso rispetto a 20 anni fà o sbaglio?

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L'ultima domanda e' interessante.

Ti rispondo per la mia esperienza.

Quando tiri un passante cio' di cui hai bisogno e' estrema precisione, ma e' anche vero che spesso tiri un passante in condizioni difficili e qualche volta in corsa, quindi hai bisogno di anche di facilita' di spinta e sweet spot ampio.

Dunque con la ps85 passo meglio che con la APD soprattutto col mio colpo piu' forte, cioe' il dritto. Con la APD sfarfallavo.

Quando invece mi attaccano dopo avermi spostato, e soprattutto sul rovescio, la ps85 diventa micidiale in negativo, mentre con la APD riuscivo comunque ad articolare almeno un mezzo passante.

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Sonny Liston ha scritto:
VANDERGRAF ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:
Tu sonny parli della stazza fisica, che nessuno arriva a capire una cosa così logica, ma pure tu mi sembra che fai lo stesso con questi paragoni. un conto è quello che riescono a fare i campioni con una racchetta e un altro conto è quello che ci si riesce a fare a livello di quarta, mediamente, dando poi per scontato che sia una racchetta avvicinabile in tutto e per tutto a quella usata a livello pro, avendo come costante nota solo il nome del modello.




Pensa un po' VANDERGRAF, che io perno proprio che dire che i Pro siano un altro mondo, nelle racchette, sia una CAGATA PAZZESCA, come le Corazzata Potemkin.

Le racchette che usano loro, in relazione al loro tipo di gioco, sono (o dovrebbero essere) le stesse che usiamo noi.

Negli anni '80, chi giocava con la F200 non usava la stessa Racca di Wilander?
E chi usava il POG non era quella di Agassi?
Chi usava la Prestige, non usava la stessa di Emilio Sánchez?
Chi usava la PS 85, non usava la stessa di Edberg?

La risposta è siiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Non esistevano queste "seghe mentali" da Forum secondo le quali uomini di 80 kg debbano usare racchettoni da 280 grammi.

e che c'entra con quello che ho detto io ?  a parte il fatto che le racchette odierne sono spesso diverse da quelle dei pro, come mi ha più volte evidenziato mirko di tennisworld, ma io parlavo della diversità di resa nel rapporto tra giocatore e telaio, che non è minimamente paragonabile ad un giocatore di quarta categoria, perchè se i nomi che hai citato prima e adesso riuscivano a fare in modo che un oversize fosse anche una racchetta da cesellatori o una prestige di allora anche una macchina da spin, la stessa cosa non è valida per i giocatori di quarta, dove non ci sono mai picchi elevati di sensibilità e di tecnica, per non parlare della preparazione fisica. ossia non ha alcun senso paragonare gente che allena fisico e tecnica per svariate ore ogni giorno con gente che lo fa, in modo nettamente più approssimativo, per poche ore alla settimana. nel caso specifico, la differenza tra quello che sostieni tu e quello che sostiene king sta tutta lì, tu ti riferivi a tennisti che sanno ottenere il massimo dal loro telaio, lui si riferiva alla resa tipica dello stesso telaio quando viene usato a livelli nettamente inferiori

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VANDER: rinuncio, con te.

Getto la spugna.

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Secondo me siamo arrivati ad un punto determinante....
I telai old style con ovali piccoli , pesi importanti e quindi inerzie considerevoli possono avvantaggiare nell'esecuzione del colpo ( tecnica permettendo) ma certamente in difesa sono fortemente penalizzanti.... Banalmente quando incontro un quarta che gioca con la PRo Staff 90 la mia strategia e' di tirare forte al bersaglio grosso (tra le gambe dell'avversario) senza affannarmi cercando angoli o altro..... Con quel telaio , a quel livello, fanno tutti fatica.... Poi se sei ben posizionato e ti arriva una bella palla tesa , concordo che il colpo successivo e' una sentenza.... 
Trovo la discussione avvincente ma sarebbe più corretto , a questo punto, parlare di "piacere" nel gioco ( e qui vincono i vecchi alla stragrande) e di "rendimento" ( e qui non saprei.... La difesa nel tennis , soprattutto di 4, e' probabilmente più determinante dell'attacco).

Spalama, quando dici che tra con la Ps 85 trovi benefici soprattutto con avversari forti, potrebbe essere che in quella situazione il tuo colpo fa più male ( e attacchi meglio) e in difesa la sostanza non cambia ...( fai un colpo in meno rispetto a Apd, ma perderesti comunque il punto)?

Non lo so ... È una mia chiave di lettura...

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E' una chiave di lettura interessante
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spalama ha scritto:
E' una chiave di lettura interessante

 Paradossalmente, io mi difendo meglio con racchette pesanti ed inerzie alte.

Peso ed inerzia (a patto di riuscire a muoverle -ed io ci riesco-) aiutano in difesa...

La massa della racchetta aumenta la grandezza dello SS, e permette di rimandare con facilità una palla di attacco dell'avversario, specialmente se mi difendo in back.

Cosa che, una racchetta LEGGERA, non fa con la stessa efficacia.

Una Racca pesante mi aiuta anche (e molto) nel rispondere ad una prima di servizio potente.

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Ok Sonny, hai però usato il termine " paradossalmente" e la frase tra parentesi " a patto di riuscire a muoverle " che , ammetterai, non sono tipiche in 4 cat....

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Ho sempre sostenuto la massima:

"USA la racchetta più pesante che riesci a manovrare, senza che rallenti il tuo swing"

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Certo , ma questo vale quando affondi il colpo, quando invece si tratta di far fare un tiro in più all'avversario e metti solo la racchetta con i vecchi telai ... Devi saper i fare per riuscirci, mentre i nuovi aiutano di più .... Lo swing lo fai a dovere quando si prende l'iniziativa del gioco ( non sempre e non tutti i 4) ma quando l'avversario ti pressa quanti lo fanno? Poi concordo che se riesci a maneggiare " la clavetta" massa e inerzia della stessa rimandano una palla più pesante.... Ma a quanti e quante volte questo riesce??? In 4.... Ovviamente è specialmente , ma non solo.

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Sonny Liston ha scritto:
Ho sempre sostenuto la massima:

"USA la racchetta più pesante che riesci a manovrare, senza che rallenti il tuo swing"

però a maggio scorso eri sceso sotto ai 300 grammi con l'oversize becker e avevi dichiarato che da allora in poi avresti giocato solo con profilate da over. poi che è successo ? stai facendo una cura a base di elisir della giovinezza ?

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spalama ha scritto:
Gia' mi piaceva ma poi dopo averla vista ad un metro, voto Hantuchova.

Ma veramente??

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Vedo che la discussione si sta spostando su un argomento interessante.....

Off topic
Non giudico a livello di racchette in quanto tennistica mente giovane ma tra una giocatrice degli anni 80 ( Gabriela ,Steffy, ) e una dei gg nostri ( Maria, Ana,  etc) penso che oggi siamo messi meglio lol!

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Come peso del telaio o il profilo del culo?

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Entrando in argomento vi posso dire che la qualità dei telai di una volta (soprattutto anni '90) l'ho ritrovata oggi solamente in 2 telai: Volkl e Wilson 340 gr Federer.... In parte aggiungo pure Yonex e qui mi fermo: tutto il resto è monnezza.... Volete mettere la Prestige di oggi con quella di Muster o Ivanisevic??

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VANDERGRAF ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:
Ho sempre sostenuto la massima:

"USA la racchetta più pesante che riesci a manovrare, senza che rallenti il tuo swing"

però a maggio scorso eri sceso sotto ai 300 grammi con l'oversize becker e avevi dichiarato che da allora in poi avresti giocato solo con profilate da over. poi che è successo ? stai facendo una cura a base di elisir della giovinezza ?


racchette leggere Corre??????
quando prende gli oversize leggeri, ci schiaffa su 70/80gr tra cuoio silicone e piombo!!!!!!

visto con i miei occhi!!!!!! Shocked Shocked

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Giovanni non è il peso o l'inerzia che penalizzano la ps85 in difesa ma è l'ovale piccolo con il quale si fatica a trovare lo sweet spot quando si colpisce in corsa e scomposti.
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