E ora nessuno ti dice più: "Come sei sciupata"
Si diventa grandi quando
tua mamma torna bambina
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Per ognuno è diverso. Ma di uguale c’è che è impossibile dimenticare quando, e come, e perché è accaduto.
Io sono diventata grande il 23 gennaio del 2010. Non è stato il giorno in cui ho compiuto 18 anni, nè quello in cui ho partorito, nemmeno quello in cui ho iniziato a lavorare.
No, in quella notte gelida e ventosa, ho passato il confine che separa il tempo in cui si è ancora – anche - bambine che quando serve chiedono aiuto alla mamma , da quello in cui è tua madre ad avere un infinito, costante, disperato, perfino fanciullesco bisogno di te.
Mia mamma era ancora attiva e fresca e piena di vita quando uno sbalzo pressorio le ha provocato un’emorragia cerebrale che l’ha portata a un lungo coma, e magari di quello che succede a chi resta al di là del vetro della Rianimazione per giorni e giorni e giorni torneremo a parlare. Lei ne è uscita, ma non ha più alcuna autonomia fisica, deve essere accudita in tutto, il sorriso bello che la illuminava fatica a stendersi ancora sul suo viso contratto. Ma parla, riconosce, c’è. Come una bambina, alla quale devi dare conforto e attenzione, con la quale non puoi arrabbiarti se ti ripete per sette volte in un’ora la stessa domanda, che ti fa perfino ridere perchè dice quello che le passa per la testa, senza più freni inibitori.
Diventi grande quando ti scopri a parlare con lei con lo stesso tono cantilenante e dolce con cui lei parlava a te quando eri molto piccola. Lo diventi quando ti arrabbi perchè un ascensore è troppo strettoo anche per la più minuscola delle sedie a rotelle, e una salita è troppo ripida anche per il corpo possente e salvifico di quella donna venuta da lontano che è la nostra àncora di salvezza e che chiamiamo badante. E sei grande quando realizzi che mai più nessuno ti guarderà con quello sguardo un po’ critico () un po’ preoccupato () e sempre perdutamente innamorato che prima ti dava ai nervi e che adesso Dio sa che daresti per riavere puntato addosso. Adesso che sei tu che vuoi goderti certi momenti con lei più ancora di quanto lei si renda conto che li sta passando con te.
La vita gira senza avvertirti ed è inutile arrabbiarsi, fa sempre così. Per questo, in fondo, lo sappiamo da sempre che diventare grandi ha un prezzo. Ma impariamo solo crescendo che non si fa credito, e che dobbiamo pagarlo.
E voi, quando siete diventati grandi davvero?
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Io sono diventata grande il 23 gennaio del 2010. Non è stato il giorno in cui ho compiuto 18 anni, nè quello in cui ho partorito, nemmeno quello in cui ho iniziato a lavorare.
No, in quella notte gelida e ventosa, ho passato il confine che separa il tempo in cui si è ancora – anche - bambine che quando serve chiedono aiuto alla mamma , da quello in cui è tua madre ad avere un infinito, costante, disperato, perfino fanciullesco bisogno di te.
Mia mamma era ancora attiva e fresca e piena di vita quando uno sbalzo pressorio le ha provocato un’emorragia cerebrale che l’ha portata a un lungo coma, e magari di quello che succede a chi resta al di là del vetro della Rianimazione per giorni e giorni e giorni torneremo a parlare. Lei ne è uscita, ma non ha più alcuna autonomia fisica, deve essere accudita in tutto, il sorriso bello che la illuminava fatica a stendersi ancora sul suo viso contratto. Ma parla, riconosce, c’è. Come una bambina, alla quale devi dare conforto e attenzione, con la quale non puoi arrabbiarti se ti ripete per sette volte in un’ora la stessa domanda, che ti fa perfino ridere perchè dice quello che le passa per la testa, senza più freni inibitori.
Diventi grande quando ti scopri a parlare con lei con lo stesso tono cantilenante e dolce con cui lei parlava a te quando eri molto piccola. Lo diventi quando ti arrabbi perchè un ascensore è troppo strettoo anche per la più minuscola delle sedie a rotelle, e una salita è troppo ripida anche per il corpo possente e salvifico di quella donna venuta da lontano che è la nostra àncora di salvezza e che chiamiamo badante. E sei grande quando realizzi che mai più nessuno ti guarderà con quello sguardo un po’ critico (
La vita gira senza avvertirti ed è inutile arrabbiarsi, fa sempre così. Per questo, in fondo, lo sappiamo da sempre che diventare grandi ha un prezzo. Ma impariamo solo crescendo che non si fa credito, e che dobbiamo pagarlo.
E voi, quando siete diventati grandi davvero?