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Tennis e agonismo.

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Promemoria primo messaggio :

Non ricordo piu se ne avessimo gia parlato da qualche altra parte ma mi sembra un argomento interessante anche per chiarire il mio punto di vista su determinati aspetti del gioco.
Bueno visto lo spunto degli argomenti di questi ultimi giorni mi son venute in mente un paio di considerazioni,parlo di tennis agonistico,che poi sia di quarta di terza o di ottava poco mi importa,ma tiro fuori la parola agonismo perche' chi fa dell'agonismo vuole vincere la partita
,e per vincere le parite bisogna avere in testa ben chiari certi concetti.Per il resto che nesuno si offenda,per carita',ma parliamo di un tennis che lascia il tempo che trova e dove certi discorsi no hanno un senso di esistere.
Ok paritmao da questo punto,visto che ho accennato l'importanza di cercare di capire che giocatore siete e di cercare di sviluppare un proprio di gioco volevo chiarire un paio di cosette.
Tranne casi estremi tipo mi massacra con il dritto,percio' sono costretto a cercare il rovescio,l'idea di capire il gioco dell'avversario e' un idea sbagliata di base.
In una partita per vincere bisogna riuscire ad imporre il proprio gioco,ma per fare questo bisogna essere dei giocatori solidi.Piu' che riuscire a capire cosa sta facendo il mio avversario mi devo concentrare sui miei colpi e sul mio gioco per trovare le mie soluzioni piu efficaci indipendentemente dall avversario che trovo.
Se no cadiamo nella trappola del giocatore della domenica che va a rete a capofitto perche non riesce a tenere un scambio decente per piu di tre o quattro colpi di fila e si fa passare come un tordo o sbaglia la piu facile delle vole'.Si si magari qualche punto lo riesce anche a portare a casa,ma scommetto ch alla fine della partita il risultato sarebbe nettamente a suo sfavore,perche' quello che sta facendo non e' una tattica ma un modo di finire piu velocemente la partita,con magari un risultato peggiore di quello che otterrebbe tentando di fare il proprio gioco.
Ora per fare un esempio se hai un bel dritto piu di preoccuparti di cosa fa il tuo avversario dovresti preoccuparti  di mettere la partita sulla diagonale di dritto e da li incominciare a vincere i punti.
Ora anche se a volte si dice che dall'altra parte ce un avversario che ci permette di fare o meno determinate cose,si sbaglia alla grande perche' l'avversario visto in modo agonistico deve riuscire a fare quello che io gli permetto di fare,niente di piu niente di meno.
Per questo quello che cerco di dire e che principalmente bisogna concentrarsi sul proprio di gioco e riuscire a sfruttare le proprie potenzialita' piu che preoccuparsi tanto di cosa fa l'avversario,anche perche' non ci va uno scienziato a capire che se il tizio in question non mi fa vedere una palla con il dritto forse e meglio non farglielo giocare.
Percio' sottolineo che e' importante capire bene quello che siamo in garado di fare in campo e concentrasi su quello,cioe cosa mi fa vincere punti e cosa mi fa prendere sberle.
Una volta che si ha raggiunto questa consapevolezza e si e' ingrado di produrre il proprio gioco cosa fara' l'avversario sara' di secondaria importanza,se non come nei casi evidenti 
che  ho citato prima

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Ringrazio Vet per le belle parole che mi ha riservato: sa bene quanto ami chiacchierare e "litigare" (si fa per dire) con lui di tennis.
In effetti riprendo al volo una frase di Spalama che chiedeva lumi sul "percorso" (didattico) di crescita.
Credo che questo sia un tema interessante per molteplici motivi.
Prima di tutto per capire quali metodi vadano per la maggiore e, soprattutto, perché son più validi di altri.
In secondo luogo, per dare a chi desidera migliorare la propria tecnica dei punti di riferimento, dei "passaggi obbligati" da considerarsi "di base".

Ultima modifica di kingkongy il Mar 18 Nov 2014 - 18:28 - modificato 1 volta.

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jasper ha scritto:
@Spalama
Per noi pippe il libro di Gilbert non serve a nulla.... perché prima di concentrarmi ed usare la testa devo imparare a colpire la pallina Very Happy


Verissimo, però alcune cose sono utili a tutti. La mentalità è importante sia se sei il #1 sia se sei un principiante.

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Per chi vuole lo zennis... Eccomi!:-)
Io penso che uno dei maggiori miglioramenti li ho avuti dalla pratica dello yoga, sia per motivi fisici che psicologici/mentali. Quanto ti metti per 1h a dover staccare la mente e concentrarti solo sul respiro, stai facendo un gran bene al tuo tennis.

Infatti negli ultimi 4 mesi sono migliorato. Il punto cruciale è il servizio, sia la prima che la seconda.

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[quote="Veterano"]Bravo Spalama,bella analisi.....hai raccolto qua un po tutti i miei pensieri,a volte mi perdo per strada.
Comunque io non alleno i campioni,per farlo ci va una bella botta di c...,io non sono il Coach Tipo Bolletieri,io sono il povero operaio che lavora come un disgraziato,e per la maggior parte delle volte anche avendo diciamo fatto un buon lavoro,non si prende neanche i meriti,i meriti se li prendono altri,quelli con un palmares differente......va be come dico sempre ogni lavoro ha le sue beghe,e soddisfazioni a parte sono gia' molto contento di riuscire a fare quello che mi piace,quella e' la mia soddisfazione.....e non e' poco.[/quote]


wow!
abbraccio mon ami

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mattiaajduetre ha scritto:
Veterano ha scritto:
Bravo Spalama,bella analisi.....hai raccolto qua un po tutti i miei pensieri,a volte mi perdo per strada.
Comunque io non alleno i campioni,per farlo ci va una bella botta di c...,io non sono il Coach Tipo Bolletieri,io sono il povero operaio che lavora come un disgraziato,e per la maggior parte delle volte anche avendo diciamo fatto un buon lavoro,non si prende neanche i meriti,i meriti se li prendono altri,quelli con un palmares differente......va be come dico sempre ogni lavoro ha le sue beghe,e soddisfazioni a parte sono gia' molto contento di riuscire a fare quello che mi piace,quella e' la mia soddisfazione.....e non e' poco.



wow!
abbraccio mon ami

Gracias querido amigo.

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rispondo a Pintia che mi chiede dove fare l'Accademia dello Zennis. Direi da Roma in su, ma dovunque si crei l'occasione giusta: un Circolo da comprare o prendere in gestione, con almeno 4 campi, e si parte da lì.
Spero di aver buone notizie al più presto, ciao a tutti, Agam

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Agam Buona sera.
Il progetto è molto interessante e mi interessa molto....inizierò ad informarmi nella mia zona, Napoli, e se ho qualche nuova ti informo....caso mai sentiamoci per mail e mi scuso per L'OT...
buona serata

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agambernardini ha scritto:
rispondo a Pintia che mi chiede dove fare l'Accademia dello Zennis. Direi da Roma in su, ma dovunque si crei l'occasione giusta: un Circolo da comprare o prendere in gestione, con almeno 4 campi, e si parte da lì.
Spero di aver buone notizie al più presto, ciao a tutti, Agam


Qui su Roma c'è sicuramente il Circolo Prato Smeraldo che ha chiuso da un paio di anni, ci sono passato un mesetto fa di fronte ed è in stato di abbandono.

Una bella Lobby, più di 4 campi, una piscina, un giardino con alberi ad alto fusto ed anche un bel parcheggio.

Non saprei però come metterti in contatto con i proprietari.

Forse puoi chiedere tramite il Circolo Tor Pagnotta che sta proprio di fronte, loro sapranno sicuramente.

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Bueno cercando di ritornare in tema mi fa piacere che Agam sia intervenuto per chiarire ulteriormente un concetto fondamentale,in campo meno si pensa meglio e'....
Infatti come dice Agam qua si dicono cose molto interessanti,pero' in campo bisogna essere centrati su quello che si sta facendo e non farsi distrarre da pensieri inutili.
Muy bien ora mi piacerebbe introdurre un discorso legato all'energia o meglio a come si dovrebbero usare e sfruttare le energie per ottimizzare il proprio gioco,e di quanto sia importante il riuscire a gestirle per tutta la durata di un incontro.E di quanto questo aspetto sia strettamente legato alle proprie capacita' e possibilita fische e tecniche.Nei prossimi giorni cerchero' di buttare giu' qualche cosa,ma mi serve un po di tempo per riuscire a focalizzarmi per bene.
Occhio che come sempre ripeto quello che scrivo non deve essere preso come una verita' assoluta,e ci mancherebbe,ma come un semplice punto di vista,tanto per farci due chiacchere.
Saludos e buon tennis a tutti.

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spalama ha scritto:
agambernardini ha scritto:
rispondo a Pintia che mi chiede dove fare l'Accademia dello Zennis. Direi da Roma in su, ma dovunque si crei l'occasione giusta: un Circolo da comprare o prendere in gestione, con almeno 4 campi, e si parte da lì.
Spero di aver buone notizie al più presto, ciao a tutti, Agam


Qui su Roma c'è sicuramente il Circolo Prato Smeraldo che ha chiuso da un paio di anni, ci sono passato un mesetto fa di fronte ed è in stato di abbandono.

Una bella Lobby, più di 4 campi, una piscina, un giardino con alberi ad alto fusto ed anche un bel parcheggio.

Non saprei però come metterti in contatto con i proprietari.

Forse puoi chiedere tramite il Circolo Tor Pagnotta che sta proprio di fronte, loro sapranno sicuramente.

Simone, pensa che bello se riuscisse a prendere Vallericcia! ok 4 campi non ci stanno, forse ce ne entrano 3, ma almeno sarebbe una cosa piú carina dell´area cani che vogliono farci! (che per inciso apprezzo, ma si puó fare meglio..).

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ciao e grazie per le informazioni. Controllerò e vediamo cosa succede e speriamo davvero di avere presto un circolo in cui si lavora veramente sulla parte mentale e psicologica. Ancora un saluto e a presto, Agam

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spalama ha scritto:
Direi che il problema centrale di questa discussione sta proprio nella differenza tra tennis amatoriale e tennis agonistico.

Purtroppo sono due sport completamente differenti su tutti i piani.

COme ho scritto già qualche volta, i forum sono la palude dei tennisti amatoriali, ed in questi vi comprendo tutta la classe dei quarta categoria, che altro non sono che i vecchi n.c.

4.6, 4.5, 4.4, 4.3 rassegnamoci, basta incanalare due partite, anche vinte di culo, ad un livello talmente basso che si ottiene la classifica e si pensa di poter entrare di diritto nell'elitè dei master series (esagero volutamente).

La quarta categoria è il "niente tennistico" trasformato abilmente in una macchina da soldi dalla federazione tennis, proprio grazie al sistema di assegnazione dei punteggi e delle classifiche.

Parlare di aspetti mentali, fisici, tattici etc... fa sorridere quando poi vai a vedere i primi turni dei tornei di quarta e per lo più c'è gente che manda di là la pallina in qualche modo, e chi gioca tecnicamente meglio o è una frana fisicamente oppure è completamente decerebrato.

L'agonismo di cui si parla in questo thread è di un altro livello, così come il discorso sull'aspetto mentale.

Per tutte le pippe come noi forse è più utile carpire qualche consiglio dal libro di Gilbert.

Qusi tutti noi siamo gente che facciamo altri lavori, oppure studenti, e che vivono il tennis come un diversivo, seppur appassionante, delle menate quotidiane.

Parlare di aspetto mentale, di concentrarsi sulla pallina, di sciogliersi, essere rilassati, si tutto bello in teoria, ma quando vai a giocare di venerdì sera dopo una settimana di lavoro pesante e dopo discussioni con la fidanzata, moglie, amante, perchè il venerdì sera vuole uscire e tu vai a giocare, etc...etc...etc.. hai voglia a ringraziare Vet per i suoi discorsi.....

E' bene fare un distinguo tra il nostro mondo e quello dei giovani agonisti o dei campioni affermati che allena Vet.

La pressione mentale è nettamente diversa e va gestita in modo differente, noi siamo dilettanti più o meno allo sbaraglio, tennisticamente parlando.

Poi guardi Fognini e ti consoli.....

Il discorso invece di "fai il tuo gioco" e lascia perdere chi hai di fronte, è un approccio che aiuta molto anche al nostro livello, soprattutto per migliorare e divertirsi giocando.
E' chiaro che se sei un cacciatore di punti e sei assillato dalla classifica, pur di portarti a casa un match sei anche pronto a tirare per due ore "moon ball" fino allo sfinimento pur di dire "ah...ho battuto un 4.3...ho preso 90 punti....".

Hai sicuramente raggiunto un risultato, ma che è un risultato di breve periodo, perchè sul lungo periodo e nel percorso di miglioramento del tuo tennis e della tua capacità di esprimere te stesso in questo sport, non ti sarà servito a niente, anzi probabilmente perderai clamorosamente la partita successiva perchè sei andato fuori palla.

Pippa eri e pippa sei rimasto, solo con 90 punti in più.

Faccio un esempio molto pratico: mi alleno con un 3.2 che è un pedalatore, rimette tutto, gioca dritto e rovescio in back, palle corte, pallonetti millimetrici etc....la palla non gli cammina tanto, quindi è uno che ti fa giocare.

I suoi pari livello mi dicono: guarda che basta tirargli piano e vinci facile, perchè lui si appoggia se tiri forte e gioca sempre meglio. se invece gli tiri piano non sa che fare.
Ma il mio obiettivo non è vincere con lui e per di più in allenamento, il mio obiettivo è quello di migliorare il mio gioco contro un giocatore di quel tipo.
E quindi me la gioco a tutto braccio per 10-20 scambi di seguito, esco dal campo morto, magari in due ore ho perso 6-0 6-2 ma sono davvero contento di aver potuto giocare il mio tennis ad un livello molto alto.
Chiaro che quando incontrerò un giocatore di quel tipo nella mia categoria probabilmente gli farò i buchi per terra in un ora, mentre in passato a volte ho giocato partite estenuanti sottoritmo, che magari ho vinto ma giocando un tennis da vomito.


Tutto condivisibile, l'unica cosa che stona è il 3.2 che se gli tiri piano va in crisi, insomma a 3.2 non ci si arriva per sbaglio.

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Ma vedi ognuno ha i suoi limiti,si vede che lui e' un giocatore di ritmo,ma il ritmo glielo devono dare gli altri,sicuramente si appoggia bene ai colpi ed essendo in velocita' non ha tempo di pensare,se rallenti il gioco invece lo mandi in crisi e dovendo pensare o fare lui il gioco si perde.Non credo che ha quel livello li non sia in grado di spingere..........magari non e' il suo gioco,perche' non ci e' abituato e seglie la strada piu' facile,non  e' solo una questione di categoria......

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Chapeau. Non saprei aggiungere altro. è esattamente così.

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Veterano ha scritto:
Ma vedi ognuno ha i suoi limiti,si vede che lui e' un giocatore di ritmo,ma il ritmo glielo devono dare gli altri,sicuramente si appoggia bene ai colpi ed essendo in velocita' non ha tempo di pensare,se rallenti il gioco invece lo mandi in crisi e dovendo pensare o fare lui il gioco si perde.Non credo che ha quel livello li non sia in grado di spingere..........magari non e' il suo gioco,perche' non ci e' abituato e seglie la strada piu' facile,non  e' solo una questione di categoria......



Si tutto logico ma francamente non penso che un quarta categoria, seppur potenzialmente un 4.1 forte, abbia la minima possibilità di battere un 3.2 semplicemente cambiando gioco e facendo un gioco che da noia al suo avversario.
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