Premetto che quanto scrivo è solo una mia opinione e non vorrei offendere nessuno. Magari, anzi spero che vi farete 2 risate su!
Detto ciò, mi son chiesto obbiettivamente che c'è di male nell' essere pallettaro e addirittura perchè non lo siamo tutti.
Mi spiego meglio, il pallettaro dovrebbe essere uno step di livello del tennista e dovremmo passarci tutti:
principiante; pallettaro; giocatore solido di base; giocatore solido avanzato; ecc...(solo per capirci).
In questi livelli chi è che perde dal pallettaro? Solo il principiante, perchè il giocatore solido base ha anche gli schemi base e i colpi che il pallettaro non ha (per definizione il pallettaro è colui che ributta tutte le palla di là, senza rotazioni e senza uno schema preciso).
Perchè allora pur non essendo principianti perdiamo? Abbiamo tecnica migliore, dei colpi in +, sappiamo imbastire un seppur basilare schema, ed allora? cosa ci siamo persi?
Semplicemente, anche se solo contro un pallettaro stiamo giocando oltre le nostre reali capacità...possibile? solo per tentare di battere un pallettaro?!?
Perchè non mi sto rendendo conto che sto giocando sopra le mie reali capacità e non come saprei?
Dopo aver ripensato a tutti i miei anni passati sui campi, sono arrivato alla conclusione che siamo vittime della "sindrome da professionista sportivo televisivo" (azz...
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vado, siorre e siorri, ad illustrare questa sindrome che colpisce gli amatori che praticano sport individuali:
io pratico il mio sport e se capita lo guardo in tv: mamma mia che bello il dritto open stance, il servizio in kick, che bordate che sparano?!
Ovviamente che faccio?...ci provo anche io, perchè no?...se ci riescono loro ci riuscirò anche io, magari non sempre ma vuoi mettere la libidine di riuscirci anche se solo una volta su 5 o 10?...poi migliorerò e ci riesco sempre (seee come no!?...abbello loro giocano tt i giorni con coach personale + palestra, alimentazione, ecc...).
E' inutile, la sindrome ha instillato in me anche un altro nemico del nostro tennis (che è uno sport mentale oltrechè fisico) la presunzione (che porta poi alcuni particolarmente malati terminali della sindrome, addirittura ad insultare il pallettaro che ci ha appena battuto, sempre che non sia colpa del vento, del campo, della racchetta, delle corde o delle scarpe...ah no, era colpa del signore che passava di lì e si è fermato a vedere la partita...in stile pensionato che guarda gli operai).
Ecco stiamo saltando l' ordine della giusta evoluzione tecnica e da principianti, la sindrome, ci porta non a pallettari e poi a giocatori solidi, ma d principianti a principianti avanzati ma non solidi
Perchè la sindrome fà vittime tra chi pratica sport individuali?
Ve lo spiego se io con sport che aimè (essendo più praticati) sono di + facile comprensione:
CALCIO: gioco da attaccante con gli amici, mi arriva palla bassa da sinistra o da destra e provo ad insaccare col classico colpo di tacco...cicco la palla, insulti miei dei compagni ecc...
altra azione riprovo e sbaglio, poi sbaglio ancora...quanti palloni pensate che i vostri compagni vi passeranno ancora?! Se poi lo fate in torneo amatoriale state certi che il mister o chi per esso vi farà stare in panca in favore del "pallettaro" del pallone (certo se voi siete i maradona falliti, state certi che l' inzaghino giocherà al vostro posto d' ora in avanti)
PALLAVOLO: centrale, martello, opposto quello che volete...ma se ad ogni alzata fate un movimento ampio che vi porta a toccare la rete (fallo di invasione) o a tirare fuori, l' alzatore quante altre occasioni vi concederà???!
Visti "da fuori" sarete sempre i coglioni che sbagliano palle facili, anche se giocherete a bocce (visto che bocciata! da 20 mt ho preso il punto...e allora perchè hai perso 21 a 1?)
Ok, quanto sei bravo tu che scrivi...ma tu sei un coglione o meno (ve lo siete chiesto?)...
Lo sono stato e diciamo che in certe condizioni lo sono ancora, quando perdevo dai pallettari (cmq non ho mai definito così nessuno, per me sul campo son semplicemente avversari) mi son sempre dato del coglione (in definitiva è la cosa bella del tennis, no non darmi del coglione per quello c'è la fila, ma perchè la vittoria o il tenore della sconfitta dipendono esclusivamente da me e se perdo con uno che appoggia la palla è solo colpa mia)...ora anche quando faccio le partite con il maestro ci sono delle volte che ad una pallata devo rispondere con un' altra pallata anzichè stare un po' coperto (se va bene becco i complimenti del maestro, se va male sono già pronto con "perchè non ho coperto il colpo?!"....ma tanto ora lo sapete è la sindrome che ogni tanto torna a manifestarsi
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