Djo(ko), dopo così poco tempo di tennis...puoi dire quello che vuoi: tutto quello che fai è "condivisibile" se c'è sturm und drang.
Quindi, benvenuto in questa gabbia di matti.
Facciamo dei passettini per volta perché mi piace tanto che ti sei messo a scartabellare come un matto le pagine tecniche.
Vorrei fare però una premessa, che per me è davvero importante: noi, qui, si chiacchiera e non si "insegna", al limite si "suggerisce" o ci si fa venire delle idee (spesso balzane). Chi decide veramente e che insegna è il tuo maestro.
Pertanto, in caso di "contrasto" di visione...vince lui, per definizione.
Veniamo a quel concetto parecchio tosto che è la relazione tra stance e impugnatura.
Per "stance" intendiamo: la disposizione del corpo nell'eseguire il movimento di colpire la palla (swing). In poche parole è come ti metti per colpire.
Per "impugnatura" intendiamo: come tieni in mano la racchetta per eseguire quello swing.
Stance, impugnatura e swing sono legatissimi. La rottura di questo matrimonio è nella natura "indeterminabile" del cervello umano: c'è chi sbaglia sistematicamente, chi interpreta creativamente, chi non ci capisce una fava, chi è un genio e fa quel che vuole.
Tecnicamente, all'inizio, non si affronta questo tema perché è veramente "tosto". Quello che si fa, invece, è di assecontare il più possibile la predisposizione del "bipede" e offrirgli dei punti di riferimento "fissi" per partire. Quindi un po' istinto, un po' esperienza e un po' buon senso.
Se tu fossi un bambino di 9 anni...ti avrebbero dato la racchetta in mano e ti avrebbero detto per un mese "cerca di prenderla" (la palla).
Essendo tu...oltre i 12 anni, ti hanno dato la racchetta in mano, te l'hanno messa in posizione e ti han detto ugualmente "cerca di prenderla".
Se il maestro è uno veloce e i bipedi (voi quattro, i Quattro dell'Ave Maria) sufficientemente svegli...oltre a tener in mano la racchetta vi ha detto anche a spanne come correr incontro alla palla e prenderla a sberle. Ok?
Come sei con i piedi, rispetto alla direzione della palla, si chiama stance. La posizione dei piedi è importante perché è la "piattaforma di tiro”.
Visto che le immagini son sempre le stesse…ecco cosa pubblicano qui (fatto bene da Tennistecnica):
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Pertanto rivedi con attenzione quello che hai affermato prima, ragionaci e poi ne discutiamo.
Anche per le impugnature prendiamo a prestito un lavoro già fatto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e, come noterai, nella colonna di destra, son descritte tutte le altre impugnature per altri swing (servizio, rovescio a una mano, rovescio a due mani).
Insomma, ci son 4 stance di base per dritto, un paio per il rovescio, due o tre per il servizio (dipende dai punti di vista) e un’infinità di soluzione intermedie. Per le impugnature idem: con un’infinità di soluzioni intermedie.
Quando avrai finito il corso e, magari speso qualche annetto sui campi…ti auguro di saper giocare con tutti gli stance e tutte le impugnature. Chi fa agonistica DEVE saperlo fare.
Ma, campione o principiante, ognuno ha il proprio swing naturale (preferito) con quello stance, quella impugnatura e quel modo di muovere la racchetta.
Vedi quindi - per adesso - di introdurre il minor numero possibilile di variabili al tuo swing, soprattutto ora che stai imparando. Semplificati al massimo le cose e cerca di non fissare errori bensì alcuni passaggi cardine. La scelta di un maestro è l’ideale e non temere: fai sempre domande e fatti spiegare tutto! Guadagnerai tempo prezioso e ti aiuterà tantissimo a capire "i perché del tennis”.