Torneo della palazzina C; Devo giocare contro quel maledetto inquilino del 4° piano che ha appena cambiato la terza auto in 2 anni (io invece la terza ........ finanziaria). E' sempre ben vestito, gentile, sorridente ma con quel tocco di latente superiorità che mi da tanto, ma tanto fastidio. Di qualsiasi sport parli LUI ne sa più di te, lo ha praticato a livello semiprofessionale e snocciola nomi e cognomi di persone con cui ha gareggiato e, ovviamente, vinto .
E quella parlata, sempre intrisa di falsa modestia, di attimi di sospensione nel momento in cui aspetti l'epilogo del suo discorso, di false richieste sul tuo stato di salute per poi manco ascoltare la risposta. Ebbene codesta persona potrebbe pagare il fio perché il giudice arbitro (Il grasso pensionato del 6° piano) me lo ha messo sotto la mani ( o la racchetta).
Primo turno, sono testa di serie (per sorteggio ) e se vinco parteciperò direttamente (senza spareggi) allo Slam finale: Il grandioso TORNEO DEL COMPLESSO " I CIPRESSI" che voi tutti conoscerete . Conosco gli altri partecipanti; quelli del mio pianerottolo mi fanno un baffo e l'unico che poteva crearmi qualche problema, il poliziotto del 1° piano, è stato trasferito .. Tra me e la gloria c'è solo LUI; quel pseudo iosotuttoefacciotuttobeneemegliodite che da solo un anno gioca a tennis e che, con quel suo odioso nonchalance", afferma " Me la cavicchio, un paio di games con il maestro li tiro su, ma sto migliorando" .... IO con il maestro non ci ho MAI giocato nè tantomeno penso di farlo...troppa differenza ( e poi si fa pagare!!!).....
Che si fa in questi casi? Si va in campo e si gioca come si sa oppure studi quel maledetto avversario e di conseguenza regoli il tuo gioco? Ecco il dilemma ed il quesito che pongo a tutti gli amici del Forum? Bisogna giocare con quello che si ha a prescindere dall'importanza del risultato o il fine giustifica i mezzi e quindi vincere è l'unica cosa che conta anche a costo di non divertirsi o ci si diverte solo quando si vince?
P.S. La storia dell'inquilino fighettino è inventata ed ogni cosa o avvenimento che possano essere accaduti che siano simili a quanto sopradescritto sono da ritenersi puramente casuali
E quella parlata, sempre intrisa di falsa modestia, di attimi di sospensione nel momento in cui aspetti l'epilogo del suo discorso, di false richieste sul tuo stato di salute per poi manco ascoltare la risposta. Ebbene codesta persona potrebbe pagare il fio perché il giudice arbitro (Il grasso pensionato del 6° piano) me lo ha messo sotto la mani ( o la racchetta).
Primo turno, sono testa di serie (per sorteggio ) e se vinco parteciperò direttamente (senza spareggi) allo Slam finale: Il grandioso TORNEO DEL COMPLESSO " I CIPRESSI" che voi tutti conoscerete . Conosco gli altri partecipanti; quelli del mio pianerottolo mi fanno un baffo e l'unico che poteva crearmi qualche problema, il poliziotto del 1° piano, è stato trasferito .. Tra me e la gloria c'è solo LUI; quel pseudo iosotuttoefacciotuttobeneemegliodite che da solo un anno gioca a tennis e che, con quel suo odioso nonchalance", afferma " Me la cavicchio, un paio di games con il maestro li tiro su, ma sto migliorando" .... IO con il maestro non ci ho MAI giocato nè tantomeno penso di farlo...troppa differenza ( e poi si fa pagare!!!).....
Che si fa in questi casi? Si va in campo e si gioca come si sa oppure studi quel maledetto avversario e di conseguenza regoli il tuo gioco? Ecco il dilemma ed il quesito che pongo a tutti gli amici del Forum? Bisogna giocare con quello che si ha a prescindere dall'importanza del risultato o il fine giustifica i mezzi e quindi vincere è l'unica cosa che conta anche a costo di non divertirsi o ci si diverte solo quando si vince?
P.S. La storia dell'inquilino fighettino è inventata ed ogni cosa o avvenimento che possano essere accaduti che siano simili a quanto sopradescritto sono da ritenersi puramente casuali