Né il muro né il materasso hanno corde, né tantomeno flettono e torcono su tutti gli assi tridimensionali, quindi l'esempio è senza senso.
Quello che ti sfugge -e/o che continui ad ostinarti a non considerare- è proprio il punto della rigidità torsionale, dei punti di flessione del telaio, dei materiali che lo compongono compresi quelli con funzione ammortizzante (che non intervengono se non in misura frazionale sulla flessione longitudinale ma intervengono sempre nell'interazione con la corda), delle frequenze vibranti proprie del telaio (influenzate da rigidità e massa, non certo dal profilo), delle diverse corde e della loro interazione coi diversi telai, con forature diverse -ed eseguite con metodi diversi- anche a parità di pattern.
Parli di esperimenti -peraltro già condotti- dei quali non conosci minimamente né i principi né i risultati.
Per ottenere i risultato che dici, bisognerebbe che non solo i due telai avessero pari peso e bilanciatura (e corde e tensione), ma tutto, assolutamente tutto...esclusa la flessione, ma incluso il profilo..
Perchè se cambi il profilo -o la sagomatura dello stesso- viene subito a variare la stabilità torsionale, e con esso la risposta dinamica del telaio.
Ergo, non è vero che la sola flessione influisce sulla capacità di assorbimento dell'insieme telaio-
corde-braccio...
Non hai la minima idea di punto nodale (punto del piatto in cui la vibrazione è vicina o pari a zero), coefficiente di restituzione (COR, secondo degli sweetspot di un telaio, quello con la maggiore resa delle corde) o COP (centro di percussione, quello in cui viene inviata la minor quantità di shock alla mano che impugna il telaio), ma insisti nel perorare le tue convinzioni (sbagliate).
Continuare una discussione, a queste condizioni, è sterile e di nessun interesse (né per me né tantomeno per chi è costretto a leggerci...
), per cui direi che potremmo entrambi piantarla qui...cosa che per conto mio puoi dare per scontata.
Aristammi bene...