Salve a tutti,
leggo il forum da un po' di tempo ma questa è la prima volta che scrivo! Ho ripreso a giocare a tennis da circa un annetto, dopo essere stata ferma per tre anni per vari motivi, e aver giocato circa 3/4 anni in precedenza. I primi sei mesi sono stati necessari per riprendere tutto quello che avevo perso e, più o meno da settembre (con pausa gennaio/febbraio), sto giocando regolarmente con gli iscritti al mio circolo, dalle due alle tre volte a settimana.
Dal mese di aprile sono stata inserita nella squadra per disputare il torneo UISP a cui si è iscritto il circolo. Diciamo che sono una buona giocatrice da fondo campo, a rete me la cavo, e la prima di servizio, quando entra, è molto forte (da buona ex-pallavolista), mentre sulla seconda caliamo un velo pietoso...
Scusate la lunga premessa, era giusto per farvi capire la situazione. Al momento ho disputato due incontri: il primo con una ragazza che giocava davvero forte, il secondo con una, invece, che era a un livello nettamente inferiore al mio.
Durante il primo incontro il ritmo è stato piuttosto elevato: scambi lunghissimi, palle corte, corse a dx e a sx. Abbiamo giocato per un'ora e mezza e alla fine ero distrutta. Ovviamente avevo il braccino, sono riuscita a tirare soltanto un paio di vincenti e per il resto sono stata in difesa e ho palleggiato tutto il tempo, cercando di fare meno errori possibili. Dopo il primo set vinto a zero, ho perso il secondo e terzo al tie-break. Potevo vincere ma non ho retto di testa. Alla fine sono stata comunque contenta: mi è sembrato di giocare un tennis decente.
Il secondo incontro, invece, l'ho vinto in 40 minuti regalando solo un game all'avversaria. Però che fatica! Non sono mai entrata in "palla", mi arrivavano queste palle alte che non riuscivo ad abbassare, a rete ho fatto una cavolata dietro l'altra, ho messo dentro solo tre prime di servizio, cercavo di forzare almeno sul diritto e il braccio non mi andava... Insomma, ho giocato davvero male, al di sotto del livello del mio gioco abituale, e di molto. Non solo, durante gli unici due scambi lunghi che abbiamo fatto, sono io quella che alla fine ha tirato la palla in rete e, soprattutto, sono rimasta senza fiato, con le gambe che tremavano e il cuore in gola. Le mie compagne di squadra mi hanno detto che ero irriconoscibile...
Secondo voi come sono possibili due prestazioni così diverse? E soprattutto: perché gioco male con chi gioca peggio e meglio con chi è più forte di me? Non me lo so proprio spiegare...
Inoltre, vorrei sapere, magari dai più esperti, se c'è un modo di eliminare quella fastidiosa sensazione di tensione tutte le volte che si entra in campo in un torneo (non sono i primi che faccio) e che mi impedisce di rendere al meglio. Che cosa pensate e/o fate per riacquistare un po' di tranquillità?
Grazie in anticipo a tutti quelli che mi vorranno leggere e magari intervenire!
P.S. Scusate la lunghezza...
leggo il forum da un po' di tempo ma questa è la prima volta che scrivo! Ho ripreso a giocare a tennis da circa un annetto, dopo essere stata ferma per tre anni per vari motivi, e aver giocato circa 3/4 anni in precedenza. I primi sei mesi sono stati necessari per riprendere tutto quello che avevo perso e, più o meno da settembre (con pausa gennaio/febbraio), sto giocando regolarmente con gli iscritti al mio circolo, dalle due alle tre volte a settimana.
Dal mese di aprile sono stata inserita nella squadra per disputare il torneo UISP a cui si è iscritto il circolo. Diciamo che sono una buona giocatrice da fondo campo, a rete me la cavo, e la prima di servizio, quando entra, è molto forte (da buona ex-pallavolista), mentre sulla seconda caliamo un velo pietoso...
Scusate la lunga premessa, era giusto per farvi capire la situazione. Al momento ho disputato due incontri: il primo con una ragazza che giocava davvero forte, il secondo con una, invece, che era a un livello nettamente inferiore al mio.
Durante il primo incontro il ritmo è stato piuttosto elevato: scambi lunghissimi, palle corte, corse a dx e a sx. Abbiamo giocato per un'ora e mezza e alla fine ero distrutta. Ovviamente avevo il braccino, sono riuscita a tirare soltanto un paio di vincenti e per il resto sono stata in difesa e ho palleggiato tutto il tempo, cercando di fare meno errori possibili. Dopo il primo set vinto a zero, ho perso il secondo e terzo al tie-break. Potevo vincere ma non ho retto di testa. Alla fine sono stata comunque contenta: mi è sembrato di giocare un tennis decente.
Il secondo incontro, invece, l'ho vinto in 40 minuti regalando solo un game all'avversaria. Però che fatica! Non sono mai entrata in "palla", mi arrivavano queste palle alte che non riuscivo ad abbassare, a rete ho fatto una cavolata dietro l'altra, ho messo dentro solo tre prime di servizio, cercavo di forzare almeno sul diritto e il braccio non mi andava... Insomma, ho giocato davvero male, al di sotto del livello del mio gioco abituale, e di molto. Non solo, durante gli unici due scambi lunghi che abbiamo fatto, sono io quella che alla fine ha tirato la palla in rete e, soprattutto, sono rimasta senza fiato, con le gambe che tremavano e il cuore in gola. Le mie compagne di squadra mi hanno detto che ero irriconoscibile...
Secondo voi come sono possibili due prestazioni così diverse? E soprattutto: perché gioco male con chi gioca peggio e meglio con chi è più forte di me? Non me lo so proprio spiegare...
Inoltre, vorrei sapere, magari dai più esperti, se c'è un modo di eliminare quella fastidiosa sensazione di tensione tutte le volte che si entra in campo in un torneo (non sono i primi che faccio) e che mi impedisce di rendere al meglio. Che cosa pensate e/o fate per riacquistare un po' di tranquillità?
Grazie in anticipo a tutti quelli che mi vorranno leggere e magari intervenire!
P.S. Scusate la lunghezza...