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ATP 1000 Roma (30)

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Promemoria primo messaggio :

ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 Roma_b11 - Rome - Italy

14 – 20 maggio

Name: Internazionali BNL d'Italia
Category: ATP World Tour Masters 1000
Surface: Clay

Vincitore 2011: Novak Djokovic


ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 Cattur54
(image by ATP off site)

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per il meccanismo "perverso" del calcolo punti conquistati/da difendere (anno in corso vs anno precedente) RF - che era 3° nell' ATP Ranking del 7 maggio - con la vittoria a Madrid ha superato anche se di poco Nadal (ATP R al 14 maggio: 9430 vs 9105) Wink

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errex ha scritto:

per il meccanismo "perverso" del calcolo punti conquistati/da difendere (anno in corso vs anno precedente) RF - che era 3° nell' ATP Ranking del 7 maggio - con la vittoria a Madrid ha superato anche se di poco Nadal (ATP R al 14 maggio: 9430 vs 9105) Wink

GRAZIE!

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archery57 ha scritto:
nanobabbo8672 ha scritto:
ora c'è lo svizzero n.2

Scusate la domanda OT ma come ha fatto Federer a passare al n°2?
Non ho avuto l'impressione che Nadal perdesse tornei a nastro e, oltre tutto, mi pareva che lo svizzero avesse giocato di meno.
Se non "sporchiamo" troppo il thread qualcuno può sintetizzarmi che è successo?
Grazie
Diego


chiedo venia archery... io intendo il secondo giocatore svizzero, non lo svizzero che è numero 2 del mondo... una simpatica coincidenza: seppi ora affronterà wawrinka, poi se vince federer... ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 622327

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ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 Roma10 Roma - Italia


la giornata di ieri secondo Yahoo/Eurosport

ROGER FEDERER b. CARLOS BERLOCQ 6-3 6-4
Che la terra sia rossa o sia blu a Roger Federer interessa poco. Perché quando si gioca a tennis come sa fare lui la superficie conta fino a un certo punto. Ne sa qualcosa Carlos Berlocq, argentino classe 1983 che viene spazzato via nel secondo turno degli Internazionali d'Italia dalla tecnica dello svizzero in due set senza storia. Il recente vincitore del Masters di Madrid si impone con il punteggio di 6-3 6-4 dando continuità - anche a Roma - al bel gioco espresso sull'insolita terra. Nel terzo turno Federer se la vedrà con lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, qualificatosi grazie al 6-4 6-1 ai danni di Gael Monfils.

MARCEL GRANOLLERS b. FABIO FOGNINI 6-3 6-4
Un Fognini molto falloso saluta il Foro Italico al secondo turno, cadendo in due set contro lo spagnolo, numero 26 del mondo. Granollers sfrutta subito l'occasione fornita da un grave passaggio a vuoto dell'azzurro piazzando il primo break dell'incontro nel terzo game e allunga poi strappando il servizio una seconda volta: Fognini recupera fino al 3-4, ma lo spagnolo riprende a giocare un gran tennis e vola via per chiudere 6-3. L'azzurro prova a ribaltare l'inerzia del match con un break in avvio di secondo set, ma Granollers pareggia presto i conti e si procura anche 3 palle break in vantaggio 4-3: Fognini riesce ad annullarle, firma il 4-4, ma paga poi il grande sforzo uscendo tristemente di scena.

RICHARD GASQUET b. PAOLO LORENZI 6-3 6-2
Non era difficile pronosticare il risultato dell'incontro tra Paolo Lorenzi e Richard Gasquet. L'azzurro era wild card e aveva già sfiorato l'impresa eliminando Nukolay Davydenko. Questa volta deve cedere il passoalla testa di serie numero 16 del torneo, tanto solido al servizio da mettere a segno 8 ace e non concedere palle break. Per il tennista italiano non è possibile arginare il tennis dell'avversario, che passa quindi il turno.

TOMAS BERDYCH b. LUKASZ KUBOT 6-4 6-1
Reduce da un ottimo torneo a Madrid, che l'ha visto a un passo dal titolo contro il sempreverde roger Federer, Tomas Berdych conferma il buon momento di forma e avanza eliminando Lukasz Kubot. In realtà il polacco dà una grande mano alla testa di serie numero 7: non è decisamente in giornata e soprattutto il servizio non entra. E se parti male, è difficile riuscire a giocare.

JUAN MARTIN DEL POTRO b. MIKHAIL YOUZHNY 6-4 6-2
Nessun problema nemmeno per Juan Martin Del Potro. La testa di serie numero 10 si libera di Youzhny in nemmeno un'ora e mezza di gioco mostrando un tennis solido e freddezza nell'unico momento difficile della partita, quando concede la sola palla break dell'incontro.

ANDREAS SEPPI b. JOHN ISNER 2-6 7-6(5) 7-5
Fortunatamente per l'Italia c'è ancora Andreas Seppi in gara. L'altoatesino conquista gli ottavi di finale eliminando John Isner in quasi tre ore di gioco. Isner è abituato alle maratone, ma Andreas non si fa intimidire e gioca regolare, resistendo alle bordate al servizio dell'avversario (15 ace). alla fine farà un solo break, quel tanto che basta nel finale di gara per evitare il secondo tiebreak e portare a casa l'incontro.

RAFAEL NADAL b. FLORIAN MAYER 6-1 7-5
Tornato a giocare sulla "sua" terra, quella rossa, così diversa da quella blu madrilena, Rafael Nadal accede agli ottavi di finale senza troppi patimenti. Il maiorchino ha di fronte un avversario che nel primo set non è assolutamente in grado di contrastare il gioco rapido di Nadal e il set finisce infatti molto alla svelta. Poi però il tedesco si riprende e riesce a frenare l'emorragia di break : se ne fa fare solo uno, ma resta lì attaccato al mancino di Manacor. Quando Nadal va a servire per il match, un piccolo brivido fa tremare i suoi tifosi: Nadal è sotto 0-30 e il controbreak è vicino, ma con tre punti consecutivi va a conquistarsi il match point, che chiude con un urlo liberatorio.



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Murray vs. Gasquet
foto in tempo reale inviate da Uolter74


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WOW! Abbiamo pure l'inviato!! Shocked Shocked Shocked
Grazie Uolter cheers

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gia' Archie

e sono ovviamente di Uolter74 anche le foto di Del Potro di ieri Wink

https://www.passionetennis.com/t8451p690-juan-martin-del-potro-fans-club


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Very Happy
Finita la pacchia per me oggi si torna a lavoro..... Sad

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ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 Roma10 Roma - Italia


ATP  1000  Roma  (30) - Pagina 2 Seppi25


Seppi immortale: annulla sei match point e vola ai quarti di finale



QUARTI DI FINALE

(7) T Berdych (CZE) b. (12) N Almagro (ESP) 76(3) 63
(1) N Djokovic (SRB) b. (14) J Monaco (ARG) 46 62 63
(6) D Ferrer (ESP) b. (11) G Simon (FRA) 60 76(5)
(16) R Gasquet (FRA) b. (4) A Murray (GBR) 67(1) 63 62
(2) R Nadal (ESP) b. M Granollers (ESP) 61 61
A Seppi (ITA) b. S Wawrinka (SUI) 67(1) 76(6) 76(6)
(5) J Tsonga (FRA) b. (10) J Del Potro (ARG) 64 61
(3) R Federer (SUI) b. J Ferrero (ESP) 62 57 61


da TWI (n.d.r.)




Leggendaria rimonta dell´altoatesino che si impone in tre incredibili tiebreak contro Wawrinka

Straordinario Andreas Seppi! Dopo l’impresa di ieri contro John Isner, il giocatore altoatesino riesce a conquistare i quarti di finale degli Internazionali d’Italia, superando il numero 20 del mondo Stanislas Wawrinka, con il punteggio di 6-7(1) 7-6(6) 7-6(6), maturato in una battaglia durata tre ore e 21 minuti. Un’altra incredibile rimonta, che questa volta assume tinte da leggenda, con addirittura sei match point annullati: uno nel secondo tie break, due sul 3-5, nel set decisivo e altri tre consecutivi nel tiebreak finale. Una vittoria da record!

Una partita sicuramente non bella, in cui gli errori sono stati molto più numerosi rispetto ai vincenti e che Wawrinka ha indubbiamente gettato via. Ma comunque, quella di Seppi è vittoria di cuore e di testa, ottenuta dopo aver sprecato l’occasione di vincere il primo set, con il servizio a disposizione sul 5-4 ed aver gettato al vento anche un break di vantaggio nella seconda e nella terza partita. Proprio le tante occasioni avute e gettate al vento, aumentano la portata dell’impresa di Seppi, che non si è disunito ed è rimasto sempre concentrato, lasciando scivolare gli eventi sfortunati e pensando al punto successivo, anche quando poteva essere l’ultimo, senza farsi condizionare dagli eventi sfavorevoli e da un avversario che cercava di metterla in “rissa” e che esultava smodatamente dopo ogni punto, provocando anche l’ira dello stadio Pietrangeli, che alla fine si è rivelato un fattore importante nella rimonta di Seppi.

Sin dalle prime battute si capisce che sarà una partita molto diversa da quella di ieri. Più dispendiosa dal punto di vista fisico, con tantissimi scambi lunghi e molti meno vincenti. Se ieri contava soprattutto servire bene e sfruttare le poche occasioni, oggi è importante rimanere regolari da fondo e sbagliare meno dell’avversario. Nonostante questa sia la dodicesima sfida tra Seppi e Wawrinka, l’avvio è di studio: ne viene fuori una prima metà di set equilibrata, non brillantissima, con i giocatori più attenti a non concedere chance all’avversario, che non a costruirsi occasioni per portarsi in vantaggio. Il primo a tentare di forzare il ritmo del palleggio è lo svizzero, ma la scelta si rivela azzardata, visto che il suo bel rovescio va fuori giri sui back lenti proposti da Seppi. Tre errori non forzati con quello che dovrebbe essere il suo colpo migliore costano il break a Wawrinka nel settimo gioco. Andreas capisce che la giornata del suo avversario non è delle migliori e prova a rimanere solido, addormentando anche un po’ lo scambio. Purtroppo per lui Wawrinka è fortunato e si conquista una palla dell’immediato contro break, scheggiando la riga con il diritto. Seppi però è in fiducia e si vede, piazza una gran prima, con cui si apre il campo, prima di affondare con il diritto e conquistare il primo dei tre punti di fila che gli permettono di confermare il proprio vantaggio. Al momento di servire per il parziale però, Seppi accusa un brutto passaggio a vuoto e concede il servizio a zero con addirittura tre errori gratuiti, tra cui un doppio fallo. Purtroppo al tiebreak Seppi dà il peggio di sé, regala subito due minibreak con errori piuttosto marchiani e non riesce a contrastare le accelerazioni di Wawrinka, che nella stretta finale ha aumentato l’incisività dei suoi colpi ed ha distribuito le accelerazioni con maggior raziocinio, dopo essersi costruito il punto con opportuni cambi di ritmo e di traiettoria, che gli hanno “fruttato” anche diversi gratuiti dell’avversario. Il 7-1 del tiebreak è risultato severo, ma giusto, per un Seppi sparito dal campo, proprio sul più bello.

Come ieri però, anche oggi l’italiano, dopo aver perso male il primo set, riesce a rimanere in partita e sul 2-1 in suo favore incassa i regalissimi di Wawrinka, che cede alla seconda palla break, al termine di un game da incubo per l’ex numero 9 del mondo. Seppi non riesce a trovare continuità ed il suo tennis appare decisamente in confusione. Un attacco prevedibile offre a Wawrinka il passante che vale la palla del contro break, subito concretizzata, grazie ad un brutto back di Andreas, che atterra in corridoio. La partita vive una fase di stanca, il livello(mai eccelso) scende di molto e gli errori arrivano a grappoli da entrambe le parti. L’unico momento divertente lo regala l’altoatesino, che si esibisce in uno spettacolare tweener , che manda in visibilio lo stadio Pietrangeli. Sul 4-4, Seppi annulla, con l’aiuto del suo avversario, una delicatissima palla break. Nel game successivo, l’altoatesino arriva anche a due punti dal match, ma al termine dello scambio più lungo dell’incontro, Wawrinka piazza un gran diritto vincente e toglie le castagne dal fuoco. La partita si infiamma sul 5 pari, con Seppi ad esaltare il pubblico e soprattutto ad annullare ancora due palle break consecutive, mostrando di essere ancora perfettamente dentro al match, nonostante le tante occasioni gettate al vento. E’ ancora il tiebreak a fare da spartiacque: lo svizzero apre il gioco di spareggio con due vincenti ed un ace(, ma Seppi reagisce bene ed infila quattro punti consecutivi, sfruttando i regali di Wawrinka. Purtroppo la fortuna non sorride all’italiano ed il nastro corregge in maniera decisiva una smorzata dell’elvetico, che recupera così il minibreak di svantaggio. Seppi non si scompone e sale 5-4, salvo incassare due servizi vincenti che mandano Wawrinka a match point. Lo svizzero provoca il pubblico, invitandoli a sostenere con maggior forza l’altoatesino, con il risultato di attirare su di sé un’ovvia bordata di fischi. Il matchpoint viene annullato da Seppi con un servizio vincente, prima che due errori millimetrici del numero due svizzero, regalino il parziale all’italiano, che conquista il terzo set, con lo stadio che urla il suo nome e si prepara alla battaglia finale.

Nel set decisivo Seppi dà l’impressione di avere più benzina in corpo rispetto al suo avversario, che al contrario appare decisamente in confusione. Uno dei soliti errori di misura dello svizzero, offre all’italiano un’importante palla break nel terzo gioco, capitalizzata con un bel passante stretto di diritto, che fa esplodere per l’ennesima volta il Pietrangeli. Il vantaggio fa tremare ancora il braccio di Seppi ed arrivano due palle del contro break: diritto vincente ed ace, parità! Purtroppo però arrivano altri due errori gravi e il break è restituito. Dopo aver sciupato l’ennesimo vantaggio Seppi entra in rottura prolungata e comincia a sbagliare troppo, trovandosi sotto 0-40 nel sesto game. Le prime due palle break vanno via con il servizio, ma sulla terza Wawrinka pizzica una riga con un lob in recupero e centra il break. Sembra finita, Wawrinka sale tranquillamente sul 5-2 e si procura altri due match point sul 5-3, questa volta consecutivi e sul suo servizio, ma li sciupa malamente. Seppi allora ci crede, mette a segno il colpo più bello del suo incontro con un gran passante di diritto e trova l’incredibile contro break sull’ennesimo errore dello svizzero. Il Pietrangeli diventa una bolgia infernale, l’italiano è galvanizzato ed inizia a spingere come quasi mai aveva fatto nel corso della partita. L’inerzia sembra dalla parte di Seppi, ma per la terza volta nella partita il nastro è svizzero e regala un punto a Wawrinka, che sul 6-5 in su favore, si porta 0-30, a due punti dal match, ma Andreas gioca da campione e trascina il match al terzo, decisivo, tie break. L’avvio di Seppi è straordinariamente aggressivo ed efficace: una volee vale il minibreak in apertura, due buoni servizi equivalgono al 3-0. Ancora una volta l’italiano scompare quando è ad un passo dalla vittoria: gli errori in serie di Seppi valgono a Wawrinka sei punti consecutivi, ed altri 3 match point. Qui succede l’impensabile: Wawrinka riesce a sciupare anche queste tre palle match e con il quarto errore consecutivo concede a Seppi il primo insperato match point, che Andreas gioca con pazienza, trovando l’errore di diritto svizzero, che vale i quarti di finale e la sfida con Federer. Brutta figura poi di Wawrinka, che non stringe la mano all'azzurro, poi sconfitto nel doppio con Bracciali.

Seppi è il dodicesimo italiano dell’era Open ad approdare ai quarti di finale al foro italico, il primo dal 2007, anno di grazia di Filippo Volandri, che riuscì ad issarsi sino alla semifinale. Dal 1969, prima dell’altoatesino, hanno centrato almeno i quarti di finale: Bertolucci(1972 e 73), Barazzutti(1973,76,80), Adriano Panatta(1976,77,78,79,81), Zugarelli(1977), Ocleppo(1979), Claudio Panatta(1984), Cancellotti(1984), Canè(1987), Camporese(1989,90), Gaudenzi(1994,96) e Volandri (2003,2007).

Grazie alla contemporanea vittoria di Flavia Pennetta, un altro dato storico si aggiunge alla lista: era dal '94 che un maschio e una femmina italiani non raggiungevano contemporaneamente i quarti di finale al Foro (quarta volta nella storia in totale), dai tempi di Gaudenzi e Serra Zanetti, poi eliminati da Sampras ed Habsudova.

Non sarà solo la sfida con Federer il premio per il grande torneo di Seppi, visto che da lunedì, l'altoatesino sarà al numero 25 del mondo, suo nuovo best ranking. Un risultato meritatissimo per un ragazzo di rara umiltà, la cui tenacia e abnegazione, gli hanno permesso di arrivare ad un livello, che forse nemmeno il più ottimista tra i suoi estimatori, pensava potesse raggiungere.


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la giornata di ieri secondo Yahoo/Eurosport

DJOKOVIC-MONACO 4-6 6-2 6-3

Che Novak Djokovic non sia al top della forma non è un mistero per nessuno. Quello che però stupisce è vedergli perdere il primo set, in controtendenza rispetto a quanto normalmente accade, ossia vedere un Nole agguerrito nella prima parte di gara, per poi passare a una tattica più al risparmio nel resto del match. Questa volta l'andamento dell'incontro è diverso e, dopo aver spaccato una racchetta al termine del primo set, il numero 1 del mondo è costretto a inseguire. Bisogna dire che Juan Monaco è in buone condizioni e gioca una gran partita, facendo correre il serbo e dandogli parecchio filo da torcere. Anche l'orario non è dei migliori: giocare all'ora di pranzo sotto il sole di Roma non è la situazione ideale e 2:20 di incontro sono spossanti per tutti. Resta il merito a Monaco di aver dato vita a un bel match con un avversario decisamente temibile e contro cui non si ha nulla da perdere.

"Ho giocato inizialmente troppo sulla difensiva e lui aveva più ritmo - spiega Djikovic al termine dell'incontro - Poi anch'io ho trovato la soluzione ed è andata meglio. È stata una partita molto strana. Anche oggi avevamo difficoltà a giocare col vento. Certo le condizioni atmosferiche erano le medesime per entrambi, ma lui ha trovato la soluzione meglio di me nella prima parte. Non mi aspettavo di certo una partita facile. Sapevo della sua preferenza per questa superficie. Ma dopo aver spaccato la racchetta è cambiato il gioco per me. Non è stata la prima racchetta che ho rotto e non sarà l'ultima. Spero soltanto che i bambini non abbiano fatto caso a questo gesto".

BERDYCH-ALMAGRO 7-6(3) 6-3

Grande merito va anche a Tomas Berdych, che invece sta attraversando una condizione strepitosa e continua a conquistare vittorie. Ottima è quella ottenuta contro la testa di serie numero 12 Nicolas Almagro, terraiolo puro, che lo trascina al tiebreak nel primo set, ma con scarsa efficacia, mentre nel secondo offre sicuramente meno resistenza e soprattutto è meno aggressivo nei turni di battuta del ceco, che approda così ai quarti di finale.

FERRER-SIMON 6-0 7-6(5)

Sembrava tutto in discesa il match di David Ferrer contro Gilles Simon, ma niente è mai come sembra. Dopo un primo set passeggiata per lo spagnolo, che non sbaglia praticamente niente, ecco che il francese finalmente ingrana e rende la vita più difficile all'avversario. Cos', con una doppia serie di break e controbreak, si arriva al tiebreak, dove alla fine ha la meglio la testa di serie numero 6.

GASQUET-MURRAY 6-7(1) 6-3 6-2

Non è decisamente la stagione di Andy Murray. Lo scozzere rimane sempre un incompiuto, quello che potrebbe dare del filo da torcere ai Big Three per diventare veramente uno dei Fab Four, ma non ce la fa. Il lavoro con Ivan Lendl non sta evidentemente dando i frutti sperati e così ancora una volta il numero 4 del mondo esce di scena dopo un match con un giocatore sulla carta inferiore a lui. In realtà Gasquet è un cliente scomodo per tutti e la sua vittoria è la dimostrazione di come non vada mai sottovalutato nessuno. Nel primo set Murray è avanti di un break, poi si fa rimontare, ma il tiebreak non lascia spazio all'avversario. Nel resto dell'incontro, però, l'impressione che dà è quella di un giocatore nervoso e che nei momenti chiave fa scelte tattiche sbagliate. E il francese ne approfitta.

NADAL-GRANOLLERS 6-1 6-1

Non c'erano molte speranze per Marcel Granollers di avere la meglio nel derby spagnolo con Rafael Nadal. E infatti il pronostico non si sovverte: il maiorchino in un'ora e mezza di gioco elimina il suo avversario, superando agevolmente i pochi momenti di difficoltà che ha. Il numero 3 del mondo, infatti, concede tre palle break all'avversario in tutto il match, ma le salva tutte e c'è ben poco da dire del resto dell'incontro. Il test vero sarà nel prossimo match, contro Tomas Berdych, che alla finale di Madrid ha messo in difficoltà Roger Federer.



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Ormai si può dire che non ha proprio più senso parlare di fab4...

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Le sessioni serali avranno anche fascino ma un conto è farle negli slam, tornei in cui i giocatori hanno sempre un giorno di riposo tra una partita e l'altra, altra cosa è farle negli altri tornei in cui il vincente deve ridiscendere in campo neanche 24 ore dopo! Si vanno a creare grandi disparità di trattamento. Tanto per dire le semifinali saranno una alle 14 e l'altra alle 20, 6 ore di differenza in 20 ore sono un'enormità (la finale sarà alle 16)!

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Pienamente d'accordo

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Nostradamis ha scritto:
Le sessioni serali avranno anche fascino ma un conto è farle negli slam, tornei in cui i giocatori hanno sempre un giorno di riposo tra una partita e l'altra, altra cosa è farle negli altri tornei in cui il vincente deve ridiscendere in campo neanche 24 ore dopo! Si vanno a creare grandi disparità di trattamento. Tanto per dire le semifinali saranno una alle 14 e l'altra alle 20, 6 ore di differenza in 20 ore sono un'enormità (la finale sarà alle 16)!


la penso esattamente come te!

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Ma come sta giocando Federer?! O_o

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Impressionante.

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Nadal, Djokovic e Federer in semi!



QUARTI DI FINALE

Lo svizzero distrugge Seppi 6-1 6-2 in 44 minuti! Gasquet cede 76 63 a David Ferrer: affronterà Nadal che ha sconfitto Berdych 64 75. Dura un solo set il quarto di finale tra Djokovic e Tsonga, il n.1 del mondo piega il francese 75 61. Nole: "felicissimo di aver raggiunto di nuovo la semifinale nel Colosseo del Tennis"


R Nadal (ESP) b. (7) T Berdych (CZE) 64 75

Il pensiero razionale batte l'ispirazione. Testa e corsa supportano Nadal contro un Berdych che ha mostrato anche colpi migliori ma con troppe pause tra l'uno e l'altro. E soprattutto giocando senza una strategia definita. Ha provato a cambiare qualcosa, a scendere di più a rete, ma attaccando quasi sempre sul dritto di Rafa e senza angolo con il maiorchino che di polso rialzava l'uncino in top-spin e passava in lungolinea.

Giocare contro un Rafa che resta due metri dietro la riga è come giocare contro il muro. E se al muro non giochi quasi mai il rovescio lungolinea vincere diventa impossibile. Nadal ha giocato davvero alla grande: 34 vincenti e solo 10 errori, percentuali di resa al servizio superiori al 70% con prima e seconda sono i numeri che accompagnano il 64 75 figlio di una prestazione in cui niente è stato lasciato al caso. A partire dal break in avvio che ha segnato un primo set in cui Rafa ha messo in campo 21 prime su 25. Una di queste, con una velenosissima traiettoria esterna, è servita ad annullare una palla break nel quarto gioco. Berdych non è stato nemmeno troppo fortunato: negli ultimi due giochi ha cercato di prendere qualche rischio in più e un paio di accelerazioni sono finite larghe davvero per questione di centimetri. Nel secondo set il ceco ha evitato il break in avvio ma ha comunque strappato il servizio a Rafa salendo 4-2. Qui però sono riemersi i difetti e i limiti strategici del finalista di Madrid, che cede subito il break (4-4) e perde cinque degli ultimi sei game nonostante qualche risposta d'impatto, sia di dritto che col rovescio dal centro, davvero notevole.

Dopo 2 ore e 6, Nadal chiude al terzo match point, con Berdych che mette largo un dritto non impossibile dal centro, e si prepara alla semifinale con Ferrer.


D Ferrer (ESP) b. R Gasquet (FRA) 76(4) 63

"Ferru" gioca un primo set non proprio continuo ma gli alti e bassi di Gasquet fanno la differenza e dettano l'alternanza del punteggio. E' il primo a breakare lo spagnolo (3-2), in un game segnato da una demi-volée un po' fortunata e uno scambio dominato da fondo. Resta troppo dietro, però, e lascia campo a Gasquet che può entrare e chiudere con la volée di rovescio per riportare la parità sul 4-4.

Si arriva così al tiebreak, deciso negli ultimi due punti da una stecca del francese e da una bella difesa di "Ferru" che chiude col dritto nell'angolo sinistro dopo 79 minuti. Si cambiano le maglie in avvio di secondo set: Ferrer in blu, Gasquet in rosso. Ed è proprio l'allievo di Riccardo Piatti a stampare la risposta vincente che gli regala il break nel primo game. Lo restituisce immediatamente, però, con una debole seconda che Ferrer può attaccare per convertire la seconda palla break: 1-1.

Gasquet soffre quando deve servire controsole e su un'altra seconda tutt'altro che irresistibile Ferrer aggredisce, breaka per il 5-3 e va a servire per il match lasciando solo un 15 nell'ultimo gioco.


N Djokovic (SRB) b. J Tsonga (FRA) 75 61

La sfida tra il numero uno del mondo il serbo Nole Djokovic ed il numero 5 il francese Jo Wilfried Tsonga avrebbe dovuto essere il quarto di finale più affascinante e spettacolare di questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia, ma a parte qualche sprazzo dalla metà alla fine del primo parziale, per il resto lo spettacolo è stato abbastanza deludente. Troppo solido e concreto il detentore del titolo e troppo impreciso e discontinuo soprattutto nel secondo set il francese, che prima di oggi era in vantaggio per 5 a 4 su Nole e che soprattutto lo batté nei quarti di finale degli Australian Open vendicando la sconfitta della finale del 2008 sempre nella terra dei canguri. Quest’oggi è finita 75 63 in appena un’ora e 23 minuti tra qualche fischio del pubblico del campo centrale del Foro, ancora una volta esaurito, che avrebbe gradito una maggiore consistenza da parte dello svizzero.


Primo set
L'inizio della partita è costellato da errori. Nole non vuole ripetere lo sbaglio del turno precedente, quando prima di entrare in partita contro Monaco dovette spaccare una racchetta e perdere un set. Quest’oggi parte con un piglio diverso brekkando alla prima occasione il suo avversario e portandosi di slancio sul 3 a 1. Dopo di che Tsonga reagisce, si procura una palla per il contro-break e grazie ad un errore di rovescio di Nole se lo riprende per il 2 a 3. La partita si tiene a galla su singole fiammate, il francese va a servire e va fuori giri di rovescio e ridà subito tre palle break al suo avversario. Alla seconda sbaglia di rovescio e siamo 4 a 2 Nole. “Jo” riprende a martellare soprattutto di rovescio e tra un “vai Jo ed un daje Nole” ritrova il break e si riporta 3 a 4. Poi si va avanti senza break fino al 5 a 4 e servizio per il francese, intanto sul Foro arrivano le nuvole a coprire il sole e sull'alta tribuna stampa (quest’anno hanno tolto i “famigerati” braccialetti ed accedervi è molto più semplice) è ora d'infilarsi il maglioncino. Dopo un grandissimo scambio incrociato Nole sbaglia e si va 30 pari, grande smorzata di dritto del colored e siamo 40 pari, il pubblico finalmente inizia a scaldarsi, “Jo” accelera prima di dritto e poi di rovescio e si procura un'altra importantissima palla break, ma Nole la annulla e vince il games per il 6 a 5. Va a servire Jo e Nole sullo 0 a 30 recupera una bella palla corta con un tocchettino di dritto incrociato e si procura tre set point. Il secondo Tsonga lo annulla con una pregevole veronica di rovescio, il terzo con una prima all'incrocio delle righe che Nole può solo toccare. Al quarto poi il francese che ha nel proprio gioco esasperato insiti dei momenti di “pazzia” commette un doppio fallo e concede il parziale, ma in pratica anche l’incontro, a Nole.


Secondo set
Seconda parte di gara completamente diversa con Nole che scappa subito sul tre a zero ed è ancora un altro doppio fallo di Tsonga a far prendere il primo break del parziale al serbo. A 15 arriva anche il secondo break e praticamente non si gioca più e dalle tribune arriva qualche fischio rivolto verso il francese che appare sempre più svogliato e con un ace Nole si porta sul 5 a 0. Jo riesce, finalmente, a tenere il servizio ma nel game successivo Nole chiude la pratica e può alzare le braccia al cielo. A caldo incalzato da Giorgio Di Palermo (l’intervistatore post match da bordo campo) Nole esprime, in un quasi perfetto italiano, tutta la sua gioia per essere di nuovo in semifinale a Roma: “Mi aspettavo che sarebbe stata una partita difficile, ed in effetti il primo set l’è stato. Lui ha un gran servizio ed un bel dritto con i quali mi ha messo in difficoltà. Poi mi è andata bene. Sono contentissimo di aver raggiunto di nuovo la semifinale nel “Colosseo del tennis”


Federer (Svi) b. Seppi (Ita) 6-1 6-2

Forse le gemelline stavano aspettando il papà per addormentarsi, perchè senza di lui magari non riescono a prendere sonno. Fatto sta che il Federer di stasera era in versione, per dirlo alla romana, "sbrigamose che ho da fà". In poche parole, più che una partita è stata un'esecuzione in piena regola, una specie di omicidio tennistico con tanto sangue. Il pubblico però ci credeva: qualcuno dalla tribuna stampa alle nostre spalle ha gridato, prima dell’inizio, “Seppi, dai che è la volta buona!“, ricevendo applausi di incoraggiamento. Il Foro non si può dire di certo che fosse ostile a Federer, ma era comunque molto caldo nei confronti dell’idolo di casa. Ma tant’è: come detto, il match di fatto non è mai esistito. Federer è sembrato il Tyson che scaraventava al tappeto i suoi avversi in un minuto o giù di lì.

Se partita c'è stata, tra il numero 2 del mondo e il nostro Seppi, già bravissimo ad issarsi fino ai quarti di finale dopo le maratone con Isner e Wawrinka, c'è stata dal 5-0 al 2-2 pari del secondo in set. Prima e dopo, Federer ha sciorinato perle tennistiche a ripetizione con l'italiano assolutamente incapace di fare qualsiasi cosa che potesse impensierire l'ex numero uno del mondo. Tanto per rendere una piccola idea: nei primi 5 game Federer ha ceduto solo tre (3) punti, e il primo set è andato via in 19 minuti. Un massacro

Il secondo è stato un po’ più combattuto nei primi 4 game, dove Andreas ha avuto anche 2 palle break, puntualmente annullate con non troppa difficoltà. Dopo forse, al pensiero della bambine o data l’ora che si era fatta, (“colpa” anche del match tra la Kerber e la Kvitova, vinto dalla tedesca, ma di questo ne parliamo a parte), Federer si è issato di nuovo in versione Re di Roma, con colpi che ricordavano la Cappella Sistina di Michelangelo. Per certi tratti, forse, si è visto davvero il Federer in versione Roland Garros 2011. Seppi davvero non poteva fare di più: il bolzanino, che sarà numero 24 del mondo lunedì, ha pagato sia l’emozione ( il Centrale pieno di sera, signori miei, è uno spettacolo), sia la stanchezza (inevitabile), sia l’immensa superiorità di Federer, che ha chiuso la pratica in 54 minuti.

E a proposito di Roland Garros 2011, in semifinale lo svizzero avrà Djokovic, in una rivincita (sul rosso) che Nole attende da quasi un anno. Non sarà la stessa cosa (a meno di miracoli da parti di entrambi, ma sul toccare il paradiso tennisticamente parlando non ci scommetteremmo granchè), ma il sabato sera romano (inizio alle ore 20), non potrebbe iniziare in un modo migliore.

Foto e articolo da Ubitennis (n.d.r.)


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Certo che potevano metterla in programma un po' prima la seconda semifinale, questa sera c'è anche la finale di Champions Sad

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come sta andando tra Federer e Djokovic?

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6-2, 6-6

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lo svizzero back to home a bucare l'emmenthal Very Happy

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Konrad63 ha scritto:
lo svizzero back to home a bucare l'emmenthal Very Happy

Ma che commento è? ._.

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Konrad63 ha scritto:
lo svizzero back to home a bucare l'emmenthal Very Happy

Che vogliamo farci: tutti i gusti sono gusti, io torno a guardare i match WTA, tu divertiti con Braccio di Ferro e Bruto e quello che ormai e tutto fuorché tennis Very Happy Very Happy Very Happy

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Piantiamola con 'sta storia del "non tennis" di Nole...non si batte un talento naturale cristallino come quello dello svizzerotto se non si ha una signora tecnica...eppoi..il tennis femminile? Qualche bell'incontro, si...ma per il resto o cloni dei maschi "ultima generazione " o noia mortale (riguardarsi Medina Garrigues-Wozniacki... affraid )

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E comunque anche Federer ( tennista che preferisco ) è un tira bordate solo con molta più classe degli altri due amigos....ma sempre tira bordate rimane!
Il Tennis definito vero è finito, e Roger non ne è certo un interprete a mio avviso.

E' come l'alfa mito, bella macchina ma se non hai la trazione posteriore non sei un'alfa ( gli appassionati capiranno Very Happy )

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Eiffel59 ha scritto:
Piantiamola con 'sta storia del "non tennis" di Nole...non si batte un talento naturale cristallino come quello dello svizzerotto se non si ha una signora tecnica...eppoi..il tennis femminile? Qualche bell'incontro, si...ma per il resto o cloni dei maschi "ultima generazione " o noia mortale (riguardarsi Medina Garrigues-Wozniacki... affraid )


Già, una "signora" tecnica Very Happy Very Happy Very Happy
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