tattica contro i regolaristi

Promemoria primo messaggio :

ne avrete già parlato sicuramente in questo forum ma voglio reintrodurre l'argomento.

quale tattica va applicata secondo voi contro il cd "regolarista", ovvero colui che senza avere un colpo "fatale", possiede i fondamentali sicuri, ha in altri termini un gioco da fondocampo regolare, un'ottima tenuta atletica (oltre che di testa, ovviamente),commette pochi erroti gratuiti.

alcuni li chiamano pallettari.a me sembra offensivo (anche se a volte sul campo, in preda a rabbia agonistica, nella mia mente li chiamo proprio così!).fatto sta che, al mio livello (quarta), di regolaristi se ne incontrano tanti e sono anche gli avversari più temibili, perchè ti restituiscono sempre una palla non particolarmente potente ma che è anche difficile da spingere. io che personalmente fondo il mio gioco sulla profondità dei miei colpi nonchè sulla mia capacità a spostare di continuo l'avversario per poi chiudere nell'angolo opposto patisco molto questo tipo di giocatori.

in questi casi che cosa conviene fare: iniziare a remare anche noi ?(per me personalmente è una tattica suicida), cercare un vincente sin dalla risposta al servizio?fiondarsi a rete?

Credo che il problema maggiore sia la comunicazione che, attraverso la tastiera, non sempre è facile e comprensibile. Credo che qui dentro tranne qualcuno realmente forte (ma come dice  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ci credo se lo vedo) siamo tutti più o meno sullo stesso livello, sullo scarso andante inteso quarta categoria, dai terza in su è tutto un altro sport. 

Forse in gioventù eravamo in grado di fare qualcosa di più, ma non si può essere dei fenomeni con la partitella del fine settimana. già  un  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]  e diversi altri giocano parecchio, ma senza preparazione, senza allenamento in campo e senza fare tornei (perchè sono il vero banco di prova) la vedo dura a riuscire a battere il giocatore regolare (che non è il pallettaro).

la regola è sempre la stessa se tu perdi lui è più forte anche se impugna la racchetta a mò di padella.

infatti i pallettari mi batterebbero senza speranza, come il  mio compagno di squadra terza pallettaro e cecchino (solo a vederlo,mi viene male alle gambe...  e non ti dico come la testa mi gira....e non solo quella....)
ah, ti ho detto con che clava gioca, una Kuebler oversive, profilo 36 mi pare? rigidita non la dico ma pare che non abbia tanto effetto sul braccio....

guarda, dovevo davvero fare questa esperienza virtuale, perche qualcuno mi desse del bugiardo.....o mi viene il dubbio che stando all'estero non parlo piu italiano, e quando scrivo che ho preso una delle piu severe lezioni di tennis (che goduria vedere cosa si inventava il divino polacco, avevo la faccia tra l'incredulo e il pesce bollito  , e quello si che giocava vario....) invece scrivo che ho vinto e che non gli ho fatto vedere palla 

magari volevo scrivere anche che non ho mai visto un maestro e qualcuno ha letto che sto in un accademia come maestro 

e che sui social ce gente davvero spietata, manco l'illusione del servizio ti lasciano....

Caro Domenico, mi sento di dover dissentire. Partendo dal fatto che il tennis è uno sport dove si perde, anche se si fanno più punti dell'avversario ( è successo pure in una finale di Wimbledon ), non può esserci certezza che, se perdi contro un vero pallettaro che non fa altro che tirare la palla 3 metri sopra la rete, lui sia più forte di te. Può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match, tu sbagli 2/3 palle decisive, oppure, che il suo gioco ti mandi in crisi mentale e non riesci a giocare il tuo tennis, od ancora, che ti faccia talmente schifo che il tuo avversario giochi così, che cacci fuori il 90 % delle palline che giochi, perchè non vedi l'ora di finirla ( un mio amico l'ha fatto e non ti dico quello che pensa dei pallettari...e tecnicamente non c'era paragone )...
è più consono dire, che il pallettaro, sia più tosto e paziente caratterialmente di te, da essere disposto a stare in campo 3 ore fregandosene della tecnica e dello stile pur di vincere per sfinimento...e, per me, questo non vuol dire che sia più forte nel giocare a tennis....

sapessi come esco incazzato dal campo quando perdo da uno cosi......non rompo racchette perche sono un non violento, ma diverse volte ho pensato di smettere (calmi, lasciate lo champagne nel frig)o, che poi ho le redenzioni  ), e io ho una grande fortuna, ho il doppio che mi salva e mi toglie dalla depressione 

invece, quando ho perso dal polacco, mi sentivo quasi bene, e gli ho detto, giiochiamo ancora? mi sono proprio divertito. Con la faccia sorpresa (ma come, ti ho appena umiliato...),mi ha abbracciato e con un sorriso mi ha detto si certo.....

Luchino 67 ha scritto:

Caro Domenico, mi sento di dover dissentire. Partendo dal fatto che il tennis è uno sport dove si perde, anche se si fanno più punti dell'avversario ( è successo pure in una finale di Wimbledon ), non può esserci certezza che, se perdi contro un vero pallettaro che non fa altro che tirare la palla 3 metri sopra la rete, lui sia più forte di te. Può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match, tu sbagli 2/3 palle decisive, oppure, che il suo gioco ti mandi in crisi mentale e non riesci a giocare il tuo tennis, od ancora, che ti faccia talmente schifo che il tuo avversario giochi così, che cacci fuori il 90 % delle palline che giochi, perchè non vedi l'ora di finirla ( un mio amico l'ha fatto e non ti dico quello che pensa dei pallettari...e tecnicamente non c'era paragone )...
è più consono dire, che il pallettaro, sia più tosto e paziente caratterialmente di te, da essere disposto a stare in campo 3 ore fregandosene della tecnica e dello stile pur di vincere per sfinimento...e, per me, questo non vuol dire che sia più forte nel giocare a tennis....

dissenti pure

drichichi ha scritto:

Luchino 67 ha scritto:

Caro Domenico, mi sento di dover dissentire. Partendo dal fatto che il tennis è uno sport dove si perde, anche se si fanno più punti dell'avversario ( è successo pure in una finale di Wimbledon ), non può esserci certezza che, se perdi contro un vero pallettaro che non fa altro che tirare la palla 3 metri sopra la rete, lui sia più forte di te. Può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match, tu sbagli 2/3 palle decisive, oppure, che il suo gioco ti mandi in crisi mentale e non riesci a giocare il tuo tennis, od ancora, che ti faccia talmente schifo che il tuo avversario giochi così, che cacci fuori il 90 % delle palline che giochi, perchè non vedi l'ora di finirla ( un mio amico l'ha fatto e non ti dico quello che pensa dei pallettari...e tecnicamente non c'era paragone )...
è più consono dire, che il pallettaro, sia più tosto e paziente caratterialmente di te, da essere disposto a stare in campo 3 ore fregandosene della tecnica e dello stile pur di vincere per sfinimento...e, per me, questo non vuol dire che sia più forte nel giocare a tennis....

dissenti pure

Grassie 

ce stato un argomento che dobbiamo pero riconoscere, che anche dietro a un pallettaro (non quello dei tre metri), ce grande lavoro, sacrificio e dedizione. questo non va negato, anche perche alcuni non sono solo distruttori di gioco, sono semplicemente dei gran ribattitori con grande acume tattico, sanno sempre dove rimandarti la palla.....
che e diamentralmente diverso dall'alzare la palla a tamburello tre metri sopra la rete......(distruttori anti tennis....)
i primi quasi li ammiro, i secondi no, la versione di Luchino e la piu calzante.....

Luchino 67 ha scritto:

Caro Domenico, mi sento di dover dissentire. Partendo dal fatto che il tennis è uno sport dove si perde, anche se si fanno più punti dell'avversario ( è successo pure in una finale di Wimbledon ), non può esserci certezza che, se perdi contro un vero pallettaro che non fa altro che tirare la palla 3 metri sopra la rete, lui sia più forte di te. Può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match, tu sbagli 2/3 palle decisive, oppure, che il suo gioco ti mandi in crisi mentale e non riesci a giocare il tuo tennis, od ancora, che ti faccia talmente schifo che il tuo avversario giochi così, che cacci fuori il 90 % delle palline che giochi, perchè non vedi l'ora di finirla ( un mio amico l'ha fatto e non ti dico quello che pensa dei pallettari...e tecnicamente non c'era paragone )...
è più consono dire, che il pallettaro, sia più tosto e paziente caratterialmente di te, da essere disposto a stare in campo 3 ore fregandosene della tecnica e dello stile pur di vincere per sfinimento...e, per me, questo non vuol dire che sia più forte nel giocare a tennis....

Più forte in assoluto non si può dire, ma più forte nella partita in cui ti batte mi pare ovvio. Non riesco molto bene a capire cosa intendi quando dici "può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match tu sbagli 2/3 palle decisive..." ma stiamo parlando proprio dello spirito del tennis, non tutti i punti sono uguali...

Anche io non capisco... ovviamente non si può dire più forte in assoluto ma in quella partita... questo vale sempre, non solo contro i pallettari. Comunque secondo me c'è un grande equivoco nel tennis, se fosse uno sport in cui si vota lo stile, l'estetica dei colpi, sarei d'accordo : Dimitrov è MOLTO piu forte di un Medvedev (anche se comunque rimane anche questo un giudizio soggettivo). Ma nel tennis si contano i punti (e non tutti hanno lo stesso valore), non vince chi è più bello da vedere ma chi fa più punti (o i punti più importanti). Tutto qui, questo è il tennis, poi sono il primo ad ammirare più Federer di altri campioni, ma sarei folle se dicessi che è il più forte perché per me è il più bello da vedere come stile di gioco. Ci sono altri giocatori che lo hanno battuto più volte e sono stati più forti di lui (ovviamente in quelle partite/prestazioni), anche se il loro tipo di tennis mi piace di meno. Questo vale anche per un pallettaro/distruttore di gioco, se non trovo una strategia, un modo per batterlo e ci perdo, lui è stato più forte, inutile arrampicarsi sugli specchi. Se ho tirato le palline a caso dal nervoso vuol dire che sono stato più scarso di lui, non ho la concentrazione,umiltà, resistenza per battermi con lui.

Solo Tennis ha scritto:

Luchino 67 ha scritto:

Caro Domenico, mi sento di dover dissentire. Partendo dal fatto che il tennis è uno sport dove si perde, anche se si fanno più punti dell'avversario ( è successo pure in una finale di Wimbledon ), non può esserci certezza che, se perdi contro un vero pallettaro che non fa altro che tirare la palla 3 metri sopra la rete, lui sia più forte di te. Può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match, tu sbagli 2/3 palle decisive, oppure, che il suo gioco ti mandi in crisi mentale e non riesci a giocare il tuo tennis, od ancora, che ti faccia talmente schifo che il tuo avversario giochi così, che cacci fuori il 90 % delle palline che giochi, perchè non vedi l'ora di finirla ( un mio amico l'ha fatto e non ti dico quello che pensa dei pallettari...e tecnicamente non c'era paragone )...
è più consono dire, che il pallettaro, sia più tosto e paziente caratterialmente di te, da essere disposto a stare in campo 3 ore fregandosene della tecnica e dello stile pur di vincere per sfinimento...e, per me, questo non vuol dire che sia più forte nel giocare a tennis....

Più forte in assoluto non si può dire, ma più forte nella partita in cui ti batte mi pare ovvio. Non riesco molto bene a capire cosa intendi quando dici "può succedere semplicemente, che in alcuni momenti chiave del match tu sbagli 2/3 palle decisive..." ma stiamo parlando proprio dello spirito del tennis, non tutti i punti sono uguali...

Esattamente...Se ci gioco 10 volte e ci perdo 8, allora si, sono io a dire che lui è più forte di me anche se tecnicamente non sembra o non lo è proprio, però sfrutta bene le sue capacità per impedirmi di fare il mio gioco...Se invece vince qualche partita perchè io gli ho regalato dei punti in momenti decisivi, allora no, ha avuto solo fortuna....tutto qui...

Caro Roger, ti rispondo un'ultima volta, poi lascio perdere perché ho altro a cui pensare. Sfortunatamente non riesco a capire il filo del tuo pensiero. Tu e qualcun altro affermate, tu spocchiosamente qualcun altro con garbo, che il pallettari è la vergogna del tennis. Io sono intervenuto dicendo che un punto vale un punto in qualsiasi modo si faccia. Allora tu rispondi dicendo che non ho mai fatto una recensione sulle racchette mentre tu tante. Ma cosa c'entra? Poi affermi che si possono fare recensioni sulle racchette anche se non si è classificati perché si può essere bravi a capire le racchette e più in generale forti a tennis. Io allora ti ho risposto che avere una classifica è una prova oggettiva di sapere giocare perché almeno hai vinto qualche partita ufficiale in un vero clima agonistico. Tu a questo punto affermi che io metto in dubbio le tue qualità tennistiche e non ho capito mica il perche, ho però sottolineato che per me contano i fatti e non le parole. Poi nel corso della discussione tu affermi che qualcuno dovrebbe fare un corso di leadership e qui veramente non ti seguo, perché nei corsi di leadership che ho fatto non si parlava di tennis, di pallettari, di serve and volley. Insomma delle due l'una o io sono un cretino che non capisce le cose (e questo è possibilissimo) oppure tu sei troppo preso da te stesso per capire cosa dicono gli altri e esponi il tuo pensiero, probabilmente viziato dalle esperienze pregresse, senza una vera dialettica con gli altri. Sinceramente non so cosa dirti, ti auguro il meglio con tutta sincerità. Mi limito solo darti un consiglio, citando il mio concittadino massimo Troisi: esci, fatti ma passiata, tocc' e femmine, vedrai che starai meglio

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Forse quello che ci fa arrabbiare di più è proprio il fatto che stilisticamente è brutto da vedere, e quindi non capiamo come faccia a vincere, eppure dovrebbe avere qualcosa in più, visto che si trasforma nella bestia nera per tanti!!!!

malconcio ha scritto:

Caro Roger, ti rispondo un'ultima volta, poi lascio perdere perché ho altro a cui pensare. Sfortunatamente non riesco a capire il filo del tuo pensiero. Tu e qualcun altro affermate, tu spocchiosamente qualcun altro con garbo, che il pallettari è la vergogna del tennis. Io sono intervenuto dicendo che un punto vale un punto in qualsiasi modo si faccia. Allora tu rispondi dicendo che non ho mai fatto una recensione sulle racchette mentre tu tante. Ma cosa c'entra? Poi affermi che si possono fare recensioni sulle racchette anche se non si è classificati perché si può essere bravi a capire le racchette e più in generale forti a tennis. Io allora ti ho risposto che avere una classifica è una prova oggettiva di sapere giocare perché almeno hai vinto qualche partita ufficiale in un vero clima agonistico. Tu a questo punto affermi che io metto in dubbio le tue qualità tennistiche e non ho capito mica il perche, ho però sottolineato che per me contano i fatti e non le parole. Poi nel corso della discussione tu affermi che qualcuno dovrebbe fare un corso di leadership e qui veramente non ti seguo, perché nei corsi di leadership che ho fatto non si parlava di tennis, di pallettari, di serve and volley. Insomma delle due l'una o io sono un cretino che non capisce le cose (e questo è possibilissimo) oppure tu sei troppo preso da te stesso per capire cosa dicono gli altri e esponi il tuo pensiero, probabilmente viziato dalle esperienze pregresse, senza una vera dialettica con gli altri. Sinceramente non so cosa dirti, ti auguro il meglio con tutta sincerità. Mi limito solo darti un consiglio, citando il mio concittadino massimo Troisi: esci, fatti ma passiata, tocc' e femmine, vedrai che starai meglio

vabbe va, non mi lasci neanche il servizio....sei proprio un cattivone
certo, che per averci visto tutto cio devi essere un po malconcio.....perche definire spocchiosa una aperta dichiarazione di inferiorita e da visionari
e anche un po pallettaro....
a non risentirci piu, tanto intervieni solo per criticare chi ti sta sulc....non per dare un contributo alle cose che interessano agli altri...ergo non apporta nulla...

Ma sai Massimo è anche una questione della forma mentis degli europei. Noi discendiamo dalla cultura greca e per i greci l'eroe è Kalos e agathos cioè bello e bravo. Non accettiamo cioè l'idea che si possa essere bravi e brutti. In questo siamo diversi dagli orientali che hanno un modo di pensare diverso dal nostro. Pensiamo alle Toyota. Sono sempre state ottime auto ma finché non sono diventate anche belle nessuno le comprava. È una questione di forma mentis.

malconcio ha scritto:

Caro Roger, ti rispondo un'ultima volta, poi lascio perdere perché ho altro a cui pensare. Sfortunatamente non riesco a capire il filo del tuo pensiero. Tu e qualcun altro affermate, tu spocchiosamente qualcun altro con garbo, che il pallettari è la vergogna del tennis. Io sono intervenuto dicendo che un punto vale un punto in qualsiasi modo si faccia. Allora tu rispondi dicendo che non ho mai fatto una recensione sulle racchette mentre tu tante. Ma cosa c'entra? Poi affermi che si possono fare recensioni sulle racchette anche se non si è classificati perché si può essere bravi a capire le racchette e più in generale forti a tennis. Io allora ti ho risposto che avere una classifica è una prova oggettiva di sapere giocare perché almeno hai vinto qualche partita ufficiale in un vero clima agonistico. Tu a questo punto affermi che io metto in dubbio le tue qualità tennistiche e non ho capito mica il perche, ho però sottolineato che per me contano i fatti e non le parole. Poi nel corso della discussione tu affermi che qualcuno dovrebbe fare un corso di leadership e qui veramente non ti seguo, perché nei corsi di leadership che ho fatto non si parlava di tennis, di pallettari, di serve and volley. Insomma delle due l'una o io sono un cretino che non capisce le cose (e questo è possibilissimo) oppure tu sei troppo preso da te stesso per capire cosa dicono gli altri e esponi il tuo pensiero, probabilmente viziato dalle esperienze pregresse, senza una vera dialettica con gli altri. Sinceramente non so cosa dirti, ti auguro il meglio con tutta sincerità. Mi limito solo darti un consiglio, citando il mio concittadino massimo Troisi: esci, fatti ma passiata, tocc' e femmine, vedrai che starai meglio

già mi eri simpatico, con la citazione di Troisi sei entrato nel mio cuore

Roger, Roger, devi essere un po' più coerente. Quando perdi con un pallettaro tu dici che giocare da pallettaro è una vergogna, facendo così prevalere la forma sulla sostanza. Quando qualcuno ti dice che il tuo servizio è inguardabile tu dici che te ne freghi perché l'importante è fare il punto. Aiutami a capire il tuo pensiero perché sinceramente non ci riesco. Ma per te è preferibile la forma o la sostanza sempre o a seconda ti cosa ti conviene in quel momento?

Roger, Roger, devi essere un po' più coerente. Quando perdi con un pallettaro tu dici che giocare da pallettaro è una vergogna, facendo così prevalere la forma sulla sostanza. Quando qualcuno ti dice che il tuo servizio è inguardabile tu dici che te ne freghi perché l'importante è fare il punto. Aiutami a capire il tuo pensiero perché sinceramente non ci riesco. Ma per te è preferibile la forma  o la sostanza sempre o a seconda ti cosa ti conviene in quel momento?

Roger, Roger, ma secondo te dare un contributo alla discussione significa darti ragione anche quando non si condivide il tuo pensiero? Ma non è forse spocchia questa? E non è spocchia consigliare alle persone di mettersi una crema per guarire, buttandola in caciara quando non si sa come argomentare le proprie idee? E soprattutto non è da visionari affermare di vivere da tempo fuori dall'Italia ma al contempo di giocare frequentemente con classificati in Italia?

Ultima modifica di malconcio il Mar 8 Ago 2023 - 11:02 - modificato 2 volte.

Roger, Roger, ma secondo te dare un contributo alla discussione significa darti ragione anche quando non si condivide il tuo pensiero? Ma non è forse spocchia questa? E non è spocchia consigliare alle persone di mettersi una crema per guarire, buttandola in caciara quando non si sa come argomentare le proprie idee? E soprattutto non è da visionari affermare di vivere da tempo fuori dall'Italia ma al contempo di giocare frequentemente con classificati in Italia?

Seppur con garbo, ed anche se non fregherà molto a nessuno, ribadisco che i pallettari, quelli veri, quelli che la buttano di là senza nessun costrutto e senza nessuna tecnica, ben alta sopra la rete, non solo mi fanno ribrezzo ma proprio non li rispetto, perchè credo che, più o meno tutti quanti noi, abbiamo iniziato a giocare vedendo le gesta dei campioni in TV, per poi cercare di emularli, sempre nei limiti della nostra pochezza, anche se c'è gente che è poi diventata brava parecchio.....ebbene, questi veri pallettari, da cosa sono stati spinti per iniziare a giocare a tennis   non credo abbiano visto qualcuno in TV a fare questo tipo di gioco.....ed ecco che a questo punto, mi scatta il ribrezzo ed il poco rispetto, perchè loro sono i primi ad offendere questo sport, che io amo fin troppo e che cerco di farlo nel modo in cui si è sempre visto fare da chi lo fa di mestiere, poi chiaramente non ci riesco per limiti personali, ma m'impegno al massimo, durante una partita che sia di torneo o amichevole, per fare un tennis, che sia simile a quello che comunemente da tutti quanti, viene considerato TENNIS......
Ad alcuni di questi, riconosco solo la grande umiltà ed il grande impegno, nel provare a stare lì fino alla fine, per provare a vincere la partita, giocando in quel modo, perchè consapevoli di non saper fare altro di meglio, ma molti altri che conosco, giocano così perchè sanno di dare fastidio, ma saprebbero anche giocare a tennis in modalità normale....ecco, questi, non li rispetto e sopporto proprio   e non lo scrivo da leone da tastiera, perchè ci ho discusso anche live, ed il clima era diventato parecchio teso, perchè se sai giocare a tennis ma ti metti a fare un qualcos'altro solo per vincere, un gran rispetto da parte mia, non lo otterrai mai 

Altra cosa sono i regolaristi....gente che colpisce sempre bene la palla e la mette volontariamente in determinate zone del campo, facendo fare una bella parabola alla palla per passare sopra la rete in tutta sicurezza, solidi, concentrati a non sbagliare ma pronti a prendere l'occasione quando la si presenta....
QUESTI GIOCANO E SANNO GIOCARE A TENNIS 

Luchino67, non condivido il tuo parere, ma riconosco il tuo garbo e apprezzo che comunque c'è un ragionamento dietro. Però ritengo che il regolarista che tu apprezzi e stimi, abbia iniziato come pallettaro. Poi col tempo non si è più limitato a ributtare la palla di là, ma ha imparato anche a chiudere il colpo. Da qualche parte bisogna pure iniziare, non trovi? Ma perché avere ribrezzo e ritenere un'offesa al tennis chi, vuoi perché ha iniziato da poco, vuoi perché non ha tempo e soldi da investire col maestro, vuoi perché proprio non ce la fa, vuoi perché..., si ingegna con i mezzi che ha e spesso riesce pure a vincere con chi invece più fortunato ha iniziato a giocare da piccolo, ha tempo e denaro da investire, etc.? È un po' come dire: io non stimo chi ha la punto ma rimorchia più di me che ho il SUV!

Ciao Malconcio: chiarisco subito l'equivoco, perchè hai equivocato il mio pensiero. Proprio il mio amico con il quale ho giocato sabato mattina, è uno di quelli che dici tu ovvero, ha cominciato giocando in modalità pallettara, e lo battevo sempre, per poi diventare un regolarista come ho scritto appena qui sopra, ed adesso non lo batto quasi mai. Così ci sta, per carità.....non ci sta invece, che uno abbia già fatto un passaggio di livello e sappia giocare a tennis "normalmente", ma in torneo, di punto in bianco durante una partita se non già dall'inizio, cominci a giocare in quel modo indegno...permettimi di non rispettarli....usando il tuo esempio, è come se avessero la Punto, ma vanno a noleggiare il Suv perchè se no temono di non cuccare....( io per cuccare ho la moto   )

Non è un caso infatti che il pallettaro lo trovi solo al club e in quarta categoria, ma non in terza. Però per meritare la terza devi saper vincere anche con questi giocatori che saranno anche brutti a vedersi ma che sono comunque un osso dire. Troppo facile dire di essere migliori di loro perché si ama il bel gioco, si è migliori di loro solo se lì si batte... Il tuo amico non è un vile, è solo realista e sa che per vincere deve pallettare.

Diciamo anche che questo disprezzare i pallettari è tipico di chi ci perde, mai visto un giocatore di terza parlarne male, lo fanno solo i quarta.