Parigi Bercy Masters - Marat, un addio strappalacrime Eurosport -
mer, 11 nov 15:06:00 2009
L'ex numero 1 del mondo saluta il tennis giocato: viene eliminato da
Juan Martin Del Potro nel torneo di Parigi Bercy. Al termine della partita il russo è protagonista di una bella e commovente cerimonia
Marat Safinsaluta la sua carriera da tennista professionista. Attualmente numero
65 del mondo, il russo perde al torneo di Parigi Bercy contro Juan
Martin Del Potro 6-4 5-7 6-4 e dunque chiude qui la sua avventura sui
campi da tennis.
L'aveva annunciato: questo sarebbe stato il suo ultimo torneo. E così, come a
Benjamin Becker era toccato l'onore di chiudere la carriera di
Andre Agassi, così questa volta è l'argentino ad accompagnare i titoli di coda del film di un altro ex numero 1 del mondo.
Marat
ha lottato fino all'ultimo e ha reso la vita difficile al numero 5 del
mondo. Alla fine però è stato costretto a cedere, ma Del Potro si è
comportato nel modo più signorile possibile: si è complimentato con
l'avversario, lo ha festeggiato, è andato a sedersi accanto a lui e il
classico rito dell'autografo sulla telecamera si è trasformato. Juan
Martin, anziché firmare, ha scritto "Gracias Marat", gli ha poi ceduto
il pennarello e la firma impressa sul vetro è stata appunto quella di
Safin, per l'ultima volta.
L'organizzazione del torneo, però,
impeccabilmente ha voluto salutare un campione, che di genio e
sregolatezza ha fatto i suoi marchi di fabbrica, con una bella
cerimonia d'addio.
Sono infatti entrati in campo per celebrare il giocatore vecchie glorie del passato più o meno recente (
Marc Rosset, Younes El-Aynaoui,
Albert Costa e Cedric Pioline) e colleghi ancora in attivita:
Ivo Karlovic,
Tommy Robredo,
Gilles Simon,
Novak Djokovic e ovviamente Juan Martin Del Potro, che era già presente.
Non
è finita, perché sul maxischermo che troneggia sopra il campo è andato
in onda un RVM con i saluti da parte di altri grandi del circuito ATP
come
Roger Federer,
Rafael Nadal e
Nikolay Davydenko.
Queste
le parole d'addio di Marat, tra le lacrime trattenute e la voglia di
scherzare come sempre: "Sono orgoglioso di essere a Parigi e che siate
venuti a vedermi. E' bellissimo vedere Younes, Rosset e gli altri della
nuova generazione, significa tanto per me, anche perché quelli che
giocano ancora posso sempre vederli, ma quelli che hanno già smesso mi
hanno fatto un grande regalo. Questo giorno rimarrà a lungo nella mia
memoria, è il giorno da coservare in un cassetto e tenere lì per
sempre. I soldi che ho guadagnato col tennis mi hanno aperto tante
opportunità e ora un'altra porta sarà aperta. Il mio progetto per il
futuro? Sarei contento di avere il 10%del successo che ho avuto con il
tennis anche nella vita privata, sarà dura ma dovrò pur fare qualcosa!
Ho comunque delle prospettive. Programmi per stasera? Certamente
festeggerò, adesso i ristoranti sono chiusi, ma c'è il mio manager e
amico là che si nasconde: è molto timido, ma mi organizzerà la serata".
Dopo,
a Marat è stato consegnata la chiave del palazzetto come ricordo della
cerimonia, trofeo che Marat ha alzato al cielo con le lacrime agli
occhi, per l'ultimo saluto al pubblico del grande tennis che dice addio
al russo con un rimpianto: se solo Safin avesse avuto più "testa", la
sua carriera sarebbe stata costellata di molti più successi e magari
non si sarebbe interrotta a 29 anni.
Questo il palmares di Safin:
1999 Boston
2000 Masters Series Parigi, San Pietroburgo, Tashkent, US Open, Masters Series Canada, Maiorca, Barcellona
2001 San Pietroburgo, Tashkent
2002 Masters Series Parigi
2004 Masters Series Parigi, Masters Series Madrid, Pechino
2005 Australian Open